Berlusconi dissolto nel renzismo. Romanzetto pop di un ex Cavaliere innamorato del “Partito della nazione” (che però è il Pd, non Forza Italia)

Di Luigi Amicone
02 Novembre 2014
Dietro le quinte della svolta "democrat" dell'ex premier, «sinceramente infatuato di Renzi» e leader senza delfini di un centrodestra che non sa più di esserlo

berlusconi-renzi-tempi-copertina-hForza Italia perderà nove a zero le prossime elezioni regionali. E c’è il rischio che venga giù anche la Lombardia dell’alleato Maroni. È comprensibile che alle viste di tanta rovina, allo scoccare dei suoi 78 anni, l’ex Cavaliere abbia elaborato il lutto e oggettivato la sensazione che non ci sarà un quinto governo Berlusconi. Già, chi glielo fa fare di tenere in piedi la narrazione di un’alternativa alla sinistra che non c’è, tanto più quando ha fatto fuori più comunisti Renzi e parla così meravigliosamente del “sogno italiano” che neanche il leader di Forza Italia?

E poi ci sono le aziende, certo. Con i figli saldamente al comando di un impero – tv ed editoria, Mediaset e Mondadori – che però non è più la macchina da soldi di una volta. Secondo la lettura riduttiva di cui si è fatto portavoce Franco Bechis, «la ragione che spinge Silvio Berlusconi all’abbraccio con Matteo Renzi che si sta rivelando mortale nei sondaggi su Forza Italia sarebbe stata esposta da Diego Della Valle: “Affari, è un matrimonio di affari”. Berlusconi avrebbe bisogno di Renzi per realizzare un sogno molto prosaico e redditizio: la fusione fra Mediaset e Telecom Italia».

Naturalmente queste sono solo illazioni fieramente respinte dall’ex Cavaliere come “menzogne”. Però impensierisce che provengano da un giornale (Libero) non propriamente antiberlusconiano. La tempra del leader resta all’apparenza baldanzosa. Come si vede dai siparietti organizzati alla bisogna. Ragazzini che si strappano i capelli al montare del capo in predellino. Scuole di formazione politica a tambur battente. Promesse di fondare sedi azzurre in ogni comune d’Italia. Sherpa che seguitano a sfornare programmi. Come se Fi esistesse sul serio come soggetto politico e articolazione popolare. Come se Berlusconi stesso, il tenutario di maison, non offrisse più l’impressione di essere adagiato sullo schema “a me il ruolo di Ad, per i consiglieri fate come vi pare”.

Ieri sedevano in Cda falchi e colombe? Oggi ci sono (o forse c’erano) Francesca e le amiche. Domani? Si vedrà. Magari tutto finisce nel Partito della Nazione. E perché no? Con un Papa argentino si può sempre sperare nella benedizione a un peronismo all’italiana. E se arriva la rupture a sinistra? Tanto meglio. Sarà ancora lui, Silvio, al centro della politica. Oggi Fi è quotata al 14 per cento ma il consenso potrebbe anche dimezzarsi. L’importante è controllare il pacchetto azionario. Per contro, i Gasparri e le Santanchè non sanno più a che equilibrismi votarsi.

Il doppio tricolore di Silvio
Politici e militanti di Forza Italia, siete spaesati? Fatevene una ragione. Giuliano Ferrara vi invita a spremervi le meningi e a promuovere, se ci riuscite, un’alternativa al partito personale. «Ma per fare questo bisogna essere autonomi, non protestare in famiglia e pretendere l’eredità del babbo in anticipo». Parole sante. Anche perché dette da uno che l’autonomia se la prese di schianto (con una pazza lista contro l’aborto) e se la prese non quando la popolarità del Re Sole declinava, ma quando era allo zenit. Nell’anno 2008, anno record di consensi per il centrodestra e anno di battesimo del governo Berlusconi IV. Che strepitosamente mancò alle promesse e miseramente fallì. Berlusconi finì immolato sulla pira del Generale Spread (16 novembre 2011). Quindi defenestrato (governo Monti) e dimesso da senatore e da Cavaliere (governo Letta). La fine di un’epoca fu suggellata dalla scissione del Pdl, dalla nascita di Ncd da una parte e dal ritorno a Fi dall’altra. Infine, come i cavalieri di Wallenstein, venne la Leopolda di Matteo Renzi. Il ragazzo del 41 per cento e del “patto del Nazareno”.

renzi-barbara-d-urso-selfie-instagramDi lì in avanti, scoperto il verso di Brecht – «Sappiamo di essere effimeri/ e dopo di noi ci sarà: niente degno di nota» –, il lato effimero di Silvio Berlusconi comprese che poteva restare in politica, e bene, intestandosi la medaglia di “garante delle riforme” e lo stigma di “oppositore responsabile”. «Io naturalmente non sono renziano», dice Silvio nella sua “intervista strategica” al Foglio del 28 ottobre. E naturalmente ogni persona dotata di buon senso capisce e approva l’orizzonte di responsabilità delineato da Berlusconi all’Elefantino. Il felice feeling personale e il realistico patto istituzionale che legano i due fuoriclasse della scena politica italiana sono infatti elementi decisivi (e forse anche provvidenziali) a dare timone e stabilità a una barca sbattuta tra i flutti dell’iperimperialismo dell’Europa germanizzata e la superdisabilitazione del sistema-Italia operato dal combinato disposto recessione-corporazioni statali attive nella conservazione di posizioni dominanti e, per conseguenza, nel sabotaggio di ogni riforma. Però nessuno immaginava che l’uno arrivasse a identificarsi con l’altro fino al punto di dissolvere il tricolore in campo azzurro nel drappo democrat in foglioline d’ulivo.

La liceale e l’amore per Matteo
Galeotto fu il selfie con Vladimiro Guadagno, alias Luxuria. E soprattutto il grottesco post con cui il reginetta/o di Gay Village accompagnò lo scatto del faccino di Silvio timidamente affacciato sullo sgabello dei sorrisini di Francesca e alias Luxuria. (In sintesi: Berlusconi si sarebbe iscritto da un pezzo all’Arcigay se quei retrogradi e omofobi di ciellini che aveva in casa non glielo avessero impedito). I ben informati sostengono che dietro la scena al posteggio vip sotto il Meazza, quando le telecamere di Sky hanno inquadrato la signorina Pascale divincolarsi con stizza dalla presa a braccetto del cavalier galante, ci sarebbe stato un litigio proprio sulle giornate in cui Villa San Martino sembrò la Milanello della nazionale rainbow. Fatto sta che, ripensandoci, Silvio si sarebbe sentito usato come piedistallo della signora/e del gay Village (non propriamente l’elettore tipo di Forza Italia).

berlusconi-luxuria-pascaleSia come sia, è bastato l’ultimo week-end per capire tutto l’imbarazzo di Silvio e il suo sforzo di far macchina indietro. Il Giornale ha sapientemente ignorato la notizia di una svolta pro matrimonio e adozioni gay del leader di Fi. E lo stesso Berlusconi ha ribadito al Foglio «che il matrimonio tra uomo e donna deve continuare a essere il fulcro di politiche pubbliche per la famiglia, è ovvio». Purtroppo, però, la frittata è stata fatta. Non restava che invocare le muse temporaneamente lasciate in disparte e metterci una pezza. Così, Mariastella Gelmini si è presentata davanti alle telecamere con gli stessi identici argomenti di Camillo Ruini. «Forza Italia è per l’apertura ai diritti, ma non accetteremo mai che la famiglia venga equiparata alle unioni dello stesso sesso».

Frittata a parte, resta l’incantamento per Matteo. «Il presidente ne è sinceramente infatuato», dice una voce di corte. «È per lui come un figlio, il delfino che ha sognato e non ha trovato in Forza Italia. Per adesso soffriamo in silenzio». Che Berlusconi tenda a dissolversi nel profilo di Matteo, questo lo registrammo noi, qui, per primi, mesi orsono. Quando, ospiti a cena, il tenutario di Villa San Martino ci sorprese con un’anteprima. «Mi ritiro dalla scena politica». Poi, al dessert, invece no, «scherzavo». Però, «Renzi dice le cose bene, le dice meglio di me e ha quarant’anni meno di me».

L’estate dell’ammuina e di Dudù
A un anno esatto dalla sua estromissione barbarica dal Senato, dalla chiusura del Pdl e dal conseguente rilancio del brand forzista, ecco in cosa si è risolto lo scouting di Berlusconi per portare sangue fresco e “facce nuove” al partito personale. In una grande ammuina. In un generale mescolare e rimescolare di carte per tornare sempre alla stessa identica casella: Silvio Berlusconi.

Che ne è del generale Giovanni Toti, preso direttamente dalle scuderie Mediaset e messo a capolista alle europee? Il ragazzo che ha vinto la “lotteria Europa” sembra già un vecchio arnese, un vestito passato di stagione. Il “non pervenuto” dopo l’indimenticabile scatto che lo ritrasse, ripreso su un balconcino da cui s’affacciava sorridente e pacioso, in completo tuta bianca. Altra “faccia nuova” di cui si è persa traccia è il buon Alessandro Cattaneo da Pavia. Ex “sindaco più amato d’Italia”. Ed ex sindaco tout court. Fatto incredibile a immaginarsi se non fosse l’immagine dell’attuale Forza Italia, dopo aver trionfato al primo turno, Cattaneo venne sonoramente battuto al ballottaggio.

Fu così che, passate le europee e ottenuto quel 15 per cento di consensi legati al solo nome dell’assente giustificato (per condanna ai servizi sociali) Silvio Berlusconi, l’estate trascorse serenamente sotto il segno di Francesca e Dudù. Il cagnolino che per una stagione, in assenza di intercettazioni e di altro materiale giudiziario da copia-incollare, è stato al centro del gossip intorno al signore di Arcore. In effetti è sbagliato pensare che il “caso Dudù” non abbia avuto a che vedere con Forza Italia. Infatti, secondo i sondaggi di Silvio, al mercato del consenso il barboncino valeva quanto la fronda di Fitto invocante le famose “primarie”. Silvio, ancora una volta, male ha preso la petulanza con cui il leader pugliese è tornato alla carica durante gli ozi estivi. E così ha deviato sul migliore amico dell’uomo l’ennesima richiesta di mettere ai voti la sua leadership.

Per un attimo sembrò che anche Michela Brambilla ritrovasse lo smalto e un ruolo di punta nel berlusconismo d’antan. Poi, il batuffolo bianco che scorrazzava su e giù per l’augusta dimora abbaiando a ogni ombra e passo stranieri, si eclissò in qualche angolino di guardaroba. Perché va bene che «Dudù è intelligente» (Silvio Berlusconi) e «forse è pure gay» (Francesca Pascale). Però che si metta a cavare l’erba del prato inglese, questo no. Il pollice verde del signore di Arcore questo non l’ha mai sopportato. Tant’è che quando il batuffolo intelligente e forse gay venne pizzicato in flagranza di buchetta scavata in giardino, si vide il padrone afferrarlo per la collottola così come il contadino afferra la gallina e gli tira il collo.

Meno male che Verdini c’è
E siamo all’autunno pieno. Con il povero Brunetta così disperato da dichiarare che avrebbe preferito andare al corteo della Cgil piuttosto che alla Leopolda. Berlusconi capisce l’antifona. Avverte che il morale delle truppe è alle ginocchia. E prova a sterzare con una raffica di dichiarazioni e presenzialismo di stampo antico. «Resto in campo». «Siamo convintamente all’opposizione». «Non c’è nessuna svolta. Forza Italia è viva e vegeta». «La famiglia tradizionale rimane alla base dei nostri valori». Questo per il libro dei sogni. Quanto alla realtà, guardare la faccia di Verdini e capire che con tutto il bene che ha fatto al partito personale, adesso sarà dura tenere la barra di una legge elettorale che non emargini Forza Italia.

Se infatti passa il modello con premio di maggioranza alla lista piuttosto che alla coalizione vincente, a meno di un ennesimo suicidio a casa Bersani, il Pd diventa la Dc del secondo millennio. E Forza Italia? Tra Alfano e Vendola c’è un posticino anche per il Cda di Berlusconi. «In effetti (l’attribuzione del premio di maggioranza alla lista, ndr) può essere una grande opportunità, perché si farebbe un deciso passo avanti verso il bipolarismo». Questa la prima versione di Silvio in risposta alla domanda dell’inviato del Giornale. Poi, marchiando di “patacca” lo scoop (Tommaso Labate, Corriere della Sera) di un presunto passo indietro di Verdini, Berlusconi lascia intendere che quel che piace a Renzi in effetti può nuocere a Fi. Infatti, gli rammenta il fido Denis, «noi siamo per il premio di maggioranza alla coalizione per non autocondannarci all’opposizione per i prossimi vent’anni».

@LuigiAmicone

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40 commenti

  1. D.Ph kissinger

    Berlusconi è il profeta della destra italiana. Senza il coagulante B. la destra non esiste. Esistono solo piccole formazioni di ladri di polli che da sole non entrano in parlamento. (E da soli non valgono il business dello Czar).

    A Raider una domanda: Ma lei è un adolescente (anagraficamente)? No lo dico perchè pare che di affarismo ricordi solo le cazzate di Prodi (ex-DC), e nulla sul resto dei 60 anni circa della Repubblica.

    Mi dispiace elettori di destra, capisco la vostra frustrazione. Se mentre in tutti questi anni la vostra vita non è migliorata possiamo affermare che tutti i vostri valori sono stati calpestati e sfottuti, invece. Siete il target elettorale di Renzi, lo sapete? Vi insegue, per questo marca il “coagulante B.” Vi vuole perchè sa che di voti di sinistra non ne prende più.

    La mia consulenza gratuita finisce con un’osservazione.

    Qualcuno di voi non può votare Fdi o addirittura formazioni più oltranziste, perchè è sinceramente non fascista, e si turava il naso perchè lo diceva coagulante B.

    Qualcuno di voi non può votare lega, perchè è un giustamente orgoglioso italiano meridionale o figlio dei grandi italiani meridionali al nord. Non voterebbero mai un “razzistiello”, “pezzentiello”, come Salvini, che fa assumere la moglie alla regione Lombardia senza concorso. Con Bossi si turava il naso perchè lo diceva coagulante B.

    Qualcuno di voi non voterà mai ncd. Perchè non sapete proprio da dove cazzo vengono fuori ‘sti qua. Coagulante B. se li è creati e voi li avete votati. (E in fondo la Carfagna era bona!)

    A un partito “cattolico” di questi tempi è meglio non pensare. Se ci pensate allora andate a divertirvi su Riscossa Cristiana. Li sono agguerritissimi. Finalmente un grande partito cattolico che riprenda Roma ai piemontesi. E impicchi il il capo di stato maggiore dei bersaglieri.

    1. Raider

      D. Ph Kissinger, sorvolo sugli apprezzamenti personali, un buon modo per capire che è persona è lei, diciamo che fa molta fatica a riconoscere che ricordarsi di ciò che molti dimenticano o tralasciano per ragioni che lei conoscerà e sarò in gradio di spiegare a se stesso, è prova di una memoria assai più lunga e ampia della sua visione delle cose e del prossimo.
      Altro bel modo di presentarsi, quello di stabilire, lei che di Destra non sembra (ma sarebbe bello per lei non fosse così, in modo da poter replicare: eh, no!), come devono votare gli altri, anche se nessuno glielo ha chiesto, chi e perché (non votare) a Destra, se proprio si è di quella parte. Non ha voluto dire come e chi vota lei perché le piace fare il misterioso; siccome sono fatti suoi e non interessano, fa bene, anche se avrebbe potuto dire anche questo per completezza d’informazione riguardo i fatti suoi, oltre che quelli degli altri e ciò che lei pensa di chi non la pensa come lei
      Ma non voglio continuare al giochetto di puntare il rpimo che capita. Dico solo che quello che lei ha scritto non mi sembra nuovo, non mi sembra interessante, non mi sembra niente. Ma senza nulla di personale, sia chiaro. Detto tanto perché lei non sbagli di nuovo persona.

      1. D.Ph kissinger

        Raider lei mette tutto sul personale. E si offende. Non deve. La mia è una fredda analisi politologica. Nemmeno. Non c’è analisi. E’ una lista di dati oggettivi. La cronaca di cose accadute. Lei ci si incazza, si offende e se la prende con me. Adolescente non ha mai offeso nessuno, tranne a uno che adolescente lo è e chissà per quale ragione non vuol sentirselo dire. La politica italiana dall’unità ad oggi è stata solo affarismo. A volte quell’affarismo ha prodotto progresso e anche tanto, altre volte clientela mafiosa tutto qui. Mi sembra puerile, e un tantinello fazioso, identificare la malversazione tipicamente italica con l’affair Prodi-De Benedetti. E’ un capitoletto.
        Per il resto, il mio intervento è ineccepibile.

        1. Raider

          La sua analisi è penosa, ma scoprire di avere detto una scemenza una prima volta non le è di ostacolo a ripeterla né le impedisce di dirne altre; anzi, sembra che la cosa galvanizzi e la induce a altri exploit che hanno il pregio di essere senza età, di una stupidità senza tempo, a prova di esperienza contraria. D’altra parte, da quello che leggo sotto, lei non ha bisogno di incentivi per fare quanto le viene spontaneo e naturale. La sua presunzione merita di essere lasciata a esprimersi da sola. Ne ha facoltà.

    2. Andrea UDT

      Kissinger dei miei stivali, Berlusconi FU il profeta dei moderati italiani.

      Ora Berlusconi ne sarà il becchino.

      Troppo forte per essere sfidato da centro destra (e chi lo sfida? Gasparri? Santanchè? Salvini? Meloni? Fitto? Fitto che si è autoimpccato sulla questione “traditori si/no”?.

      Nel centro destra, in particolare Forza italia l’unica cosa che non manca sono gli zerbini zelanti e gli ectoplasmi di plastica.
      Tipo club “forza Silvio”, “Silvio ci manchi”, “l’esercito di Silvio”, Silvio dammi la paghetta: l’unico personale politico che hanno prodotto è la Pascale e questo dice tutto.

      Ed è stato lui a fare il deserto attorno.

      E’ lui che, tradita la meritocrazia (da un imprenditore non me lo sarei aspettato), si è attorniato di mezze calzette, alcune di queste fatte perfino ministri degli interni e della giustizia.

      Troppo debole per schiodarsi dal 15%, su una china da piano inclinato che fa perdere lo zero virgola al giorno ma incapace di attrarre voti nuovi.

      Ma la colpa non è solo di Berlusconi e i cattolici (certi taleban-cattolici) hanno poco da lagnarsi.

      Anzi, ne sono stati complici: lo hanno assunto a “difensore della fede”, si sono imbevuti del verbo “non voto i sinistronzi”, si sono voltati dall’altra parte quando c’era da pungolare e criticare.

      CL ha votato e fatto votare Berlusconi e FI a tutti i livelli, dalle comunali alle politiche: che se lo tengano ora.

      Peggio ancora certa stampa, Ferrara compreso che le cazzate di Berlusconi le ha sempre minimizzate come “bagatelle” o “estro gioioso si una personalità spiazzante” ed amenità simili e ai critici non ha risparmiato il dileggio e l’accusa di traditori un tanto al kilo.

      Che la menano col complotto e dimenticano che nel 2011 il governo stava su con lo sputo perchè Fini e Berlusconi si sono messi a giocare a chi “politicamente ce lo aveva più lungo”.
      Governo che per stare in piedi si reggeva su gente come Scilipoti e Razzi, con Tremonti che dava del cretino a Brunetta mentre il baratro ormai si avvicinava.

      Con un governo così non serve un complotto per far schizzare lo spred a 530, basta lasciarlo “governare”.

      Mai una critica, mai.

      Azzerbinati alla Emilio Fede: Sallusti, Veltroni e tutta la “intellighezia” (ma de che?) della cultura di centro cestra, gran parte della stampa cattolica (quella taleban-cattolica alla Introvigne che ora si straccia le vesti) compresa.

      Solo ora piovono le critiche? Beh, siete in ritardo di ALMENO 4 ANNI.

      1. D.Ph kissinger

        Concordo con lei. Solo su quello che ha scritto chiaramente.

      2. Raider

        Credo ci sia un Veltroni di troppo nella sua lista dei proscritti, Andrea UDT. La serqua di invettive anti-B. e chi ha votato ripoete un copione a base di superiorità antropologica che non aggiunge nulla al già urlato: e infatti, vede che il dottorando in Kissinger non ha nulla da chiosare. Dato che questo è un sito cattolico, non poteva mancare un sentito pensiero ai catto-talebani, quei talebani che i cattolici li ammazzano, non nel senso che lei associa vittime e carnefici, ma fa degli uni emuli degli altri, proprio mentre il mono-pensiero anti-cattolico dà prova di un’intransigenza che non è da meno al jihadismo.
        Che i cattolici e non solo loro lascino un B. in via di riabilitazione per i servizi resi non a Cesano Boscone, ma al Pensiero Unico e all’Ue, le fa ritenere di poter stabilire gli anni di ritardo per vederci riconosciuto da lei il diritto di critica a chi ha rinnegato le idee per cui lo abbiamo votato: e quindi, lei sa perchè e come e quando dovevano ribellarsi i cattolici: il ricercatore kissingeriano stabilisce che non abbiamo chi votare (malgrado questo, io voterò Lega), non potendo ancora negarci il diritto di voto.
        La ritenevo meno prevenuta, Andra UDT. Nessuna autocritica sul disprezzo verso FI e i suoi elettori e anche ex elettori, perché la maledizione non sia espiabile: la vostra, beninteso.

        1. D.Ph kissinger

          Grazie. A me fa piacere quando mi danno del giovanotto. Ma che vota lega è una provocazione? Vero Raider?

          1. Raider

            Le ho detto altro, ma lei si compiace di quello che non le ho detto, forse non sente nemmeno ciò che arriva alle sue orecchie o non vede ciò che ha sotto gli occhi. Si compiaccia di ciò che non ho bisogno di dirle.

          2. D.Ph kissinger

            Sig. Raider la mia formazione anglosassone congiunta al mio essere campano mi impedisce di andare oltre in questa conversazione. Lei se la prende troppo e mi pare che non sia avvezzo al pragmatismo. Io faccio una domanda e lei risponde con un poemetto morale. Sì sono un illuminista ma sono di estrazione socio culturale ebraico-cristiana anche io, e sono sensibilissimo alle sensibilità. E’ un brutto vizio fare tante domande lo so.
            Ma se gente come lei vota lega allora questo paese ha veramente esaurito le risorse culturali per sopravvivere. Per cui è giusto che soccomba.
            E’ necessario avere nemici giurati rispettabili. Così come gli amici…lei scrive mai a Salvini?
            Quando vota lei non li fa valere i “principi non negoziabili”?
            La lega risponderebbe alle esigenze di rappresentanza un uomo di fede e di buone letture come lei?

          3. Raider

            La sua formazione anglosassone si è destata troppo tardi, forse per qualche inveterata abitudine campana che da siciliano di formazione italiana conosco molto bene. Io non ho mai personalizzato, ho sempre cercato di prescindere nel discutere con chicchessia aspetti o attitudini caratteriali o variabili umorali dal merito delle cose, ma proprio questo, a volte, sembra dare fastidio a molti. Perché lei non dubiti di quello che non le ho detto e poi, decida di capire anche questo come le sembra, sappia che non mi riferisco a lei, che ha tenuto a chiarire subito che non dà peso alle persone o altrimenti, fa eccezione per qualcuna di esse: e io non permetto si possa fare con me né l’una né l’altra cosa. In questo, non faccio sconti né eccezioni. Non avendo nulla da discutere con una persona come lei, chiudo qui.

  2. Giuseppe

    Scusate ma non vedo niente di cui vantarsi per aver impiegato 20 anni a capire cosa sono FI e il suo presidente. Se ci pensate Fini ne ha impiegati 17 mentre Casini solamente 8.
    Saluti
    Giuseppe

    1. Raider

      Nessuno si vanta di nulla, nel caso qualche altro volesse vantarsi di quello che ha fatto in ventanni, oltre a dirne di tutti ii colori a B. e ai suoi elettori e fara da truppa d’assalto dei poteri forti, ho già detto di Carlo De Benedetti e gente così e cosà, tessere n° 1 per cui avete urlato, insultato, sfilato e 564 milioni pronta cassa a CDB per la sentenza scandalosa sul Lodo Mondadori. Nessun ripensamento né pentimento per tutte le volte che ho risposto per le rime a gente miserabile, che accusava di tutte le nefandezze il prossimo e era più berlusconizzata di chi votava FI, per dire che era marcia di suo. Per capire i motivi per cui abbiamo lasciato B. come un Dudù della politica ai margini di un’autostrada verso al dissoluzione, basta la foto qui in alto. Luxuria che rideva da tutte le parti; B., al centro, suonato e in stato di letargia; e la Pascale con quello sguardo che dice: “Avete visto? Missione compiuta! Ora, è rincoglionito al punto giusto!” Una cosa da fare tristezza, se non facesse ribrezzo.

      1. Controcorrete

        Anno 2008 maggioranza Bulgara mai una coalizione aveva preso così tanti voti, poteva fare tutte le riforme che voleva e invece quello è stato l’anno della disfatta, perchè pensava solo alla pagnotta.

        Dopo quello che è successo nelle piazze alle Sentinelle In Piedi, lei ha visto o sentito esponenti di questo partito esporsi in prima persona, sfidare il silenzio omertoso di stampa e media?

        Io a Milano ho visto Formigoni in piazza.

        1. Raider

          Ah, lo ha visto? Vi siete salutati? Mi scusi, Controcorrente, ma che significa una capatina in piazza di Formigoni? E le piazze mediatiche e politiche lasciate sguarnite da questi che dormono in piedi? E a Alfano non poteva dirglielo Formigoni o chi per lui, anche lei, se ne parlava a Formigoni e il Celeste glielo diceva telefonicamente in un orecchio, a Angelino: il Ministro degli Interni provveda a rimuovere chi ha permesso alla piazza, in questo caso e solo in questo caso, di vietare ciò che un Prefetto ha autorizzato. Era dovere del Ministro, peraltro. Avrebbero dovuto fare un baccano mediatico assordante, per pareggiare le urla da bestie di gay e Centri Sociali e il silenzio da complici dei media. E abbiamo sentito gli applausi, anche se un po’ sordina come è tutto nel NCD, accogliere il sì al matrimonio fra FI e gay Village. E veda un po’ se e quanto ci ha messo Alfano a attivarsi, a deplorare, a esigere spiegazioni a proposito della manifestazione con Landini in mezzo, neppure con Formigoni ai lati.
          Di altro, non le dirò. Conosciamo gli spiriti guerrieri e liberal di questi che chi li ha visti, li ha visti. Se le piacciono, se li voti.

          1. Leo Aletti

            Viva Formigoni che ha sempre vinto le elezioni, in cui si è presentato. Il resto sono bla. bla, parole parole….

          2. Controcorrente

            Lei ha aggredito me che sono una sentinella e Formigoni che con tutti i suoi difetti qualcosa ha fatto (buono scuola, fondo nasko, libertà di poter scegliere dove curarsi ecc ecc ) , mentre non ha detto nulla sul governo a maggioranza Bulgara e della pagnotta.

          3. Raider

            Io non ho aggredito nessuno e se ho usato toni forti è stato, per es., proprio per difendere le Sentinelle In Piedi come apprendo è lei, beccandomi insulti di ogni genere on line a a viva voce, stia tranquillo, Controcorrente (ma non tanto Controccorrente, se ci si mette pure lei, che è una Senitnella In Piedi e non ha motivo di essere così suscettibile senza giustificato motivo, mi sembra e come cercherò di spiegarle, se permette, anche se chiedo il permesso a lei per rispetto non- mi perdoni – di quello che lei è o fa o non è o non fa in piazza, ma per rispetto di me stesso.)
            I rilievi che ho fatto vanno oltre la mia e la sua persona e anche al di là di F. e dei difetti che lei gli riconosce, cosa che anche a Leo Aletti sembra non importare pur di darmi del bla-bla, bla-bla, laddove lei ci infila un pagnotta, se le pare più distensivo o più fine.
            Le piazze mediatiche non hanno accolto la gazzarra scateneta contro le persone come lei: e né F. né il lider maximo del NCD hanno mosso un dito o disturbato l’ugola per disturbare i timpani di gente, che so, come Scalfar8 o Renzie per i sindaci che negano le piazze alle Sentinelle In Piedi, per chiedere conto a Prefetti e Questura delle violenze di cui sono state oggetto le S.I.P; e è stata messa la sordina anche alla circolare ministeriale ai Prefetti, mentre sono i sindsci che strepitano di attentato alla loro libertà. Non certo una convinta azione di difesa e meno che menio di una controffensiva sul’azione sitematica e concordata per arrvare di riffe o di raffe a fare an che questo compito o dovere per casa, nozze e adozioni gay.
            Se lei e Leo Aletti potete smentirmi su tutto questo, prego, sono qui apposta e anche un po’ curioso di sapere. Peccato non l’abbiate fatto prima, ero stato chiaro quanto ai punti dirimenti, ma eravate troppo impegnati a offendervi cone me e a trovare risposte che non state più più articolate di bla e bla e pagnotte bulgare. per aiutarvi, ripropongo qualche tema in cui potete rispondermi, possibilmente, senza offendervi né offendere uno che ha sempre difeso le Sentinelle In Piedi: sull’immigrazione, il NCD è semplicemente ridicolo; sui matrimoni gay, la sensazione è che voglia farne un punto di forza perché non ha altro da offrire per distinguersi, senza tenere a smarcarsi più di tanto dal mainstream. Come dire a soci di governo e opinione pubblica à la page: signori, lasciateci fare il nostro mestiere: infatti passione vera se ne vede poca. Dopodichè, se così vi va bene, se questi signori sono di vostro gradimento, votate e fate votare “Bugs Bunny” almeno voi.

          4. Controcorrente

            Ancora una volta non mi ha risposto sul governo a maggioranza Bulgara BERLUSCONI 2008 il governo della pagnotta ( che io ho votato ) e delle riforme non fatte.

            P S Non ho votato NCD,anzi, ho solo dato una risposta alla sua domanda, io ho visto Formigoni in piazza con le Sentinelle a Milano, questa è la realtà, come realtà è il sefie del triangolo.

          5. Raider

            Rispondere di che, di quello cui potrebbe rispondersi da solo? Lo faccia anche rispondendo, se non le viene troppo difficile come finora sembra, alle molte cose che le sono state chieste in tema alle questioni di cui qui si discute, non per capriccio o per sovrappiù di angherie a una Sentinella In Piedi, che io ho sempre difeso anche senza andare in piazza a farsi vedere da lei come
            Formigoni, contro cui non solo non ho nulla, ma nulla ho da dire.
            In compenso, mentre non sta all’erta dove dovrebbe sentirsi di casa, cioè, nella difesa delle Sentinelle anche sul fronte mediatico e sul piano ministeriale, lei mi attribuisce cose che non ho detto, solo perché ho rispettato il suo diritto di votare come le sembra opportuno; e ribadisce che a lei è apparso Formigoni come se io avessi negato la circostanza storica. Penso possa bastare, per chi vuole difendere le Sentinelle o una sola di esse da me.

  3. lcillo

    Amicone in analisi concorda con quanto ho scritto un paio di volte con maggior sintesi
    O è roba di tutta evidenza (per me da molto, ma ognuno ha i suoi tempi) o devo cominciare a preoccuparmi.

    1. Raider

      Lucillo, non faccia il falso modesto in alternativa come a fare il falso vanitoso. Maggior sintesi! Sa quante ne abbiamo sentite, quanto a brevità, di sintesi più dense e stringate della sua, in serie o anche solo in una parolaccia all’indirizzo di B., dei suoi familiari, parenti, amici, vicini di casa e elettori: e gli attacchi concentrici di piazze pubbliche e mediatiche, on the road e indoor, da parte di magistrati e intellettuali organici sempre e comunque alla Sinistra e a un regime a portata di lingua, che mai hanno detto nulla, mai neppure accennato una battuta o un’allusione su De Benedetti, Prodi, Scalfari, salotti buoni anti-B. della prima ora, tutta gente che ostenta ricchezze e potere come attività di copertura dell’essere poveri in canna.
      In sintesi, si può dire che il diritto e se volete, il privilegio di disprezzare B. spetta a tutti coloro che B., metti una sera a cena, ha tradito, svenduto, rinnegato per trattamenti eudermici di favore da parte di stampa, magistratura, eurocrati, Luxuria.

      1. lucillo

        Non mi riferivo alle contumelie ad esso, quello è chiaro che le condivido da tanto, prima ancora che scendesse in campo… meglio sarebbe stato per tutti se ci fosse caduto scassandosi l’osso del collo.
        Mi riferivo al fatto che ha sempre e solo pensato ai dané ed alle nipoti di Mubarak, e da sempre ho pensato che ci fosse un rapporto di reciproco uso fra lui ed il voto cattolico… poi è chiaro che la maggior parte del voto cattolico era sincero, mentre qualche “capo” ne è stato da sempre cosciente ed ha contribuito all’imbroglio della gente in buona fede. Ma in questo niente di nuovo; era già successo durante il periodo di “infiltrazione” nella dc, c’è stato qualche approccio con Prodi quando sembrava che potesse durare, succederà ancora presto: già si fa finta di dividersi secondo diverse sfumature di centro-destra, intanto si tengono i piedi in 2 o 3 scarpe, pronti a trasferire armi e bagagli, ma soprattutto voti, appena la situazione sarà più chiara.
        Il problema semmai è che il bulletto di firenze è peggio del suo padrino, ed arrogante come è questo se ne frega di tutti e non sarà semplice organizzare degli scambi, questo vuole vincere da solo e prendere tutto.

  4. Cisco

    L’ex Cav in realtà non ha mai fatto mistero di ammirare i Partiti Democratici dei paesi anglosassoni, e infatti con Obama il rapporto andava a gonfie vele, così come Blair e’ sempre stato un riferimento importante per il Nostro. Certo, ammirevole la capacità di tenere il piede in una decina di staffe (Bush, Putin, Gheddafi…), talento allo stato puro (ma quando uno è miliardario e’ più facile). Senza premio di coalizione avrebbe ragione Verdini, se non fosse che l’ex Cav con ogni probabilità si alleerà con Renzi sperando di essere decisivo, un po’ come il NCD, trattato da “traditore” (e qui Ferrara farebbe meglio a tacere).

    1. Raider

      Cisco, abbia pazienza, B. è stato capo di una quaterna di governi e la diplomazia e gli impegni internazionali hanno regole precise. Il gioco di B. è stato tanto poco ambiguo che gliel’hanno fatta pagare, a lui e all’Italia, i nostri alleati americani e i “fratelli in Ue” anglo-francesi: e si è visto con quali effetti distrastosi, dalla Libia all’Egitto alla Siria, i piedi in cento scarpe per farci le scarpe le mettono questi signori e galantuomini. Su Putin mi astengo, perchè ho già polemizzato con lei e non mi va di continuare, lei sa che ne penso io e io so che ne pensa lei. Quello che farà B. non mi riguarda più: con Renzie, con Alfie, con indie Vendola, che vuole che sia? In selfie con Luxuria, in ginocchio di fronte al Pensiero Unico e sull’attenti di fronte alle direttive eurocratiche e onusiane, presentate come “ineluttabili leggi storiche”: visto questo nuovo spettacolo in programma, non mi va di vedere altro. E lui non vedrà più nè il mio voto né quello di tanti altri elettori di CDX, assai più di quanto non dicano i sondaggi placebo.

      1. Giulio Dante Guerra

        D’accordo sull’abbandonare al suo destino questo S.B.; ma per chi andremo a votare? Dov’è il politico credibile in Fd’I-AN? O uno proponibile a livello nazionale in una Lega, sempre più chiusa nella sua ipotetica “Padania”, e sempre più incapace di mettere il naso fuori dell’uscio di casa? NCD è il paradosso d’un partito di minoranza, “governativa”, fra l’altro, con dentro una minoranza abbastanza combattiva – in particolare, il mio caro amico Alessandro Pagano, a cui non potrò mai dare il voto, per ovvie ragioni geografiche – sui principi non negoziabili, ma i cui esponenti resteranno sempre isolati, fino a quando l’iper-compromissoria direzione si ostinerà alla collaborazione con Renzi… Occorre, ma in fretta, un’aggregazione “di base”, che parta dalla gente comune “bypassando” i partiti, che potrebbe partire addirittura da Tempi: Amicone, se ci sei, batti un colpo!

        1. Filomena

          Con tutto il rispetto per la democrazia e per la libera aggregazione di idee in politica, ma credo sinceramente che pensare di dare origine a un movimento di base fatto di persone “dure e pure” che intorno ai valori non negoziabili riesca a raccogliere una maggioranza assoluta di consenso per contrastare qualsiasi cambiamento alla tradizione, sia semplicemente una utopia. Comunque vi auguro buona fortuna, ne avete bisogno davvero.

          1. Raider

            Persone di buona volontà, non semplicemente duri e puri ovvero non solo cattolici intransigenti, ce ne sono tante. Personalmente, non credo che una battaglia sui valori possa, da sola, giustificare l’esistenza in vita di un Partito o legittimarne uno solo contro tutti gli altri: ma posso sbagliarmi. Più che un Partito a termine o a progetto, dal momento che i valori non negoziabili sono anche non appaltabili (e la storia è lì a dimostrare che fine hanno fatto: non i Partiti, ma i princìpi loro affidati perché li difendessero), si potrebbe pensare a un movimento che, aggregando quanti si battono per la famiglia tradizionale, chieda un referendum e controlli che i politici di riferimento siano vigili, per es., sul gender nelle scuole. Occorre una battaglia culturale per cui qualche strumento esiste già. Poi, ognuno va e vota come gli detta il cuore. Io ho detto per chi voterò: e altri la pensano allo stesso modo anche nella Regione in cui vivo.

        2. Raider

          Caro Giulio, avevo detto la mia a Menelik e non me la sento di ridigitare le stesse cose a lei (in breve, la Lega ha una visione più nazionale di altri Partiti, che rappresentano la sovranità molto limitata, estremamente limiatta del nostro Paese; e certamente, la Lega è o appare più coerente di altri, su temi rispetto a cui si può essere “diversamente sensibili”. Se si votasse domani, comunque, io voterei Lega con tutto il cuore: e con me, un’altra ventina fra parenti e amici). Provo a dirgliene altre sul NCD, a costo di non esserle troppo gradito.
          Dopo quello che è successo nelle piazze alle Sentinelle In Piedi, lei ha visto o sentito esponenti di questo partito esporsi in prima persona, sfidare il silenzio omertoso di stampa e media? No, non mi pare. E Alfie “Bugs Bunny” ha, forse, chiesto a Prefetti e Questori di rispondere sull’accaduto, con la polizia che ripiega in buon ordine e una manifestazione regorlamente autorizzata cancellata d’autorità da una manifestazione regolarmnete non autorizzata? No, neanche questo.
          Andiamo avanti. Da Mare Nostrum a Triton: la presa in giro continua. Una persona seria – dunque, in effetti, non Alfie ‘Bugs Bunny’ – si sarebbe dimessa dall’incarico ministeriale per non farsi prendere per il naso e per non prendere in giro tutti quanti noi, come se fossimo tutti fessi come lui. E del NCD Angie è il capo, se tanto mi dà tanto. Ora, non avendo altro da rappresentare, si impunta a difensore dei valori non negoziabili in tema di matrimoni e adozioni gay: ma abbiamo sentito benissimo gli esponenti dell’ala liberal NCD salutare con sollievo perfino l’uscita (di senno) di B. verso l’entrata al Gay Village e l’atto di doveroso omaggio al Pensiero Unico reso dal loro vecchio leader. Affidabilità: zero. Devono ricopiriree uno spazio scoperto in campo e sanno che nessuno gli contesterà il diritto di raccattare voti laddove è possibile, ma dando per scontato che è una posizione di retroguardia ovvero perdente, col pregio di rientrare, per legittimarlo con l’opposizione di sua maestà il Pensiero Unico, nel gioco truccato dell’euro-democrazia con sovranità popolare al 3% deficit di libertà/produzione di chiacchiere.
          No, ci vuole qualcuno che scombini davvero i giochi, che non sia cooptato nel gioco delle parti in cui il populace ci lascia le penne, ora più di tutte le altre volte: senza lavoro, senza soldi, senza dignità, libertà, identità e autonomia culturale, avrebbe detto Pasolini.
          Rimane la Lega, a Destra, che abbia qualche chance e non sia, come suol dirsi, di “testimonianza.” Dico lega non perchè essa garantisca a me e io a lei (di là da ogni velleità di convincere lei o altri, non ci provo neanche, ma solo per spiegarle le ragioni pratiche e ideali della mia scelta) che ce la faranno o siano immuni da certi rischi, diamo pure, da ricatti e campagne di delegittimazione in grande stile: ma perchè stanno antipatici a tutti quelli che stanno antipatici a me. Non è molto, lo so; ma è semrpe qualcosa e il patriottismo su base federale è un’idea risorgimentale che. a qualche anno dal 150° dell’unità, merita di essere rivalutata, detto da una regione a Statuto speciale, condizione che non saprei come negare a altre regioni.
          Le sembra poco, per votare Lega? Di fronte allo squallore del neo-arco costituzionale eurocratico, non c’è molto altro. Detto sempre con rispetto e stima, anche perchè so, nel suo caso e in quello di Menelik, elettore o (magari!) ex elettore Pd, saprete combattere da qualunque parte la buona battaglia.

        3. Cisco

          @Giulio
          Secondo me il quadro politico cambierà parecchio prima delle prossime elezioni.
          In ogni caso concordo sulla “aggregazione di base”, su pochi principi solidi.
          Naturalmente difendendo i principi non negoziabili non si potrà, nel presente scenario storico, pretendere la maggioranza, ma una aggregazione compatta e affiatata può fare molto per condizionare le scelte di un governo. E anche l’NCD qualcosa sta facendo in questo senso.

      2. Cisco

        @Raider
        Gli angloamericani l’hanno fatta pagare a B. proprio perché teneva il piede anche nelle staffe russa e libica. La mia non era una critica alla politica estera filo russa e filo libica (nonostante io pensi male di Putin e del fu Gheddafi): e’ ovvio che la diplomazia serve proprio per andare d’accordo anche con quelli che non piacciono, a maggior ragione se è anche nostro interesse farlo, perfino se questo disturba altri alleati. Quindi non mi pare che siamo così in disaccordo.

        1. Raider

          Me ne compiaccio, Cisco. A parte il giudizio su Putin. Senza riaprie il contenzioso su di lui, lo scherzetto amaretto fatto a B. è stato la dimostrazione di un’ingerenza che proprio gli alleati hanno come costante della loro politica verso di noi. E il fatto che Echelon e i servizi segreti americani non abbiano mai diffuso le prove che inguaiano gli anti-B., è inquietante. Perché scheletri nell’armadio e scusatemi, dentro il letto ne hanno parecchi anche loro. E ora, ridotto a più miti consigli, un B. rinverginato e grande elettore delle primarie di ogni giorno a favore di Renzie, gli fa gioco.

        2. Raider

          Le ho risposto, Cisco, ma il post non si vede ancora.

  5. Filomena

    Berlusconi per 20 anni ha fatto tutto è il contrario di tutto, salvo poi pubblicamente ancorarsi alla foglia di fico ipocrita dei valori non negoziabili/non praticabili, come nella migliore tradizione clericale. Quello che fa specie è che dopo averlo incensato e lodato per tutti questi anni, anche i più devoti abbandonano la barca che affonda (per fortuna) e questo si che risponde ai principi ipocritamente non negoziabili.
    La cosa positiva comunque è che forse finalmente ci siamo liberati di questo personaggio, e speriamo anche della sua corte.

    1. beppe

      sloggiata una corte – che fa un po’ schifo anche a me – avanti un’altra. certo, più giovane , fine , elegante, fiorentina, con quel suo parlare leggero …ma sempre di cortigiani si tratta e senza calli sulle mani. una bella lotta ai parassiti di tutte le razze e colore. snellimento di stato e burocrazia, sviluppo delle aree regionali legato alle loro vocazioni – cose se ne fa la sicilia di centinaia di infermieri che vengono a lavorare al nord – si possono contare a decine solo in un piccolo ospedale.

      1. lucillo

        Della nuova corte più giovane, fine, elegante, fiorentina condivido fiorentina

    2. Raider

      Nessuno sta abbandonando una “barca che affonda”, è lo Schettino della situazione che ha cambiato rotta facendo l'”inchino” a valori che non sono i nostri, ma i suoi. Perciò, Filomena, non provi nemmeno a dipingerci secondo le sue fantasie, eh? Ce la fa, una volta tanto, a dirla giusta sul prossimo suo o ne vuole parlare per forza come se stessa? Le auguro di sì.
      E dica, poi: l’ipocrisia dove la vede in chi, per restare fedele a principi non negoziabili, scarica a mare B., che ha trovato nuove sponde e ancore di salvezza nei vostri lidi e villaggi-vacanze? Per coerenza, non per ipocrisia, lasciamo un Partito di generali e attendenti che è esattamentesulle sue linee d’onda. Votatelo! Sennò, gli ipocriti siete voi. Che vorreste di più?
      E lei, Filomena, scrivendo il post qui sopra, dà un bell’esempio di doppiezza: da un lato, dice che noi abbiamo mollato la barca che va verso il porto delle nebbie genderiste, accusandoci di una viltà che abbiamo dimostrato, non ultime le Sentinelle In Piedi, non abita qui: e lei deve compiacersi della farina che esce dal suo sacco: magra soddisfazione. Poi, però, sembra avere la consapevolezza che noi stiamo abbandonando B. alle cure della Pascale perchè lotteremo a oltranza: e allora, a proprosito di ipocrisia, deve compiacersi un po’ meno e buttarla su una “liberazione” che non riguarda né lei né la sua parte etico-politica, visto che B. sta dando ragione proprio alla cultura gay-gender.
      E ora, bando alla chiacchiere, tenetevi questo leader senza voti, questa barca in via di disarmo: trattatelo meglio, visto che, ora e per sempre, B. è dei vostri.

      1. Filomena

        Per amore di cronaca, le diró caro Raider che non ho mai votato B e non lo farò certo ora solo perché per sua convenienza ha fatto l’ennesima stravolta. In realtà il personaggio non mi è mai piaciuto, trovo che sia un maschilista della peggiore specie. Come vede io sono coerente e non mi interessa proprio nulla delle sue aperture metaforiche e non. L’ipocrisia di cui parlavo non era riferita a lei che credo sia sincero anche se non condivido nulla dei suoi principi. Mi riferivo a coloro che come B sostengono le sue tesi in pubblico e in privato fanno ben peggio di noi progressisti che almeno non ci nascondiamo e non andiamo al family day. E in questo i bigotti clericali sono maestri.

        1. Raider

          Io non penso affatto che lei sia ipocrita, Filomena, anche se mi piacerebbe lei lo fosse: sostenitrice della strerilità in ottemperanza alle politiche denatiliste/estinzioniste alla Planned Parenthood: e poi, con una nidiata di bambini che la fanno disperare mentre lei scrive i suoi post, non potendo fare ameno di amarli tutti e cinque o sei, tanto sono belli e rumorosi.
          Lei sembra credere davvero che a Sinistra siano tutti irreprensibili in tema di morale, non solo sessuale: conti in sospeso e scoperti ne hanno ache lporo, mi creda, anche più degli altri, molto più degli altri. Ma l’hanno semprre fatta franca, quando qualcuno è stato colto in flagrante. Sa perché? se i servizi nostrani e foresti rivelassero tutto, ne sentiremmo e vedremmo delle belle.
          Invece, completamente in balia di amici e compagni e compari, da bravi scolaretti che fanno i compiti per casa, dicono sempre sì a tutto, fanno un po’ di caciara che li rende, in fondo, tanto simpatici e pittoreschi, ma ubbidiscono sempre, i nostri signori e padroni danno addosso a chi rivendica un minimo di autonomia nazionale o è in uggia ai Poteri Forti, da Carlo D Benedetti ai salotti della finanza alla Confindustria statalista pro domo sua alla Magistratura, anche se ora, vedo, stanno passando la mano a quelli che operano su scala globale.

  6. Raider

    Splendido articolo, di impietosa, ancorchè sarcastica, analisi politica, umana e aziendalistica di un B. travolto da luxureggiante euforia senile Paschalis. Che l’intesa con Renzi possa anche avere risvolti affaristici, non stupisce né inorridisce, dopo quello che hanno combinato Prodi e Carlo De Benedetti, in cui l’episodio illuminante concluso con la Mannesmann che paga venti volte quel che Romano regala a Carlo con un anticipo versato dalle banche amiche è solo uno fra i momenti clou di una storia d’amore, di soldi e di potere vero che continua. A me, come elettore che mai più tornerà a votare FI e a difendere Silvio B., nemmeno se Silvio B. cacciasse la Pascale da Arcore, Luxuria dal Gay Village e licenziasse in tronco tutti quelli che gli hanno spalancato la porta delle aperture che lui, del resto, dice che aveva nel cuore, interessa di più ciò che B. di testa sua, di punto in bianco ha stabilito, liquidando l’elettorato cattolico di FI: una meschinità da opportunista cinico e rotto a tutti gli espedienti da quaquaracquà che non può essere riscattata nemmeno da un elemento nobile (in confronto) come il vile denaro.
    B. si è rivelato un traditore peggiore di quelli che gli hanno voltato le spalle o lo hanno pugnalato alla schiena o di fronte, fin dall’epoca dell’avv. Dotti e della Ariosto – una costante, le donne che lo fregano, che è andata avanti fino alla Pascale, una che quando è nata FI non era ancora venuta al mondo e ora, è stata in grado di distruggere quel che restava del Partito nato nel ’94 in nome del bollente spirito del “’94.” Il selfie con B. intontito, cotto, gli occhi di un iguana in letargo, Vlady Luxuria con un sorriso che non gli/le stava in bocca e l’effabile fidanzata con lo sguardo sguainato di chi ci tiene a fare sapere !Visto? Ce l’ho in pugno, ‘sto stordito”, è più che eloquente. Avere permesso all’ultima sciacquetta avvistata dalle parti della villa di Arcore di sfregiare così l’elettorato forzista è una offesa, a parte il resto, che ci viene fatta personalmente da B., che si lascia guidare per mano da una ragazzetta verso il luminoso traguardo del Gay Village. Questa è una carognata, seguire il corso degli eventi sui tacchi a spillo dudeggiando a quattro zampe, che a B. non potrà mai essere perdonata e che basta a determinarne la fine politica. E che né lui né la Gelmini né altri vengano a prenderci in giro con le marce indietro interessate e pietose: “La famiglia tradizionale rimane alla base dei nostri valori” è, detta da questi signori, signore o come sta bene a Dudù, una volgarità che ferisce ancora di più chiunque abbia un minimo di decoro personale e di coerenza politica o abbia qualche nozione in merito.
    Ma, si è capito, per B. il problema è del tutto irrilevante: pensa già a altro: e certo, poteva pensarci prima. I problemi sono per gli altri, per la sua cucciolata di fidati segugi; ma la soluzione c’è. Facciano approvare, in fretta e in pompa magna e “con la famiglia tradizionale” intocca in pectore, nozze e adozioni gay: e si facciano adottare da Dudù.

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