Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
    • Agosto 2022
    • Luglio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
    • Agosto 2022
    • Luglio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Ambiente

Cop26, dopo il circo bisogna fare i conti con la transizione energetica

A Glasgow si comincia a parlare di soldi, gli slogan di Greta&Co. sono inutili di fronte all'aumento dei costi dell'energia che travolgerà imprese e famiglie. Urgono soluzioni reali

Piero Vietti
04/11/2021 - 6:25
Ambiente, Società
CondividiTwittaChattaInvia
Attivisti protestano a Glasgow ai margini della conferenza sul clima delle Nazioni Unite (foto Ansa)

Finita la passerella circense di capi di stato, principi disoccupati, star di Hollywood, vere e finte Gretethunberg, ologrammi di dinosauri e discorsi apocalittici per strizzare l’occhio ai giovani che hanno una coscienza ambientale migliore di quella dei vecchi (e chissà chi gliel’ha fatta, quella coscienza), alla Cop26 di Glasgow è il arrivato finalmente il turno delle delegazioni.

I conti con la transizione

I più o meno esperti di ogni paese iniziano la fitta serie di incontri e riunioni che porteranno al documento finale e avranno a tema non la CO2, le temperature globali, l’innalzamento dei mari o gli orsi polari, ma l’unica cosa che davvero conta in tutta la faccenda: i soldi. Già, perché una volta spenta l’eco delle promesse che qualcun altro dovrà mantenere, bisogna fare i conti con i costi della transizione ecologica.

«Immaginate di dover attraversare il deserto a piedi per trecento chilometri per sfuggire a una minaccia imminente. Immaginate di partire avendo acqua solo per i primi cento chilometri. Vi direte che la prospettiva di incontrare un’oasi dopo cento chilometri è verosimile, e con quella vi mettete in cammino. Ma per ora non sapete dove si trova l’oasi. La transizione energetica nella quale si sta lanciando l’Europa è così: una scommessa, senza alternative, su ciò che accadrà in seguito; una speranza in tecnologie che si intravedono ma, nella forma attuale, non risolvono i problemi».

Offerta Natale 2022 - Regala l’abbonamento a Tempi a un prezzo speciale Offerta Natale 2022 - Regala l’abbonamento a Tempi a un prezzo speciale Offerta Natale 2022 - Regala l’abbonamento a Tempi a un prezzo speciale
PUBBLICITÀ

Chi parla di «alternative» alla Cop26

Non si può definire ottimista l’incipit dell’articolo di Federico Fubini sul Corriere della Sera di ieri: un’analisi spietata ma realista attorno alle chiacchiere sul clima. La situazione è grave, dice Fubini, pochi paesi tagliano le emissioni di gas serra, alcuni le aumentano, altri promettono di tagliarle tra qualche decennio, continuare a raccontarsi la favola dell’interruttore da premere per fermare la CO2 e dei tagli che salveranno il pianeta forse può fare contenti i fan di Greta ma serve a poco. Le parole d’ordine sono «alternative» (alle rinnovabili: deo gratias, quanto tempo e soldi abbiamo buttato in questi anni?), «tecnologia» e «innovazione». Insomma l’uomo non più come unico colpevole ma come possibile risolutore creativo di un problema che comunque continuano a venderci come peggiore di quello che è. Fubini cita il World Energy Outlook dell’Agenzia internazionale dell’energia:

Il necessario abbattimento della CO2 presupporrebbe — si legge — «un cambio di passo nella velocità alla quale l’innovazione tecnologica avviene e nella scala alla quale vengono dispiegate le tecnologie determinanti come la cattura, l’utilizzazione e il sequestro del carbonio, l’idrogeno e le piccole centrali nucleari modulari». All’elenco va aggiunta la risposta per ora più importante: le fonti rinnovabili, su cui punta molto anche il Recovery italiano. Perché tutte queste risposte servirebbero: nessuna basta da sola, nessuna è del tutto pronta e tutte portano con sé contraddizioni irrisolte.

Le rinnovabili non bastano. Ma va?

Tutta le soluzioni spacciate per salvezza del mondo in questi decenni – eolico, fotovoltaico, solare – sono largamente insufficienti. Non solo, hanno un costo che si abbatte con effetti immediati su tutti noi. Il direttore di Libero, Alessandro Sallusti, ha raccontato ieri sulla prima pagina del suo giornale una storia che spiega alla perfezione la distanza tra i bla bla bla di esperti, capi di stato e giovani idealisti a Glasgow e la vita di chi prova a fare impresa o anche solo mantenere una famiglia.

«Il mio G20 sulla compatibilità ambientale l’ho vissuto ieri all’ora di pranzo davanti alla tv sintonizzata non sulla Cnn ma sull’edizione lombarda del Tg3. Quarto o quinto servizio, sullo schermo appare Olivo Foglieni, accento bergamasco e infatti è – scopro dal sottopancia – vicepresidente di Confindustria Bergamo, imprenditore di notevole successo, la sua Fecs fattura 350 milioni l’anno e dà lavoro in sette stabilimenti a 400 dipendenti che fondono e riciclano rottami ferrosi trasformandoli in barre di alluminio nuove di pacca. Bene, questo signore grande e grosso, con molta calma e un dolore non celato, annuncia che i suoi stabilimenti si dovranno fermare tre ore al giorno (quelle in cui l’energia costa più cara) e che probabilmente a dicembre dovrà fermarsi del tutto. Il motivo? In un mese il costo delle bollette – anche per inseguire l’energia super pulita che noi non abbiamo – per far girare forni e macchine è passato da 180 a 760 mila euro, più che quadruplicato. E spiega che a queste condizioni non si può andare avanti come prima, che il suo alluminio non può reggere la concorrenza di quello prodotto dai Paesi asiatici».

Continuare a parlare di emergenza climatica senza tenere conto di questo, come fanno ancora troppi media e tanti attivisti, politici compresi, e senza trovare una soluzione immediata non alle piogge torrenziali di fine ottobre ma all’aumento del costo dell’energia che travolgerà imprenditori e lavoratori di tutto il mondo, è pericoloso e irresponsabile.

LEGGI ANCHE:

Meloni Algeria Gas

Così l’Italia può diventare un hub del gas per l’Europa

26 Gennaio 2023

Aspettando il 2030, mangiando grilli, fumando cannabis e bevendo pomodoro

22 Gennaio 2023
Tags: cop26energiagreta thunbergnazioni uniterinnovabiliTransizione ecologica
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Meloni Algeria Gas

Così l’Italia può diventare un hub del gas per l’Europa

26 Gennaio 2023

Aspettando il 2030, mangiando grilli, fumando cannabis e bevendo pomodoro

22 Gennaio 2023
La miniera di ferro di Kiruna, Svezia, gestita dalla compagnia statale Lkab, la stessa che il 12 gennaio scorso ha annunciato nella medesima regione la scoperta del più grande giacimento di terre rare d’Europa (foto Ansa)

«No, il maxi giacimento di terre rare in Svezia non salverà l’Europa dalla Cina»

18 Gennaio 2023
Il regista Michael Bay si prepara a lasciare la sua impronta insieme a quella del suo cane Rebel sull'asfalto del TCL Chinese Theatre a Hollywood

Il delitto del piccione di Michael Bay e il reato di lesa maestà ambientalista

14 Gennaio 2023
Gas

Gas, inflazione e ritorno della Cina. Cosa aspettarsi dai primi mesi del 2023

9 Gennaio 2023
L'ex vicepresidente del Parlamento europeo, Eva Kaili, coinvolta nello scandalo qatargate

Il Qatargate e “Leuropa” senz’anima

15 Dicembre 2022

Video

Il governo in Cina ha demolito la chiesa di Nangang a Wenzhou
Video

Cina, demolita di notte un’altra chiesa a Wenzhou

Leone Grotti
16 Gennaio 2023

Altri video

Lettere al direttore

Charlie Hebdo

Io non sono Charlie Hebdo

Federico Cesari
17 Gennaio 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Il Pd lo sa che nel blog dei grillini Zelensky è trattato come una specie di Saddam?
    Lodovico Festa
  • Memoria popolare
    Memoria popolare
    Le tesi per il Movimento Popolare
    A cura di Fondazione Europa Civiltà
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Quel medievale di Dante Alighieri
    Rodolfo Casadei
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Grazie a papa Benedetto XVI che ci aiuta a non lasciarci confondere
    Augusto Pessina
  • Cartolina dal Paradiso
    Cartolina dal Paradiso
    Come ho scoperto che Dio fa ardentemente il tifo per me
    Pippo Corigliano

Foto

Foto

Crisi del sistema politico. Il presidenzialismo è la soluzione?

19 Gennaio 2023
Politicall
Foto

La geopolitica tra identità e relazioni internazionali – Incontro a Torino

16 Gennaio 2023
Rosario Livatino
Foto

L’attualità del beato Rosario Livatino

16 Gennaio 2023
Luigi Negri sul palco del Meeting di Rimini
Foto

”Metanoeite – cambiate mentalità”, la collana di don Negri

9 Gennaio 2023
Il Sole nel giorno del solstizio d’inverno
Foto

Aspettando il solstizio. L’eterno ritorno

4 Gennaio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
    • Agosto 2022
    • Luglio 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist