Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
    • Agosto 2022
    • Luglio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
    • Agosto 2022
    • Luglio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Interni

Donna accusa: «Abbandonata in bagno ad abortire». Ma l’ospedale: «Era seguita da medici non obiettori»

I radicali sollevano un caso di (presunta) mancata applicazione della legge 194. La struttura coinvolta lo smonta, ma ormai è polemica. Proprio adesso che il Consiglio d'Europa ci vuole imporre l'aborto come diritto…

Chiara Rizzo
12/03/2014 - 3:30
Interni
CondividiTwittaChattaInvia

aborto-bagno-pertini-roma-194L’ospedale Sandro Pertini di Roma accende una luce diversa sui fatti di cui secondo i giornali sarebbe stata protagonista Valentina Magnanti, la 28enne romana che lunedì, nel corso di una conferenza stampa dell’Associazione Luca Coscioni, ha denunciato una drammatica vicenda risalente al 27 ottobre 2010 e avvenuta appunto al Pertini: «Sono stata costretta ad abortire in un bagno, forse perché tutti i medici di turno erano obiettori», è la versione della donna. L’ospedale Pertini, però, con una nota pubblicata nella serata di ieri (martedì 11 marzo), ha fornito un’altra ricostruzione: «Dalla lettura dei documenti sanitari agli atti risulta che la signora è stata assistita da personale che ha l’obbligo di assistenza anche nel caso di obiezione di coscienza, trattandosi di un’interruzione di gravidanza terapeutica. In particolare, la signora è stata assistita, durante la degenza, da due medici non obiettori di coscienza che fanno parte dell’équipe istituzionalmente preposta alla Ivg».

«È STATA AVVIATA ALLA SALA PARTO». Rimane il dramma di una donna che si è trovata senza assistenza nel momento di massimo bisogno. La nota del Pertini prosegue: «Pur comprendendo il disagio dovuto al lungo periodo di travaglio, si fa presente che la rapidità della fase espulsiva del feto, avvenuta nella stanza di degenza alle ore 3 della notte, è un evento assai comune per il periodo gestazionale. La signora è stata prontamente assistita e avviata alla sala parto per il “secondamento” e per le successive procedure previste nel post parto».

LA VICENDA. Magnanti ha spiegato in un’intervista a Repubblica di avere una malattia genetica «rara e terribile», che tuttavia le lascerebbe la possibilità di avere dei figli, «quindi per me non è previsto l’accesso alla fecondazione assistita e alla diagnosi pre-impianto». Dopo un aborto spontaneo per una gravidanza extrauterina, la donna nel 2010 è rimasta di nuovo incinta ma al quinto mese ha scoperto che «la bambina che aspettavo era malata, condannata». La coppia ha deciso di ricorrere all’aborto e il 27 ottobre 2010 Valentina è quindi entrata al reparto ginecologia dell’ospedale Pertini di Roma, dove, secondo quanto ha raccontato, sarebbe avvenuto il dramma: «Incominciano a farmi la terapia per indurre il parto, a base di candelette, mi dicono che non sentirò nulla. Invece è stato un inferno. Dopo 15 ore di dolori lancinanti, tra conati di vomito e momenti in cui svengo, con mio marito sempre accanto che non sa che fare, che chiama aiuto, che va da medici e infermieri dicendogli di assistermi, senza risultato, partorisco dentro il bagno dell’ospedale».

Offerta Natale 2022 - Regala l’abbonamento a Tempi a un prezzo speciale Offerta Natale 2022 - Regala l’abbonamento a Tempi a un prezzo speciale Offerta Natale 2022 - Regala l’abbonamento a Tempi a un prezzo speciale
PUBBLICITÀ

LE ACCUSE. La donna ha ribadito a Repubblica che medici e infermieri «venivano per le flebo, ma nessuno li ha visti arrivare quando chiamavo aiuto. Nessuno ci ha assistito nel momento peggiore». Poi ha ipotizzato: «Forse perché da quando sono entrata a quando ho partorito era cambiato il turno, c’erano solo medici obiettori». La donna ha anche riferito che «mentre ero lì in ospedale, stravolta dal dolore, entravano degli attivisti anti aborto con i vangeli in mano e voci minacciose».

PURE LA LEGGE 40. Ma perché, dal momento che i fatti risalgono a quattro anni fa, non risultavano denunce all’ospedale Pertini da parte della coppia sino al racconto rilasciato alla stampa? Nella conferenza stampa di lunedì (ripresa anche da Radio Radicale, qui il video), Magnanti ha spiegato che «non è stato denunciato l’ospedale perché non avevamo la forza di intraprendere un percorso difficile e doloroso». La donna e il marito, dopo l’aborto, si sono rivolti invece all’avvocato Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Luca Coscioni. E l’intento iniziale a quanto pare non era di sollevare l’ennesima disputa sulla legge 194 e contro il diritto all’obiezione di coscienza dei medici, bensì di smontare un altro pezzo della legge 40 sulla fecondazione assistita: «Abbiamo fatto ricorso perché anche chi ha malattie genetiche possa accedere alla diagnosi pre-impianto perché non ci si debba ritrovare ad abortire al quinto mese. Il tribunale di Roma per la seconda volta in due mesi ha sollevato ora dubbi di incostituzionalità su questo punto della legge».

aborto-bagno-pertini-roma-194-repubblica«VERGOGNOSA STRUMENTALIZZAZIONE». «Se c’è stata realmente omissione di soccorso, questa va imputata nei confronti dei medici di turno, non tirando in ballo l’obiezione di coscienza, che tra l’altro, vorrei ricordare, oltre ad essere un diritto fondamentale, previsto dalla stessa legge 194, permette comunque al medico obiettore di intervenire qualora vi sia pericolo di vita». Così Olimpia Tarzia, consigliere regionale del Lazio da tempo impegnata nella difesa della vita e presidente del Movimento Per (Politica etica responsabilità), ha commentato il caso e i suoi strascichi polemici. Tutta la vicenda, secondo Tarzia, genera più di un dubbio: «È quanto mai singolare che una vicenda avvenuta al Pertini nel 2010 venga portata all’attenzione dei media dall’Associazione Luca Coscioni solo oggi, all’indomani della sanzione per l’Italia (motivata dall’assunto che ci sarebbero troppi obiettori di coscienza), annunciata dal Comitato Europeo dei Diritti Sociali del Consiglio d’Europa» ha spiegato.

LEGGI ANCHE:

Manifestazione pro aborto a Parigi

L’aborto nella Costituzione francese farebbe a pezzi il patto sociale

24 Gennaio 2023
Manifestante pro-life negli Usa all'annuale Marcia per la vita

Lode ai pro-life americani: da 50 anni in marcia per «celebrare la vita»

21 Gennaio 2023

«OPERAZIONE MEDIATICA». «L’operazione – ha aggiunto la consigliera laziale – appare tristemente mediatica (probabilmente l’inizio di un’orchestrata campagna ideologica) e, come sempre, sulla pelle dei più deboli attraverso la strumentalizzazione di un dramma, sul quale, certamente, si dovrà fare luce». E ancora: «A conferma della percezione di un’operazione ideologica vanno le parole che la donna avrebbe riferito riguardo all’arrivo di “due strani personaggi con il Vangelo”: se non fosse per la serietà della strumentalizzazione del caso, risulterebbe persino ridicolo immaginarsi una tale situazione nel bagno di un ospedale. Chi sarebbero? Chi li avrebbe fatti entrare? Di quale ricerca spasmodica attraverso i bagni dell’ospedale, agitando Vangelo e lanciando anatemi, si sarebbero fatti promotori?». Secondo Tarzia «la realtà è che l’iniziativa dell’Associazione Coscioni evidenzia una schizofrenia sociale di cui è affetto il nostro Paese: ci si riempie la bocca di sostegno alle persone disabili, ma a un bambino malato si vuole negare la pari opportunità di nascere che ha un bambino sano, si moltiplicano iniziative sulla disabilità, sbandierandole in ogni occasione, ma, attraverso l’aborto eugenetico, cioè la selezione tra bambini sani e bambini malati, si viola pesantemente la Dichiarazione Universale dei diritti umani, classificando gli esseri umani di serie A, degni di vivere e di serie B, indegni di vivere. È una “cultura dello scarto”».

Tags: Abortoassociazione luca coscionidiagnosi pre-impiantointerruzione gravidanzaivglegge 194legge 40malattie genetichemedici obiettoriobiezione di coscienzaolimpia tarziarepubblicaRoma
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Manifestazione pro aborto a Parigi

L’aborto nella Costituzione francese farebbe a pezzi il patto sociale

24 Gennaio 2023
Manifestante pro-life negli Usa all'annuale Marcia per la vita

Lode ai pro-life americani: da 50 anni in marcia per «celebrare la vita»

21 Gennaio 2023
Tamponi Covid obbligatori per chi arriva dalla Cina in Italia in aeroporto

Covid. Oggi nessuno ha più voglia di abbracciare un cinese

29 Dicembre 2022
La consegna della pillola per l'aborto in una puntata di Grey's Anatomy

Evviva, ora Hollywood ci dà dentro con l’aborto. Ma non è abbastanza woke

26 Dicembre 2022
Chiara Corbella Petrillo

Fdi chiede di intitolare una via alla memoria di Chiara Corbella

21 Dicembre 2022
Liliane Murekatete, moglie di Aboubakar Soumahoro

Lady Soumahoro e il moralismo obeso di Repubblica

21 Dicembre 2022
Per commentare questo contenuto occorre effettuare l'accesso con le proprie credenziali.

Video

Il governo in Cina ha demolito la chiesa di Nangang a Wenzhou
Video

Cina, demolita di notte un’altra chiesa a Wenzhou

Leone Grotti
16 Gennaio 2023

Altri video

Lettere al direttore

Adriana Mascagni

In lode di Adriana e Peppino che hanno “fatto” migliaia di figli per la Chiesa

Emanuele Boffi
27 Gennaio 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    I 100 giorni di Meloni e l’alternativa che non c’è alla scelta atlantista in Ucraina
    Lodovico Festa
  • Memoria popolare
    Memoria popolare
    Le tesi per il Movimento Popolare
    A cura di Fondazione Europa Civiltà
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Quel medievale di Dante Alighieri
    Rodolfo Casadei
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Io non sono Charlie Hebdo
    Federico Cesari
  • Cartolina dal Paradiso
    Cartolina dal Paradiso
    Come ho scoperto che Dio fa ardentemente il tifo per me
    Pippo Corigliano

Foto

Foto

Karabakh. Il conflitto invisibile. Cosa sta succedendo alla popolazione dell’Artsakh

28 Gennaio 2023
Foto

Crisi del sistema politico. Il presidenzialismo è la soluzione?

19 Gennaio 2023
Politicall
Foto

La geopolitica tra identità e relazioni internazionali – Incontro a Torino

16 Gennaio 2023
Rosario Livatino
Foto

L’attualità del beato Rosario Livatino

16 Gennaio 2023
Luigi Negri sul palco del Meeting di Rimini
Foto

”Metanoeite – cambiate mentalità”, la collana di don Negri

9 Gennaio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
    • Agosto 2022
    • Luglio 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist