Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Società

Cop26. Basta con le promesse campate in aria, investite in ricerca sull’energia pulita

Scommettere sull’innovazione è la sola via percorribile perché la conferenza di Glasgow non sia l’ennesimo inutile vertice sul clima pieno di impegni che nessuno manterrà

Bjørn Lomborg
02/11/2021 - 13:59
Società
CondividiTwittaChattaInvia
Angela Merkel alla Conferenza Onu sul clima a Glasgow (Cop26)
La cancelliera tedesca Angela Merkel si prepara a intervenire alla Cop26, la Conferenza Onu sul clima in corso a Glasgow (foto Ansa)

Nel loro tentativo di esibire capacità di leadership sul tema del clima alla conferenza Onu di Glasgow (Cop26), i capi delle nazioni ricche del mondo stanno discutendo ancora una volta di ambiziosi obiettivi di riduzione della Co2. Il presidente americano Joe Biden, per esempio, ha ribadito il suo intento di creare «un settore energetico a zero inquinamento da Co2 entro il 2035 e un’economia a emissioni zero entro il 2050 al massimo».

Purtroppo questo obiettivo avrà un costo proibitivo. Un nuovo studio pubblicato dalla celebre rivista Nature mostra che il costo di una riduzione delle emissioni del 95 per cento entro il 2050 – quasi le emissioni zero di Biden – costerebbe l’11,9 per cento del Pil, ovvero più di 11.000 dollari attuali ogni anno per ciascun americano.

Sono passati ventiquattro anni dall’adozione del Protocollo di Kyoto, il primo grande accordo globale a promettere un taglio delle emissioni di Co2. Da allora, il mondo ha ospitato centinaia di vertici sul clima e le nazioni ricche hanno parlato in continuazione di impegni green; le emissioni però hanno continuato ad aumentare perché nessun leader intende appioppare ai propri cittadini tale prezzo esorbitante.

LEGGI ANCHE:

Africa clima

«Sì ai combustibili fossili». L’Africa contro l’ipocrisia energetica

6 Agosto 2022
Impianto a energia solare in un povero villaggio dell’India

Sulle rinnovabili i paesi ricchi fanno gli ambientalisti con l’economia degli altri

4 Agosto 2022

In una analisi molto sincera dell’ultimo decennio di politiche per il clima, l’Onu ha definito gli anni Dieci del Duemila un “decennio perso”. Non si vede la differenza tra quello che è accaduto e un mondo ipotetico in cui non fosse stata adottata alcuna misura per il clima dal 2005. Pensateci: dopo tutte queste conferenze e promesse sul clima, se si guarda al reale livello di emissioni non si vede la differenza tra il mondo in cui siamo e un mondo in cui non si fosse mosso un dito per il clima dal 2005.

Questo permette di guardare la sfida della Cop26 in prospettiva. I leader mondiali possono decidere di fare quel che hanno fatto per decenni e contribuire all’ennesimo incontro sul clima in un mondo inondato di vertici e buone intenzioni sul clima. Uno dopo l’altro i paesi sfileranno e faranno promesse altisonanti come la transizione del settore dell’energia elettrica (responsabile di appena il 19 per cento di tutto il consumo di energia nel mondo) verso le rinnovabili. E con ogni probabilità queste promesse alla fine si riveleranno essere vacue esattamente come quelle degli ultimi decenni, perché gli elettori si rifiuteranno di pagare il conto.

Oppure alla fine i leader potrebbero prendere un’altra strada.

La vera sfida nell’attuale approccio alle politiche per il clima è che finché tagliare le emissioni costerà caro, i leader parleranno tanto ma faranno poco. Questo, nel mondo ricco, è per evitare di ripetere l’imbarazzante percorso del presidente francese Emmanuel Macron, che ha dovuto fare marcia indietro davanti al movimento dei gilet gialli dopo aver proposto un modesto aumento dei prezzi del gasolio. Nel mondo più povero, invece, le nazioni hanno priorità ben più importanti, come portare avanti la crescita economica e fare uscire le proprie popolazioni dalla miseria.

Quello di cui c’è bisogno è un’attenzione molto più forte intorno alla ricerca sull’energia pulita. Se il mondo fosse in grado di innovare l’energia pulita in modo da renderla più economica dei combustibili fossili, avremmo risolto il riscaldamento globale. Tutti porterebbero a termine la transizione, non solo i paesi ricchi e benpensanti, ma tutti, comprese Cina e India. Con la collaborazione di 27 tra i più importanti economisti del clima e tre premi Nobel, il mio think tank, il Copenhagen Consensus, ha dimostrato che la misura più efficace e duratura per il clima è investire molte più risorse in ricerca e sviluppo in ambito green.

Durante il vertice di Parigi del 2015, la maggior parte dei paesi del G20 e l’Unione Europea promisero di raddoppiare entro il 2020 la spesa per la ricerca nell’innovazione dell’energia pulita. Peccato che abbiano tradito anche questo impegno.

Invece di fare promesse enormi ed esose che i prossimi governi dovranno rimangiarsi quando i cittadini protesteranno per i rincari in bolletta, i leader dovrebbero impegnarsi immediatamente a spendere molto di più sulla ricerca green. Non solo la maggior parte delle nazioni hanno già fatto questa promessa, ma il suo rispetto può essere verificato nel giro di 12 mesi. E il costo totale per ogni paese sarebbe molto inferiore rispetto alle attuali politiche per il clima. Per il 2030, i nostri economisti premi Nobel invitano il mondo ad aumentare la spesa di altri 70 miliardi di dollari l’anno. Questo a fronte dei 195 miliardi che stiamo sborsando attualmente per sussidi all’energia pulita senza alcuna efficacia.

Alla Cop26 i leader mondiali faranno bene a non ripetere gli errori dell’ultimo decennio, valorizzando invece una strada da percorrere più economica, intelligente e migliore, che contribuirà effettivamente a risolvere il cambiamento climatico: investire decisamente di più in ricerca e sviluppo green per assicurarci l’innovazione tecnologica che potrà aiutare il mondo intero ad abbandonare i combustibili fossili.

Tags: Climacop26emissioni co2ONUriscaldamento globale
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Africa clima

«Sì ai combustibili fossili». L’Africa contro l’ipocrisia energetica

6 Agosto 2022
Impianto a energia solare in un povero villaggio dell’India

Sulle rinnovabili i paesi ricchi fanno gli ambientalisti con l’economia degli altri

4 Agosto 2022
Attivisti del meeting europeo di Fridays for Future a Torino

«Sogno la pace nel mondo green». Quand’è che la crisi di governo smetterà di intralciare i FFF?

28 Luglio 2022
Apocalisse ondata di calore

E l’ondata di calore dopo “Apocalisse”, come la chiamiamo?

19 Luglio 2022
Il campo di profughi siriani di Terbol, nella valle della Bekaa, in Libano, 7 giugno 2014

Il Libano vuole rimandare a casa un milione e mezzo di profughi siriani

18 Luglio 2022
Una centrale a carbone in Germania

Germania. Pur di rinunciare al nucleare, i Verdi scelgono il carbone

13 Luglio 2022

Video

Sylvie Menard eutanasia
Salute e bioetica

Non è l’eutanasia la risposta al dolore di chi è ammalato

Redazione
8 Agosto 2022

Altri video

Lettere al direttore

I giornalisti nella sede del PD prima della conferenza stampa per discutere i risultati delle amministrative a Roma, 13 giugno 2022

Volete un’indicazione di voto? Mai a sinistra

Emanuele Boffi
1 Agosto 2022

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Il capolavoro di Letta: rendere indispensabile il centrodestra
    Lodovico Festa
  • Cartolina dal Paradiso
    Cartolina dal Paradiso
    Perché abbiamo bisogno di riscoprire la contemplazione
    Pippo Corigliano
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Che cosa spinge i soldati ucraini a dare la vita in guerra?
    Rodolfo Casadei
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Si torna a votare e l’urgenza è sempre “ricominciare da Uno”
    Peppino Zola
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Volete un’indicazione di voto? Mai a sinistra
    Emanuele Boffi

Foto

Lenzuola bianche stese ad asciugare al sole
Foto

Il profumo del sole

1 Agosto 2022
Ragazza in bicicletta
Foto

Esame di maturità. Un rito di passaggio

27 Giugno 2022
Egisto Corradi
Foto

La faccia più vera

26 Maggio 2022
Foto

Il potere dei senza potere e la guerra in Ucraina

20 Maggio 2022
Foto

“Investire in educazione”. Incontro sulla mostra “Alleanza scuola lavoro”

10 Maggio 2022

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2021: euro 155.773,68. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Luglio 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist