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Giustizia. Qualche riforma in più, qualche intervista in meno

Di Emanuele Boffi
28 Novembre 2023
Il ministro della Difesa Crosetto dice l'ovvio quando spiega che c'è una magistratura politicizzata ostile al centrodestra. Sul merito delle accuse, si è detto disponibile a chiarire, fare la riforma sarebbe la risposta migliore
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio (s), e il ministro della Difesa, Guido Crosetto, alla Camera. Roma, 19 luglio 2023 (Ansa)
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio (s), e il ministro della Difesa, Guido Crosetto, alla Camera. Roma, 19 luglio 2023 (Ansa)

Quando il ministro Guido Crosetto dice che «l'unico grande pericolo» per il governo Meloni è «l'opposizione giudiziaria» non svela alcun arcano disegno di potere. Semplicemente, in base a quello che abbiamo visto accadere in ormai trent'anni di storia, descrive l'ovvio. E, per venire ai giorni nostri, è innegabile che una certa parte della magistratura, quella più ideologizzata e politicizzata, non abbia mai smesso, nemmeno dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi, di guardare in cagnesco il centrodestra.

Quindi, nessuno scandalo. Non ci sono dietro le quinte da svelare, basta semplicemente la cronaca a ricordarci come la "magistratura militante" abbia da sempre nel mirino quella politica che non abbassa la testa di fronte al suo strapotere (in combutta con certi media) e che la storia del nostro Paese è disseminata di processi dal chiaro sapore "politico": si pensi solo ai casi Mannino, Mori, alla Trattativa, alla vicenda Berlusconi.
Le accuse
Nell'intervista al Corriere ...

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