Un disegno per “il Villa”, il don che piantò la sua tenda tra le macerie di Tarcento

Don Antonio Villa ritratto in una vignetta di Guido Clericetti

Caro direttore, leggo sempre con piacere sul vostro sito le lettere sulla scuola di don Antonio Villa. Sono anche contento che abbiano suscitato un po’ di dibattito sui “fondamentali”, secondo me ce ne è veramente bisogno.
Angelo Cumidio via mail
“Il Villa” è un uragano di novant’anni che in quel di Tarcento ha saputo costruire una comunità e poi una scuola laddove c’erano solo le macerie del terremoto. Come si vede dal disegno che Guido Clericetti gli ha regalato in questi giorni, “il Villa” si è semplicemente comportato da bravo discepolo cristiano: ha piantato una tenda in mezzo a loro, e il resto è venuto di conseguenza.
* * *
Caro direttore, un grazie per averci risparmiato la ricerca e la lettura del libro di Roberto Speranza. Che non a caso s’è vergognato talmente di questa sua opera da stopparne l’uscita dopo avere fatto tanta fatica (inutile, direi) a scriverlo. Perché mai uno così è stato riconfermato mi...

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