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L’opposizione al governo Meloni è sempre più insufficiente. Non solo perché è stata perdente in tutte le ultime competizioni elettorali ma perché divisa in più tronconi e con prospettive politiche che oggi sembrano scarse.
Dopo le elezioni politiche il centro di Renzi e Calenda si è squagliato, la fusione a freddo tra Azione e Italia Viva è saltata, Renzi si è parcheggiato alla direzione del Riformista in attesa di tempi migliori mentre Calenda perde pezzi sul territorio e vive una crisi di identità.
Nel Pd si sono forse già pentiti del risultato delle primarie: l’entrismo della sinistra radicale e l’hype mediatico creato dalla borghesia metropolitana hanno regalato la segreteria alla Schlein che però appare sconnessa dal paese, inesperta e inefficace sia nel costruire una alternativa al centrodestra che a fornire nuova linfa elettorale al Pd.
Il Movimento 5 Stelle galleggia e Conte, abile politico, media con il centrodestra su qualunque dossier di sottogoverno, ma i...
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