Con la scusa del Covid Biden espelle i migranti venezuelani

Di Paolo Manzo
09 Febbraio 2022
La Cnn scopre un programma "silenzioso" con cui l'Amministrazione americana rifiuta le richieste di asilo di chi fugge da Maduro: «Proteggiamo gli Usa dalle varianti Delta e Omicron»
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, indossa la mascherina ffp2 per proteggersi dal Covid (foto Ansa)

L’amministrazione di Joe Biden ha lanciato “silenziosamente” un nuovo programma di espulsione dei migranti venezuelani senza permettere loro di chiedere asilo, dopo essere entrati negli USA dal confine meridionale. Destinazione Colombia, o anche direttamente Caracas attraverso paesi terzi.  A renderlo noto, documenti alla mano, è stata la Cnn, che lo ha denunciato lo scorso 31 gennaio.

Venezuelani espulsi, anche i Dem si arrabbiano

Una notizia che non ha avuto l’eco che avrebbe avuto se alla Casa Bianca ci fosse stato Donald Trump. L’unica reazione significativa è arrivata dagli stessi membri del Partito democratico di Biden, secondo i quali i circa 50mila venezuelani detenuti l’anno scorso al confine tra Stati Uniti e Messico non rappresentano una minaccia e, dunque, dovrebbero essere accolti. Molto critico con Biden, soprattutto il senatore democratico Bob Menendez, presidente della commissione Esteri del Senato degli Stati Uniti: «Le recenti iniziative della sua amministrazione, che espelle i venezuelani attraverso paesi terzi sono estremamente inquietanti», ha detto.

«Biden sta voltando le spalle agli immigrati che hanno più bisogno della nostra protezione. Sotto il regime crudele di Maduro, i venezuelani che vengono rimandati indietro affrontano un triste futuro e, in molti casi, dure conseguenze per la richiesta di asilo politico negli Stati Uniti». Costretta dallo scoop della CNN, la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, ha confermato martedì 1° febbraio che l’amministrazione Biden aveva raggiunto un nuovo accordo con il governo colombiano per riprendersi i venezuelani. Peccato che neanche 24 ore dopo, la vicepresidente colombiana Marta Lucía Ramírez, che è anche il ministro degli Esteri di Bogotá, abbia categoricamente negato che il suo Paese avesse raggiunto qualsivoglia accordo con la Casa Bianca per accogliere i venezuelani espulsi da Washington.

No alle richieste di asilo per proteggere gli Usa dal Covid

Certo, per alcuni venezuelani oggi la Colombia rappresenta un paese abbastanza sicuro, dato lo sforzo straordinario del paese sudamericano per legalizzare quasi due milioni di migranti in fuga dalla dittatura chavista. Ma come sottolineato anche dal senatore Menendez, un reportage investigativo di Telemundo ha mostrato che la l’Amministrazione Biden starebbe andando anche oltre, deportando segretamente e in condizioni brutali centinaia di venezuelani proprio in Venezuela, facendoli transitare attraverso un paese terzo di cui al momento non è stato ancora rivelato il nome.

Sul piano teorico il governo Biden accetta i richiedenti asilo che presentano prove di persecuzione politica, ma per giustificare le espulsioni di migliaia di venezuelani a Bogotá, iniziate una decina di giorni fa, l’amministrazione Usa sta usando un controverso ordine di salute pubblica, chiamato Titolo 42, che tra le altre cose impedisce ai richiedenti asilo di procedere con la loro richiesta, con la scusa di «proteggere il paese dalle varianti delta e omicron». «In questo caso, ai sensi del Titolo 42, abbiamo iniziato a rimpatriare i cittadini venezuelani che avevano tentato di entrare illegalmente negli Stati Uniti in Colombia, dove avevano precedentemente risieduto», ha confermato, laconica, la Psaki.

Quando Biden attaccava Trump sulle espulsioni

Nel 2020 l’allora candidato alla Casa Bianca, Joe Biden, aveva criticato duramente il presidente Trump per aver deportato alcune decine di venezuelani a Trinidad e Tobago, nei Caraibi: «Non solo il presidente Trump si rifiuta di concedere lo status di protezione temporanea ai venezuelani, ma a quanto pare ha anche usato deportazioni furtive per rimandarli all’oppressivo regime di Maduro. È evidente che non ha alcun riguardo per la sofferenza del popolo venezuelano», aveva twittato.

Peccato che ora lo stesso Biden stia facendo la stessa cosa, e in scala maggiore. I tanti critici della nuova politica di espulsione Usa notano che molti venezuelani stanno fuggendo dal governo del presidente Nicolas Maduro, dalla violenza e dall’inflazione dilaganti a Caracas e dintorni. Una situazione drammatica come dimostrato anche dai numeri. Nel dicembre scorso, infatti, le autorità statunitensi hanno fermato 24.819 venezuelani che hanno attraversato illegalmente il confine, la seconda nazionalità più numerosa dopo i messicani, un’enormità rispetto agli appena 206 del dicembre 2020.

Articoli correlati

0 commenti

Non ci sono ancora commenti.