Cern: attese per domani nuove rivelazioni sulla “particella di Dio”

Di Redazione
13 Dicembre 2011
Domani per il Cern potrebbe essere una giornata storica. Dopo aver abbattuto il tabù della velocità della luce lo scorso settembre, il laboratorio elvetico si prepara a raccontare al mondo le nuove, eccezionali scoperte sul "Bosone di Higgs", meglio noto come "la particella di Dio"

Il 13 dicembre potrebbe diventare una data storica per il Cern di Ginevra. Il laboratorio europeo, infatti, domani darà notizia delle sue ultime scoperte relative al “Bosone di Higgs”, il “Sacro Graal” della ricerca scientifica dello stabilimento elvetico. Il “Bosone di Higgs” è la particella a cui si deve la creazione della massa e di molta della materia “oscura” presente nell’universo conosciuto. La cosiddetta “particella di Dio” non risponde al modello standard della fisica quantistica e la sua scoperta è arrivata dopo migliaia e migliaia di scontri all’interno dell’Lhc, il Large Hadron Collider, l’enorme anello dal diametro di 27 km dove degli atomi vengono “sparati” alla velocità della luce.

Qui lo scioglimento dei legami che compattano la struttura atomica permette lo studio degli elementi basilari, tra cui l’inafferrabile bosone che sarebbe all’origine della forza gravitazionale. Sono mesi frenetici per il Cern, che già lo scorso settembre aveva dimostrato la capacità di alcuni neutrini di superare di 60 nanosecondi la velocità della luce, mettendo così in crisi tutto l’impianto della relatività. D’altronde, lo conferma anche il paradosso del metodo scientifico: una teoria è sempre vera, almeno finché non è superata.

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