

Ma qui è la sfida: una cosa è amare il mondo che Dio ha creato e l’altra è farsi dominare da una prospettiva mondana. La medicina è una sola: la fede. Alla vigilia di un periodo estivo è il momento di fare il punto su come affronto i giorni dell’estate. Sia in città che in vacanza tutto diventa più facile: vestirsi, mangiare, fare sport. Perfino il lavoro, quando mi tocca lavorare, è più rilassato. È il momento non di difendersi ma di attaccare. Se la mia vocazione di cristiano è di identificarmi con Gesù devo rendere più facile questo compito.
Intanto è Lui che opera, a me tocca semplificargli l’azione: comunicarmi, leggere il Vangelo e qualche libro di spiritualità, recitare il Rosario sotto le stelle, dedicare un tempo davanti al Tabernacolo, essere più affettuoso. È il momento dello Spirito Santo: un pilota automatico che mi aiuta a “lasciarmi andare” nel modo giusto.
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