Francia. I bambini nati con l’utero in affitto (illegale) sono cresciuti da 40 a 2000 in un anno
«Quaranta, erano solo 40 nel gennaio del 2013 i bambini nati all’estero con l’utero in affitto e portati in Francia dalla coppia all’origine della loro nascita». E oggi quanti sono invece? «Oggi sarebbero 2000 (Libération, 16 dicembre) (…) e domani quanti saranno se non si pone alcun freno allo sviluppo di questo turismo procreativo?». Così si inquieta Astrid Marais, docente di giurisprudenza presso l’università della Bretagna occidentale, in una lettera aperta al primo ministro Manuel Valls pubblicata dalla versione francese dell’Huffington post.
CIRCOLARE E CORTE EUROPEA. Come si è arrivati a questo punto ormai è storia vecchia: il primo passo è stato fatto dall’allora ministro della Giustizia Christiane Taubira, la stessa che ha promosso la legge sul matrimonio omosessuale (mariage pour tous). Con una circolare, appena definita “legale” dal Consiglio di Stato, Taubira ha chiesto a tutti gli ufficiali di riconoscere i bambini nati all’estero con utero in affitto. La richiesta non va solo contro la legge francese, che proibisce la maternità surrogata, ma anche contro diverse sentenze della Corte di cassazione, «che si era rifiutata di riconoscere i legami di filiazione tra i bambini e gli adulti che si erano consegnati al turismo procreativo all’estero». Poi, a giugno, la Francia è stata condannata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo e il governo di François Hollande si è rifiutato di fare ricorso, legalizzando di fatto i viaggi all’estero dei francesi facoltosi che potevano permettersi di affittare l’utero di una donna indiana, ucraina o thailandese.
DA 40 A 2000. Ma già quando era stata inviata la “circolare Taubira”, scrive la docente, «a chi si inquietava delle sue ripercussioni veniva detto di non esagerare: la circolare avrebbe riguardato solo bambini già nati e non avrebbe liberalizzato il mercato delle madri surrogate». Però si è passati da 40 bambini a duemila in un solo anno: «Le cifre parlano da sole e attestano che la realtà è molto diversa: (…) non è forse la prova di uno sviluppo spettacolare di questo mercato? Coloro che permettono questa [deriva] hanno coscienza che così si viola il diritto francese e si conclude un patto che riduce la donna a un utero e i bambini a una merce?».
SOLO LE DONNE RICCHE. Se in Grecia si è già creato un ricco mercato “etico”, che vale decine di migliaia di euro a bambino, «per evitare che la donna si senta attratta finanziariamente dal mettere il proprio utero a disposizione altrui, i militanti francesi vorrebbero riservare la pratica solo alle madri che dispongono di un minimo di risorse (ameno 30 mila euro)… La madre surrogata “etica” deve dunque essere ricca… Questo è forse etico?».
«SIGNOR PRIMO MINISTRO». La docente conclude con un appello a Manuel Valls: «Signor Primo ministro, (…) a ottobre lei si è opposto alla commercializzazione dei corpi e alla normalizzazione dell’utero in affitto (anche se nel 2011 si era detto favorevole, ndr), (…) per cui lei è l’unico in grado di frenare la strumentalizzazione delle donne e dei bambini. Signor Primo ministro, la legge non le impone di andare contro il diritto delle donne e dei bambini, la legge non le impone di andare contro le sue convinzioni».
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6 commenti
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Faccio una premessa: io sono personalmente contrario alla cosiddetta pratica dell’utero in affitto essenzialmente per due motivi:
1. secondo me esiste un legame tra il bambino appena nato e colei che lo ha nutrito e lo ha portato in grembo, e recidere alla nascita questo legame come si recide il cordone ombelicale non è positivo per il bambino
2. esiste il rischio che la scelta della donna di sottoporre il proprio corpo alle modifiche che una gravidanza comporta non sia proprio libera (questo è tanto più vero quanto il paese in cui questo avviene è disagiato, per cui non credo sia uguale per il Canada e per l’India)
Detto questo, devo però sottolineare come il titolo del post sia diciamo fuorviante, perché non è vero che i bambini nati con l’utero in affitto (in Francia) siano cresciuti da 40 a 2000 in un anno.
Lo Stato che difende i forti, in ogni caso: forti
– perché in grado di pagarsi tutti gli uteri che gli servono;
– forti perché lo sono le minoranze in cui si riconoscono;
– forti perché sono venuti già al mondo e possono disporre dei più deboli, stabilendo chi può e chi non può vedere la luce;
– forti mediaticamente e politicamente ovvero perché a livello isituzionale è stato decisa una mutazione o rivoluzione antropologica che riduce il singolo e le forme in cui gli individui si organizzano autonomamente a cellule staminali della società che questa può manipolare senza limiti e disporre come ritiene;
uno Stato che permette e anzi, incarna tutto questo, è solo una tirannia sul popolo, contro il popolo, per conto del popolo. E infatti, la repressione mediatica e giudiziaria mercé ddl alla Scalfar8 ne sono i cani da guardia. E l’Ue(R.S.S.) ha espropriato mediante furto con destrezza o borseggio da strada la volontà popolare, riducendo gli Stati – grazie ai Renzi, Letta, Monti, B. – a cinghia di tramissione della volontà di pochi.
quando gli uomini di buona volontà di ogni appartenenza religiosa (cattolici e non ) si renderanno conto che quello che sta avvenendo è un’attacco alla religiosità di tutto il mondo per eliminarla? Il disegno marxista- socialista prosegue a gonfie vele.