

C’è forte preoccupazione tra i cattolici cinesi dopo che il partito comunista ha annunciato che entro la fine dell’anno si terrà il primo summit sulla religione nel paese e che a presiederlo potrebbe essere il presidente e segretario generale del partito Xi Jinping in persona.
Secondo le statistiche ufficiali, poco credibili, ci sono 100 milioni di religiosi in Cina su 1 miliardo e 300 milioni di persone. Di questi, 6 milioni sarebbero cattolici (più probabilmente sono il doppio) e 23 milioni protestanti. L’ufficio Affari religiosi ha intenzione di modificare i regolamenti a cui ogni fedele e ogni religione si devono attenere in Cina, che stilati nel 2001 e promulgati nel 2005.
[pubblicita_articolo allineam=”destra”]«LE RELIGIONI SIANO CINESI». Nel primo grande discorso tenuto a maggio al Fronte unito – il gruppo che raccoglie tutti i piccoli partiti non comunisti presenti in Cina, insieme a rappresentanze di associazioni dell’industria, del commercio e delle diverse etnie e religioni del Paese – il presidente Xi ha detto che «le religioni devono sinizzarsi, essere cinesi e libere da ogni influenza straniera» per «integrarsi nella società socialista» e sotto la guida del partito «servire lo sviluppo della nazione». Un classico esempio di «influenza straniera» è il Vaticano, definito ai tempi da Mao Zedong il «cane randagio del capitalismo», e ancora oggi considerato una forza straniera che i cattolici devono ignorare al pari del Papa.
DEMOLIZIONE DELLE CROCI. Da maggio ad oggi, in ogni provincia della Cina si sono tenuti incontri obbligatori per comprendere come «sinizzare le religioni». Per la Chiesa cattolica, si sono tenuti due grandi incontri di questo tipo nello Shandong e nella provincia di Guizhou a ottobre, riporta UcaNews. Secondo una legge già approvata a ottobre nel Zhejiang, dove è in atto una campagna sistematica di demolizione di croci e chiese, qualunque apprezzamento del Papa potrebbe essere sanzionato come illegale e persino una Messa molto frequentata potrebbe essere definita illegale.
DALAI LAMA COMUNISTA. Resta da vedere che cosa il partito comunista vorrà imporre di nuovo alle già martoriate religioni. Oltre ai cristiani, anche i musulmani vengono perseguitati nello Xinjiang, dove è vietato farsi crescere la barba o mostrare la mezzaluna, così come i tibetani in Tibet, con il governo che ha ribadito ancora pochi giorni fa che la prossima reincarnazione del Dalai Lama sarà decisa dal partito comunista.
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