Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Esteri

In Arabia Saudita Xi Jinping fa la prima mossa della nuova Guerra Fredda

La regione con quattro grandi esportatori di petrolio al mondo e il primo esportatore di Gnl si unisce alla seconda economia del mondo e primo esportatore di pannelli solari. La sfida a Usa e Ue è lanciata

Amedeo Lascaris
12/12/2022 - 5:56
Esteri
CondividiTwittaChattaInvia
Mohammed bin Salman saluta Xi Jinping al suo arrivo al palazzo reale di Riad (foto Ansa)

Se la nuova Guerra Fredda è già cominciata e vede come parti in causa Cina e Stati Uniti, Pechino ha già “rubato” a Washington quelli che erano i suoi storici alleati nella vera Guerra Fredda contro l’Unione Sovietica durata dal 1947 fino al 1991, ovvero le monarchie del Golfo. La visita di tre giorni di Xi Jinping in Arabia Saudita non è stata altro che la conferma, per molti versi inquietante, di una situazione ormai chiara da tempo, da molto prima dell’invasione russa dell’Ucraina.

La preoccupante sintonia tra Cina e Arabia Saudita

Per capire la sfida vera lanciata da Pechino ai suoi avversari (Stati Uniti ed Europa) dal deserto saudita, ricoperto per l’occasione da un tappeto rosso, occorre ricordare, citando una frase ripetuta da molti analisti, che l’Unione sovietica era una mostruosa macchina militare e una potenza economica in difficoltà, mentre la Cina è una mostruosa macchina economica che sta diventando una grande potenza militare. 

La sintonia emersa dalla missione di Xi in Arabia Saudita è stata tale da dover fare alzare non poche antenne tra i paesi occidentali, soprattutto se a partire da febbraio da Washington a Bruxelles si cerca di combattere una battaglia – oltre che a sostegno dell’Ucraina – anche sulle risorse energetiche del futuro. La portata di quanto avvenuto a Riad è chiara: la regione con quattro dei primi 10 esportatori di petrolio al mondo (Arabia Saudita, Iraq, Emirati e Kuwait) e il primo esportatore di Gnl (Qatar) si unisce con la seconda economia del mondo, il primo esportatore di pannelli solari e il produttore del 60 per cento delle terre rare estratte. 

LEGGI ANCHE:

Iraq carte Saddam

«Quello iracheno è un popolo unito dalla sofferenza»

24 Marzo 2023
Proteste contro Xi Jinping, raffigurato come Winnie The Pooh

A Hong Kong vige l’autocensura: cancellato il film su Winnie The Pooh

23 Marzo 2023

Xi ha cancellato l’incontro di Riad voluto da Trump

I dati del vertice bilaterale Arabia Saudita-Cina parlano da soli: dodici accordi a livello governativo, nove accordi tra governo e aziende private e venticinque accordi tra compagnie private in settori strategici tra cui energia, telecomunicazioni, infrastrutture, cooperazione industriale, investimenti. Inoltre, nella tre giorni Xi non ha solo incontrato la leadership saudita, tra cui il principe ereditario e primo ministro Mohammed bin Salman, ma anche i leader degli altri Paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo – Bahrain, Emirati, Kuwait, Oman e Qatar – e i capi di Stato e di governo dei Paesi arabi, tra cui il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi. In un solo colpo, il leader cinese ha cancellato lo storico incontro di Riad del maggio 2017 organizzato dall’allora presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. 

L’accordo più significativo, per quel che concerne il rapporto di entrambi Cina e Arabia Saudita con gli Stati Uniti, è il memorandum d’intesa tra Huawei e il ministro delle Comunicazioni saudita per stabilire una connessione Internet mobile a 10 Gbps e una struttura di cloud computing nel regno: uno schiaffo di Riad a Washington, soprattutto dopo che gli Stati Uniti si sono opposti all’espansione di Huawei nella regione e hanno recentemente avvertito che alcuni settori dei rapporti con la Cina potrebbero influenzare la cooperazione tra Stati Uniti e Paesi arabi.

L’accordo su veicoli elettrici e petrolio

Altro accordo importante è quello tra il produttore cinese di veicoli elettrici Enovate Motors e la holding saudita Sumou per realizzare una fabbrica per la produzione di veicoli elettrici in Arabia Saudita con una capacità di 100.000 auto all’anno. Sullo sviluppo delle rinnovabili l’operatore saudita in rapidissima espansione, Saudi Acwa Power, ha firmato invece ben nove protocolli d’intesa con entità cinesi che gettano le basi per il finanziamento, gli investimenti e la costruzione di progetti di energia rinnovabile in Arabia Saudita e nei Paesi della Belt and Road Initiative.

 Pechino però guarda al breve periodo e mira anzitutto a rafforzare la capacità di raffinazione con l’aiuto di Riad. A impensierire Washington e Bruxelles, soprattutto alla luce della crisi del diesel nel 2023, dovrebbe essere il memorandum d’intesa firmato dalla compagnia saudita Aramco – l’azienda più grande al mondo con una delle sue sedi principali a Houston, in Texas – e Shandong Energy che include un potenziale accordo di fornitura di greggio e un accordo di prelievo di prodotti chimici, oltre a esplorare la collaborazione sulla raffinazione integrata (la trasformazione diretta da greggio a prodotti petrolchimici in un solo impianto) e sui prodotti petrolchimici in Cina.

Il ruolo di Aramco nell’accordo tra Cina e Riad

Il memorandum lega a doppia mandata i rapporti, già strettissimi, tra Riad e Pechino nell’ambito della raffinazione di prodotti petroliferi tanto da poter consentire alla Cina di aumentare le esportazioni di carburanti, oli combustibili e altri raffinati. Pechino vanta infatti la seconda capacità di raffinazione al mondo dopo gli Stati Uniti: 16.726 milioni di barili, pari al 16,3 per cento della capacità di raffinazione globale.

Aramco all’inizio del 2022 ha preso la decisione finale d’investimento per costruire una raffineria e un complesso petrolchimico da 10 miliardi di dollari nel nord-est della Cina, segnando il suo più grande investimento singolo nella seconda economia più grande del mondo. Il progetto, che dovrebbe essere operativo nel 2024, combina una raffineria da 300.000 barili al giorno e un impianto di etilene da 1,5 milioni di tonnellate all’anno, con Aramco pronta a fornire fino a 210.000 barili al giorno di greggio.

Yuan al posto dei dollari nelle transazioni petrolifere

Sempre sul petrolio vi è infine un punto particolarmente significativo, emerso non dagli accordi, ma dal discorso di Xi Jinping durante il vertice Cina-Golfo, e riguarda il progetto di soppiantare il dollaro con lo yuan nelle transazioni petrolifere: «La Cina continuerà a importare grandi quantità di petrolio greggio dai Paesi del Ccg, a espandere le importazioni di gas naturale liquefatto (Gnl), a rafforzare la cooperazione nello sviluppo di petrolio e gas a monte, nei servizi di ingegneria, nello stoccaggio, nel trasporto e nella raffinazione e a sfruttare appieno la Borsa del petrolio e del gas di Shanghai come piattaforma per effettuare operazioni in yuan nell’ambito del commercio di petrolio e gas». 

Con questa mossa, da tempo usata dall’Arabia Saudita come ricatto nei confronti degli Stati Uniti, Xi, con l’aiuto dell’erede al trono Mohammed bin Salman potrebbe realmente mutare, non sul piano militare, ma economico, l’architettura economica basata sulla “vecchia” Guerra Fredda.

Tags: arabia sauditaauto elettricheCinapetrolioStati Unitixi jinping
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Iraq carte Saddam

«Quello iracheno è un popolo unito dalla sofferenza»

24 Marzo 2023
Proteste contro Xi Jinping, raffigurato come Winnie The Pooh

A Hong Kong vige l’autocensura: cancellato il film su Winnie The Pooh

23 Marzo 2023
Xi Jinping Putin Russia Cina

Com’è che Putin è finito tra le braccia di Xi Jinping

21 Marzo 2023
Gravidanza

Negli Stati Uniti muoiono sempre più donne in gravidanza

20 Marzo 2023
I giornali iraniani parlano dell'accordo tra Iran e Arabia Saudita mediato dalla Cina

«Ecco perché Arabia Saudita e Iran si affidano alla Cina»

19 Marzo 2023
Il sovrintendente del dipartimento di polizia per la sicurezza nazionale, Steve Li, con il libro incriminato a Hong Kong

Hong Kong introduce lo psicoreato

18 Marzo 2023

Video

Caorle 2023
Video

Chiamare le cose con il loro nome. Tutti a Caorle a giugno

Redazione
6 Marzo 2023

Altri video

Lettere al direttore

Un fermo immagine tratto dalla trasmissione Rai mostra Lucia Annunziata e Eugenia Roccella durante Mezz'Ora in Più su Rai3, 19 marzo 2023 (Ansa)

Utero in affitto. La fiera dei corpi e dei sentimenti è più volgare di una parolaccia

Emanuele Boffi
21 Marzo 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Non esiste un’Unione Europea unita contro un’Italia isolata
    Lodovico Festa
  • Memoria popolare
    Memoria popolare
    Arringa cristiana e popolare per il «diritto dei turchi a restare turchi»
    A cura di Fondazione Europa Civiltà
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Ribadiamo: l’inchiesta di Bergamo sulla pandemia ha solo «valore catartico»
    Emanuele Boffi
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Caso Cospito. Ritorneranno gli anni di piombo?
    Rodolfo Casadei
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    La vita «ordinaria, tragica e bella» di Elena Bonner
    Angelo Bonaguro

Foto

Foto

Cura: quale integrazione tra territorio e domicilio?

22 Marzo 2023
Foto

“Bisogna pur aver fiducia di qualcuno”. Il concorso dei Nonni 2.0

13 Marzo 2023
Foto

Cosa c’è di allegro in questo maledetto paese?

10 Febbraio 2023
8/2/2014 Milano Giornata Banco Farmaceutico
punto raccolta farmaci presso Farmacia Foglia C.so di Porta Romana 56
Iconphotos/Paolo Bonfanti
Foto

Inizia oggi la Giornata di raccolta del farmaco: ecco come e perché aderire

7 Febbraio 2023
Benedetto Antelami, Deposizione dalla croce, Duomo di Parma
Foto

Davanti alla Deposizione di Antelami. Quello che non avevo mai “visto”

3 Febbraio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist