Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Esteri

Come bestie nelle celle della Corea del Nord

Percosse, torture, neonati ammazzati, «ricordarsi che eravamo persone non ci avrebbe aiutato a sopravvivere». Un database raccoglie oltre cinquemila violazioni dei diritti umani nelle prigioni del paese di Kim Jong-un

Caterina Giojelli
29/03/2022 - 6:23
Esteri
CondividiTwittaChattaInvia
Un rendering della prigione di Onsong, Corea del Nord
Un rendering della prigione di Onsong, Corea del Nord

Prigione di Onsong, Corea del Nord. Lee Young-joo si sentiva «un animale, non un essere umano». Seduta, gambe incrociate, mani sulle ginocchia, doveva rimanere immobile, a testa bassa, per 12 ore ogni giorno. Sapeva cosa le sarebbe costato un solo gemito o sussurro a un compagno di cella. La guardia pattugliava l’ingresso camminando avanti e indietro davanti alle sbarre, un rosario interminabile di passi metallici.

Lee Young-joo indica alla Bbc la “sua” cella, la numero 3, dalla quale poteva sentire urla e percosse fino alla cella numero 10, quella dei prigionieri politici. Il rendering in 3d realizzato da Korea Future rappresenta fedelmente il corridoio del penitenziario sul quale si affacciavano le cellette, una topaia infestata dai pidocchi e dal fetore delle tazze aperte dei gabinetti, divisa da mura e sbarre in spazi minuscoli nei quali i detenuti erano costretti a entrare strisciando o a carponi da una porticina alta un metro, per poi stiparsi in file per tre, seduti a gambe incrociate, schiena dritta, spalle curve, occhi a terra. Racconta Lee Young-joo che ricordarsi di essere una persona e non un animale a cui elargire un sorso di acqua maleodorante e chicchi di mais, non l’avrebbe aiutata a sopravvivere.

LEGGI ANCHE:

Iraq carte Saddam

«Quello iracheno è un popolo unito dalla sofferenza»

24 Marzo 2023
Gruppi di sciiti protestano in Iraq contro gli Usa

A 20 anni dall’invasione americana, l’Iraq sanguina ancora

21 Marzo 2023

Il destino dei disertori della Corea del Nord

Perché si trovava lì? Perché come quasi tutti i prigionieri di Onsong aveva cercato, nel 2007, di fuggire dalla Corea del Nord. Catturata in Cina, era stata rispedita in patria e nel centro a un solo miglio dal confine in attesa di essere condannata. Eppure, come si poteva e quando si poteva, a Onsong non si sussurrava d’altro: trovare un modo di lasciare il paese. Un giorno una guardia la beccò, «mi ordinò di allungare le mani oltre le sbarre della cella, e iniziò a picchiarmi con l’anello delle chiavi finché diventarono enormi, gonfie e blu. Considerava quelli come me, hanno cercato di lasciare la Corea del Nord, dei traditori».

Nel suo archivio North Korean Prison Database lanciato a marzo, Korea Future ha identificato 597 autori di reati legati a 5.181 violazioni dei diritti umani commesse contro 785 detenuti in 148 strutture penali in Corea del Nord. Lee Young-joo è solo una delle 200 persone che con le loro testimonianze hanno permesso di aggiornare le inchieste sulle violenze perpetrate dai funzionari dello Stato.

«Finché il sangue schizzava verso l’alto»

Tempi vi aveva già raccontato qui alcune storie dal terribile dossier Persecuting Faith: documentazione delle violazioni della libertà religiosa in Corea del Nord, pubblicato da Korea Future il 27 ottobre scorso in occasione della Giornata internazionale della libertà religiosa. Storie di cristiani privati arbitrariamente della libertà, del diritto a un processo equo, sottoposti a «tortura o trattamenti crudeli, inumani e degradanti», dove il “condannato” più giovane e deportato nei campi di detenzione risulta essere un bambino di 2 anni. Le torture consistevano in percosse fisiche con oggetti, pugni e calci; ingestione di cibo contaminato; privazione del sonno; salti squat fino allo sfinimento. Ko Sun Hee, detenuto anche lui a Onsong, ha raccontato che le guardie intrappolavano la testa dei detenuti, sospettati di leggere la Bibbia di nascosto, tra le sbarre della cella, per poi colpirli ripetutamente in faccia «finché il sangue schizzava verso l’alto».

Oggi il database pubblica tutte le storie, denunce, testimonianze di esecuzioni raccolte tra i sopravvissuti. Il co-direttore di Korea Future a Seoul, Suyeon Yoo, ha confermato alla Bbc che il sistema carcerario e la violenza al suo interno vengono sistematicamente usati per «reprimere una popolazione di 25 milioni di persone. Ad ogni intervista ci rendiamo conto dell’impatto sulla vita umana. Un’intervistata ha pianto mentre raccontava di aver assistito all’uccisione di un neonato».

Stupri, aborti, neonati ammazzati

I racconti di stupri e aborti sono frequenti: nel centro di detenzione di North Hamgyong, una donna ha descritto l’aborto praticato a una donna incinta di 8 mesi: nato vivo, il suo bambino era stato annegato in un catino colmo d’acqua. I vagiti dei neonati ammazzati tormentano da anni i sopravvissuti.

Saerom racconta che peggio di Onsong, da cui Young-joo è uscita viva dopo tre anni e mezzo di prigionia, ci sono solo le carceri di massima sicurezza dello Stato, «ci picchiavano la cosce con bastoni di legno, entravi in piedi, uscivi strisciando». Saerom ringrazia per ogni momento di felicità ora che vive in Corea del Sud e l’incubo delle bastonate, le grida, lo sguardo fisso avanti a te per salvare la tua anima dal ricordo delle gente frustata è lontano. Le ex detenute sperano che il rapporto a cui hanno contribuito esperti dell’International Criminal Court trovi eco sui giornali, arrivi nei tribunali e restituisca loro un po’ di giustizia.

Tags: corea del nordCristiani Perseguitati
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Iraq carte Saddam

«Quello iracheno è un popolo unito dalla sofferenza»

24 Marzo 2023
Gruppi di sciiti protestano in Iraq contro gli Usa

A 20 anni dall’invasione americana, l’Iraq sanguina ancora

21 Marzo 2023
Bandiera della Cina sventola di fianco alla croce

Cina. I cristiani dell’Henan schedati per andare a messa

9 Marzo 2023
Un soldato armeno prega ai piedi di una croce in una postazione militare a Martakert, Nagorno-Karabakh

Come hanno potuto Italia e Israele tradire la loro sorella Armenia?

19 Febbraio 2023
Nicaragua vescovo Alvarez

Nicaragua. La vendetta di Ortega contro il vescovo anti-regime: 26 anni di carcere

12 Febbraio 2023
Ali e Zahra

«Qui in Iran non c’è posto per voi altri sporchi cristiani»

30 Gennaio 2023

Video

Caorle 2023
Video

Chiamare le cose con il loro nome. Tutti a Caorle a giugno

Redazione
6 Marzo 2023

Altri video

Lettere al direttore

Pier Paolo Pasolini

Perché i ciellini sono così affascinati dai “corsari” Pasolini e Testori

Peppino Zola
28 Marzo 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Il lato farsesco della propaganda di Elly Schlein, democristianismo alla enne
    Lodovico Festa
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Il David pornografico
    Rodolfo Casadei
  • Memoria popolare
    Memoria popolare
    Arringa cristiana e popolare per il «diritto dei turchi a restare turchi»
    A cura di Fondazione Europa Civiltà
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Ribadiamo: l’inchiesta di Bergamo sulla pandemia ha solo «valore catartico»
    Emanuele Boffi
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    La vita «ordinaria, tragica e bella» di Elena Bonner
    Angelo Bonaguro

Foto

Foto

Cura: quale integrazione tra territorio e domicilio?

22 Marzo 2023
Foto

“Bisogna pur aver fiducia di qualcuno”. Il concorso dei Nonni 2.0

13 Marzo 2023
Foto

Cosa c’è di allegro in questo maledetto paese?

10 Febbraio 2023
8/2/2014 Milano Giornata Banco Farmaceutico
punto raccolta farmaci presso Farmacia Foglia C.so di Porta Romana 56
Iconphotos/Paolo Bonfanti
Foto

Inizia oggi la Giornata di raccolta del farmaco: ecco come e perché aderire

7 Febbraio 2023
Benedetto Antelami, Deposizione dalla croce, Duomo di Parma
Foto

Davanti alla Deposizione di Antelami. Quello che non avevo mai “visto”

3 Febbraio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Via Traù, 2 – 20159 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Via Traù, 2 – 20159 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist