Francia, gli insegnanti si mobilitano per «salvare la scuola» da Hollande e dal gender: «Noi non facciamo propaganda»

Di Leone Grotti
10 Marzo 2014
Parla Olivier Gosset, presidente degli "Enseignants pour l'enfance": «È una battaglia teorica, antropologica e giuridica. Dobbiamo informare i genitori perché proteggano i loro figli»

Le-Gender-a-l-ecole-une-victoire-en-trompe-l-aeil_largeInsegnanti, genitori, cittadini comuni uniti con l’obiettivo di «salvare la scuola». Sono gli “Insegnanti per i bambini”, organizzazione nata l’anno scorso in Francia dopo che «il 4 gennaio 2013 il ministro dell’Educazione Vincent Peillon ha inviato una lettera a tutti i presidi, che cominciava così: “Il governo si è impegnato a lavorare sui giovani per cambiare la loro mentalità”. Più avanti si parlava di “identità di genere“. È allora che abbiamo capito che dovevamo avvertire i genitori e vigilare sugli alunni, perché stavamo per diventare strumenti di propaganda». A raccontare a tempi.it la battaglia dei francesi contro «l’introduzione subdola» a scuola dell’ideologia di genere è Olivier Gosset, presidente dell’associazione.

Quanti insegnanti compongono la vostra associazione?
La nostra associazione comprende 250 membri: una sessantina di iscritti, più di 150 aderenti non iscritti e una trentina di simpatizzanti, genitori di alunni o amici che ci sostengono. Il nostro obiettivo è che l’ideologia di genere scompaia dalla scuola.

Che cosa fate per raggiungere questo obiettivo?
Noi informiamo prima di tutto gli aderenti a questo progetto sul contenuto di questa ideologia, così che ognuno possa constatare e comprendere l’incompatibilità di questa dottrina con le prerogative della scuola. Noi facciamo anche incontri a Lione e in tutta la Francia.

Solo questo?
No, ci facciamo anche sentire manifestando: è tempo di far vedere ai nostri politici che una parte degli insegnanti non è d’accordo e si rifiuta di diventare uno strumento di una causa particolare. Anche per questo lavoriamo con dei giuristi. Bisogna mettere la scuola davanti alle sue responsabilità: il genere viene infatti inserito a scuola in modo illegale.

Quando è nata l’associazione?
È nata dopo che il 4 gennaio 2013 il ministro dell’Educazione Vincent Peillon ha inviato una lettera a tutti i presidi, che cominciava così: «Il governo si è impegnato a lavorare sui giovani per cambiare la loro mentalità». Più avanti si parlava dell’identità di genere. Allora abbiamo capito che dovevamo cominciare a vigilare sui nostri alunni e avvertire i genitori della strumentalizzazione che stava per essere introdotta. In più, abbiamo capito che il ministero voleva farci diventare strumenti di propaganda. Abbiamo deciso di proteggere il nostro mestiere e la nostra vocazione.

Che cosa pensate del programma ABCD dell’uguaglianza?
Questo programma è la prima fessura dalla quale si cerca di introdurre l’ideologia di genere nella scuola: con la scusa di promuovere l’uguaglianza dei sessi, si cerca di negarli. Gli esercizi che questo programma propone incitano i bambini a sperimentare il cambio di sesso. L’esercizio “Danser le Petit Chaperon rouge” propone ai piccoli di mimare il celebre conte di Perrault e chiede ai bambini di fare le bambine e alle bambine di fare il personaggio del lupo. Come si vede, è la nozione di arbitrarietà dei generi che viene utilizzata per lottare contro le disuguaglianze. Questa variazione dell’identità e i presunti benefici che dovrebbe portare sono il cuore della dottrina di genere.

Come si difendono i genitori francesi?
Credo che la prima cosa sia conoscere l’avversario contro cui ci si batte. Il genere è una pseudo-teoria artificiale e complessa che può essere imposta solo con la menzogna e quindi bisogna conoscerla per capire i sotterfugi con cui la si vuole far passare. Bisogna poi essere convinti dei fondamentali: l’alterità sessuale è una realtà ontologica che fa parte del nostro essere umani. Non c’è bisogno di essere cristiani per affermarlo. Lo stesso Marx scriveva: «Il rapporto tra uomo e donna è il più naturale tra esseri umani». Il genere impone dunque una nuova soggettività che vuole fabbricare un’umanità a sua immagine e somiglianza. Bisogna perciò riscoprire che cosa fa di noi uomini e donne per ostacolare l’utopia della indifferenziazione. Infine, questa ideologia che entra a scuola in modo subdolo viola i diritti fondamentali iscritti al cuore delle repubbliche moderne: inviolabilità della coscienza, neutralità dello Stato, libertà educativa lasciata ai genitori. Queste cose dobbiamo conoscerle. La lotta contro il gender è quindi teorica, antropologica e giuridica e ci chiede di diventare più consapevole, più informati e più attivi. Questo compito può sembrare faticoso ma ne va dell’avvenire della nostra società.

I genitori hanno il diritto di decidere l’educazione che la scuola dà ai loro figli?
Sì, questo è un diritto garantito dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo che all’articolo 26 stipula: «I genitori hanno il diritto…». In Francia il codice civile afferma che «lo Stato garantisce il rispetto della personalità del bambino e dell’azione educativa delle famiglie». Il gender, che vuole far credere che la differenziazione dei sessi sia un costrutto sociale, fa entrare a scuola un’opinione che viola il principio di neutralità dello Stato. Il nostro governo, del resto, ne è del tutto cosciente e per questo si impegna a negare l’esistenza di questa dottrina nelle misure educative che propone. Questo è quasi comico perché i documenti ufficiali non smettono, da due mesi, di essere riscritti: cancellano da tutti sistematicamente il termine “genere”. Questo mi ricorda il celebre romanzo 1984. E per tornare seri, noi sappiamo da Annah Arendt che il tentativo di falsificare il passato è proprio il processo che distingue un regime totalitario. È chiaro quindi che non siamo più in una situazione normale, dove le cose possono essere esposte, dibattute e decise in modo oggettivo. L’utopia del gender non può affermarsi che attraverso la dissimulazione, la menzogna e la violenza legislativa.

gender-scuola-tempi-copertinaE ora che il governo sta sperimentando l’ABCD dell’uguaglianza?
È per questo che stiamo combattendo: perché una volta che questo programma pilota sarà approvato dal ministro, noi saremmo costretti a insegnarlo. È per questo che mettiamo in guardia l’opinione pubblica, i giornalisti e i politici su quello che sta succedendo. La nostra prima missione, in questo senso, è rendere testimonianza alla verità.

Anche in Italia questa ideologia comincia a imporsi. Che consiglio dà ai nostri insegnanti e genitori?
Sono contento di questa domanda perché si può resistere solamente se stiamo uniti. Lo Stato, nel suo tentativo egemonico, cerca di separare gli uni dagli altri: ai genitori nasconde questo obiettivo, agli insegnanti lo impone. Essere uniti vuol dire che gli insegnanti devono informare i genitori, che devono proteggere i loro figli. Solo così potremo salvare la scuola. Da noi poi è stata organizzata da una donna, Farida Belghoul, una protesta particolare: la “Giornata di ritiro dalla scuola”: 18 mila bambini non vanno in classe un giorno al mese. Questa iniziativa radicale ha smosso le acque e ha costretto il governo a tornare indietro sull’introduzione del gender nelle scuole, cercando di minimizzare la cosa. Ma questo gesto ha fatto capire che sono i genitori i primi responsabili dell’educazione dei loro figli. È venuto il momento di rivendicare l’autorità dei genitori sui figli, che viene prima dello Stato. Questa dignità ci fa grandi. Dante, il vostro grande poeta, scriveva: «Lo maggior don che Dio per sua larghezza/ fesse creando, e a la sua bontate/ più conformato, e quel ch’e’ più apprezza,/ fu de la volontà la libertate;/ di che le creature intelligenti,/ e tutte e sole, fuoro e son dotate».

@LeoneGrotti

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50 commenti

  1. carlo

    Ma voi che dite che lo scopo dell’atto sessuale è solo quello di riprodursi, quanti figli avete? No perché sembra che voi facciate sesso solo per quello. Nessuno di voi ha mai fatto sesso prima del matrimonio? Nessuno di voi ha mai fatto sesso senza alcuna precauzione? Di cosa stiamo parlando? L’atto sessuale non è solo riproduzione allora le coppie etero che non possono avere figli cosa sono?

  2. Ellas

    Hollande ha portato solo danni.

  3. Cisco

    «Il governo si è impegnato a lavorare sui giovani per cambiare la loro mentalità». Penso che una frase del genere sia degna di Mao-Tse-Tung, a prescindere dal merito. Se poi la pronuncia uno che si dichiara laicio, allora viene da piangere.

    1. Antony

      Una cosa che si fa alle spalle di una persona, ci andrei piano a chiamarlo amore. Di spalle si tradisce soltanto a casa mia:

  4. Enrico Z

    @Fran’cesco

    hi hi hi

  5. Shiva101

    Fatela voi l’educazione sull’identita di genere: “i gay sono dei pervertiti perche se si amano non possono generare dei figli”…!!

    1. Fran'cesco

      Mah, io direi semplicemente “i gay che si amano non possono generare dei figli”

    2. Toni

      Tu sei per una sana educazione imposta dallo stato?

      PS. Non ti buttare nella storia come l’altra volta.

    3. Alessandro

      Che l’omosessualità sia un qualcosa d i sterile e fine a se stesso è un dato di fatto. Appartiene alla realtà delle cose. Ma a prescindere da ciò nessuno vuole imporre ai docenti delle scuole di insegnare che i gay siano pervertiti. Questa è una tua mistificazione.
      Si vuole lasciare libertà di educazione alle famiglie.
      Qui in gioco non è il sesso, ma la libertà di coscienza di fronte alla volontà egemonica dello Stato.

      1. Biblista

        “Gli abitanti di Sodoma erano perversi e grandi peccatori contro il SIGNORE.” (Gen 13:13)

        1. Alberto

          Visto che sei biblista impara da Ezechiele quali furono le colpe di Sodoma: Capitolo 16.
          49 Ecco, questa fu l’iniquità di Sodoma, tua sorella: lei e le sue figliuole vivevano nell’orgoglio, nell’abbondanza del pane, e nell’ozio indolente; ma non sostenevano la mano dell’afflitto e del povero. 50 Erano altezzose, e commettevano abominazioni nel mio cospetto; perciò le feci sparire, quando vidi ciò.

          1. LawFirstpope

            Ehm… “commettevano abominazioni?”

          2. Alberto

            Immagino si riferisca alle cosa che ha detto sopra: “lei e le sue figliuole vivevano nell’orgoglio, nell’abbondanza del pane, e nell’ozio indolente; ma non sostenevano la mano dell’afflitto e del povero”. Non vedo perché andare a pensare altro.

          3. Biblista

            Non vedi perché andare a pensare ad altro perché ti fa comodo, caro il mio esegeta.

          4. LawFirstpope

            Il brano da te riportato non esclude (commettevano abominazioni) quello che dice biblista.
            I brani da biblista riportati escludono l’ipotesi che la sodomia (che, se si chiama così, avrà pure la sua etimologia) non c’entri nulla.

          5. Biblista

            “1 I due angeli giunsero a Sodoma verso sera. Lot stava seduto alla porta di Sodoma; come li vide, si alzò per andare loro incontro, si prostrò con la faccia a terra, 2 e disse: «Signori miei, vi prego, venite in casa del vostro servo, fermatevi questa notte, e lavatevi i piedi; poi domattina vi alzerete per tempo e continuerete il vostro cammino». Essi risposero: «No, passeremo la notte sulla piazza». 3 Ma egli fece loro tanta premura, che andarono da lui ed entrarono in casa sua. Egli preparò per loro un rinfresco, fece cuocere dei pani senza lievito ed essi mangiarono.
            4 Ma prima che si fossero coricati, gli uomini della città, i Sodomiti, circondarono la casa: giovani e vecchi, la popolazione intera venuta da ogni lato. Chiamarono Lot e gli dissero: 5 «Dove sono quegli uomini che sono venuti da te questa notte? Falli uscire, perché vogliamo abusare di loro». 6 Lot uscì verso di loro sull’ingresso della casa, si chiuse dietro la porta, e disse: 7 «Vi prego, fratelli miei, non fate questo male! 8 Ecco, ho due figlie che non hanno conosciuto uomo: lasciate che io ve le conduca fuori, e voi farete di loro quel che vi piacerà; ma non fate nulla a questi uomini, perché sono venuti all’ombra del mio tetto». 9 Essi però gli dissero: «Togliti di mezzo!» E ancora: «Quest’individuo è venuto qua come straniero e vuol fare il giudice! Ora faremo a te peggio che a quelli!» E, premendo Lot con violenza, s’avvicinarono per sfondare la porta. 10 Ma quegli uomini stesero la mano, tirarono Lot in casa con loro e chiusero la porta. 11 Colpirono di cecità la gente che era alla porta della casa, dal più piccolo al più grande, così che si stancarono di cercare la porta.”

      2. Shiva101

        L’amore tra due persone non è MAI sterile e non ha bisogno di NESSUNA giustificazione, per cui non ha senso dire: “è fine a se stesso”.
        Ma dove sta scritto che l’amore tra due persone deve per forza essere giustificato e giudicato in funzione dei figli??

        La liberta di educazione non esiste se è fuori dalla morale, retrograda, basata su pregiudizi ecc.. diventa liberta di DISeducare e di diseducare pe gli interessi di un’istituzione politica o religiosa.

        L’unica volontà che è in gioco è quella di una setta religiosa che ha bisogno d’imporre la sua autorità a qualunque costo.

        1. Giacomot

          Basta usare la ragione :
          Nell’atto sessuale cosa accade ?
          Lo sai per caso o dobbiamo spiegartelo ?
          Ergo : qual è il fine ?
          Naturalmente mettiamo subito in chiaro che il Cristianesimo non vuole morto nessun peccatore anzi , neanche lo discrimina , visto che tutti siamo peccatori . Semplicemente siamo chiamati a redimerci senza puntare il dito contro nessuno : non si giudica la persona ma il comportamento . Solo Dio può , e noi al massimo possiamo indicare qual è la via della salvezza , ma non stiamo costringendo nessuno .

          1. filomena

            L’atto sessuale è una delle manifestazioni di interesse tra due persone. Quando è accompagnata da sentimenti completa il rapporto a due e lo rende esclusivo. Inoltre offre la possibilità di dare vita a dei figli se questo è il desiderio della coppia.
            Io però non legherei necessariamente le due cose.

          2. Q.B.

            L’atto sessuale è una manifestazione di interesse tra due persone !!! Ma quale parte del corso di biologia ti sei persa filome’ ?

          3. Paolo

            Solo la fanta biologia che ha assorbito lei caro sig. Q.b.

          4. Q.B.

            Si paolino certo, hai ragione. Grazie per aver contribuito fattivamente al dibattito.

          5. Giacomot

            Filomé , ancora le tue sparate !
            Io non ho chiesto cosa si prova ma qual è il fine di ciò che esso produce .
            È un principio di giudizio che si applica a qualsiasi azione umana .
            Ma non tutti hanno capacità di giudizio e ti compatisco .

          6. filomena

            Il fine è il reciproco piacere che rinforza il legame affettivo tra due persone.
            Adesso ti è chiaro o hai bisogno di ripetizioni?

          7. Giacomot

            Mi dispiace ma non ci siamo , come ha detto Q.B. vai a ripetere un po di biologia va !
            Quando sarai grande ne riparleremo , ancora non puoi capire .

          8. filomena

            Sai le persone non sono, come dire, fatte solo di biologia ma anche di una volontà propria che non si può ignorare.
            Se tu non capisci questo forse chi deve studiare un po’ di psicologia sei tu prima di riempiti la bocca di cose che non conosci.

          9. domenico b.

            Filomena, tu affermi che “il fine è il reciproco piacere..”
            Ma se ci sono le emorroidi non è tanto “reciproco”

          10. LawFirstpope

            La volontà propria non può ignorare le possibili conseguenze di quello che sta facendo.
            O altrimenti quando ci “scappa il nato” pretenderà di sovvertire e soffocare la realtà a proprio (apparente) vantaggio, permettendo anche l’uccisione dei bambini.

          11. Q.B.

            Filomé, il fatto che tutto il pacchetto si chiami apparato riproduttivo e i singoli componenti organi genitali (cioè organi deputati a generare) suggerisce niente?

            Maledetta scienza retriva e bigotta. Meno male che c’è filomè a spiegarci il senso della vita: siamo nati per trombare, tutto il resto sono sovrastrutture.

          12. Chris

            Ahahah quanto ipocrita ignoranza. E la finalità del bacio quale sarebbe? E i rapporti sessuali orali e anali delle persone eterosessuali quali finalità biologiche avrebbero?

          13. Q.B.

            Bravo Chris, vedo che passo passo ci arrivi da solo. Che finalità avrebbero? Forz ache ci sei vicino.

          14. Shiva101

            Accade che due persone hanno manifestato l’amore che provano l’uno per l’altra

          15. filomena

            Ma basta con questi “bambini” non ancora nati, preoccupiamoci prima di tutto delle persone già nate, bambini compresi

          16. Q.B.

            Ma basta con queste persone già nate. Preoccupiamoci prima di tutto delle persone già nate sane.

        2. malta

          ahahahahahahahahhahaha scusa shiva, non riesco a smettere di ridere, ahahahhahahahahahhahahahahhahahahhaha

        3. Alessandro

          Tu dici che la nostra morale è retrograda e piena di pregiudizi ed io dico che la vostra morale è corrotta e decadente. Siamo giunti ad una contrapposizione insanabile. Che facciamo ora? Ci scontriamo in piazza armati di coltello? Oppure cominciano a gridare fino a che vince chi ha gridato più forte?
          Se io non ho il diritto di imporre la mia morale chi ti dà il diritto di imporre la tua? Perché la tua è migliore?

          Viviamo in una democrazia è nelle scuole possono essere insegnati solo i valori comuni. Che l’omosessualità e il travestitismo sono scelte morali legittime è un valore condiviso? No. Che bisogna rispettare e non discriminare nessuno a prescindere dalle scelte personali è un valore condiviso? Si. Insistiamo su questo secondo aspetto. Tolleranza e rispetto. Non sull’inculcare una visione della sessualità che non trova conferme nella morale collettiva.

          1. Paolo

            Se andiamo a cercare nella società scopriremo che neanche il rispetto verso le persone di razza diversa è un valore condiviso…ragione allora per non educare le nuove generazioni in merito? Vediamo poi da chi è perchè non sarebbe condiviso…solamente in base alle idee soggettive di ideologie confessionali…e su questo secondo lei dovremmo basare l’educazione delle nuove generazioni(allora perchè non invitare a scuola dei cartomanti che insegnino astrologia al posto di astronomia). Lasci perdere cosa sia legittimo o no…non spetta a lei stabilirlo.

          2. Alessandro

            Sig. Paolo, a chi spetta stabilire le linee guida della educazione da impartire nelle scuole? Sarei desideroso di capirlo. Forse all’associazione Lgbt? Da quando rappresenta il modello di razionalità assoluto?
            Poi si parla tanto di scuola aperta al “territorio” e in grado di dar voce alle esigenze della comunità. Lei invece ha una visione statalista della scuola, la quale dall’alto impone modelli ideologici da seguire.

            Mi spiego meglio. La scuola affianca (non sostituisce) i genitori nel compito educativo. Nel territorio in questione ci sono molti genitori interessati alla propaganda lgbt e che vogliono che i loro figli apprendano le teorie di genere? Bene. Una scuola aperta alle esigenze della comunità si fa portavoce di queste richieste e organizza corsi appositi.
            Ma dove ciò non avviene la scuola non può surrettiziamente sostituirsi ai genitori e imporre in modo dittatoriale qualcosa che non è richiesto.

            Se poi lei vuole squalificare le opinionei altrui in campo di etica sessuale riconducendole ad una presunta matrice religiosa è libero di farlo. Ma di certo nessuno nessuno le da l’autorità di zittire che pensa diversamente da lei. Questo è uno dei principi base dello stato liberale. Dal momento che sono cittadino quanto lei ho il diritto di battermi e di far valere la mia posizione tanto quanto lei. Nè più né meno.

          3. Toni

            @Paolo
            Nonostante il tono non trovo nulla di veramente assodato nelle tue affermazioni.
            Non capisco perché, per esempio, devo credere alla condivisione sempre e comunque, per non essere razzista. Se in questa integrazione verso altre etnie-credi ecc. vedo un tentativo di omologazione, un appiattimento ad una idea di tolleranza che intuisco controproducente perché fondato su una erronea concezione di integrazione…. perché dovrei essere “educato”… se non voglio esserlo? E soprattutto perché questo eventualmente tocca “ a lei stabilirlo” (o chi la pensa come a te) .
            Per tornare al gender (tralasciando il fatto che sia bello o brutto – giusto o sbagliato) se a me non va, se a tanti, ritengo una maggioranza, non va perché devono per forza essere “rieducati” a pensarla diversamente. Ritorniamo alla domanda di partenza … questo chi lo deve stabilire?
            Sospetto che serpeggia sempre quella maledetta idea che c’è qualcuno con una conoscenza superiore (un élite’), che sa le cose giuste e le deve infilare in testa PER FORZA a tutti . E’ una buona ipotesi?

    4. Giacomot

      I primi a discriminare sono quelli come te !
      Molto semplicemente si dice ad un bambino :
      -Vedi che la razza umana si distingue nella dicotomia maschio e femmina , nessuno nasce in nessun altro modo e possono capitare dei casi patologici ,rarissimi ,dove si trovano in uno stesso soggetto membri sessuali sia maschili che femminili .
      Se poi vogliamo fare un qualcosa di più approfondito prendiamo un bel testo come ”Il binario indifferente – Uomo e donna o glbtq ?” ,di Chiara Atzori ,dove ci viene mostrata la realtà ontologicamente sessuata degli esseri viventi umani e i danni della costruzione sociale del proprio sesso che ci propinano le lobby di potere accompagnata nella storia dai vari Kinsey e Money ,che hanno diffuso una delle radici culturali più pervasive della ideologia di genere (gender) .
      Cultura .

      1. Paolo

        La stessa sig.ra atzori che ha parlato da radio maria???? Ma guarda un pò

        1. Q.B.

          Fallacia ab hominem. Entra nel merito e confuta quello che ha scritto invece.

        2. Giacomot

          Leggi il libro e ti sorprenderai ancora di più 😉 .
          Se no fammi il piacere di stare zitto se non vuoi scrivere cose intelligenti .

          1. Paolo

            Ahahhah no il piacere non lo faccio.
            Sinceramente il libro non l’ho letto e neanche ho bisogno di farlo anche perchè per conoscere il “pensiero” dell’autrice sono sufficienti i vari interventi che si trovano in rete o anche su youtube (direttamente da radio maria ma guarda un pò). Quindi quanto di meno sorprendente ci possa essere caro giacomot, se non la solita titpritera sull” ideologia gender.
            Ideologia gender che non è ideologia ma un dato di fatto scientifico ( fatevene una ragione che ad esempio l’organizzazione Mondiale della sanità sia più titolata e competente in merito della vostra lobby religiosa).

          2. Anti-razzista

            @Paolo
            Complimenti: Lei qualche post sopra, col suo fervorino sul razzismo, invoca il rispetto per gli “altri” e chi, a vario titolo, possa essere ritenuto “diverso da sé” o dalla maggioranza.
            Poi, dopo aver ammesso di aver spulciato internet ma di non aver letto il suo testo, Lei insinua che una intellettuale seria e di fama sia da ritenere a priori poco credibile perché parla su Radio Maria. Allora, caro mio, non si stracci le vesti davanti a chi giudica meno o poco credibile chi parla da militante delle lobbies LGBT.
            E giusto per la cronaca: mentre la Atzori e Radio Maria non mettono ancora mano e becco nei programmi scolastici, altri gruppi ideologici e altri credo (travestiti da “conclusioni scientifiche”… toh, tipo l’ideologia del gender) lo fanno – per giunta in maniera subdola e senza alcuna legittimazione popolare, e foraggiati dai soldi delle nostre tasse.

            A impartire col ditino alzato lezioni di rispetto per il “diverso da sé” bisogna stare attenti, giusto per evitare di mostrare che dietro la predica si è ià identificata una categoria di “paria” ai quali questo rispetto non è concesso.
            Saluti (con rispetto, ovviamene)

      2. Shiva101

        Giacomot di quella dicotomia NON ce ne FREGA NIENTE!

        Nessuno la sta discutendo li sta e li rimane lo CAPISCI?

        Se due donne formano una coppia e si sposano non accadrà NULLA alla tua dicotomia.
        Il giorno dopo quel matrimonio continueranno a formarsi altre MILLE coppie etero e altri MILLE bambini contnueranno a nascere come è SEMPRE avvenuto OK?

        Non continuate a fere una STUPIDA crociata contro chi non vi sta dicendo nulla.

        1. Giacomot

          Ehy Shiva calmati ahah .
          La dicotomia , la nostra natura semplicemente dice che il fine dell’atto sessuale , quello voluto dalla natura che ci ha generato in questo modo , è quello di generare nuova vita .
          Se usi questo atto sessuale per altro all’infuori di questo molto semplicemente stai andando contro natura .
          Se poi vuoi continuare ad essere così aggressivo e chiuso nei tuoi luoghi comuni dei bambini di 10 anni bene , sei libero , ma non venirmi a fare discorsi infantili come questi dai !

          1. Paolo

            E qua casca il sig. Giacomot… Il ridurre la vitto sessuale alla mera riproduzione. (Neanche per gli animali è così). Non si preoccupi però era già ben lampante l’ideologia che la spingeva a scrivere…

    5. Q.B.

      Al di la della connotazione che le parole hanno assunto con il tempo, “perverso”, dal latino “perversus” all’infinito “pervertere” significa “rovesciare”. In questo caso è rovesciare l’ordine delle cose, fare uso improprio di organi deputati a ben altro.
      Ti porto degli esempi banali:
      a) infilarsi le matite nelle orecchie è un uso “perverso” del condotto uditivo (anche se mentre studi a molti capita!), e se lo chiedi all’otorino te lo conferma;
      b) concepire il condotto orofaringeo come strumento per godere dei piaceri della tavola è un uso “perverso” dell’apparato digerente (anche se lo fai per il nobile fine di socializzare), e se lo chiedi al dietologo te lo conferma;
      credo che per approfondire il concetto potresti chiedere all’andrologo cosa pensa a proprosito di infilare le cose nel posto sbagliato.

      1. Simone

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