«Questo attacco è di natura terroristica. L’individuo sospettato di aver commesso il crimine è stato identificato e arrestato». Così ha dichiarato il presidente della Repubblica francese in conferenza stampa, parlando dell’attentato a una fabbrica di Saint-Quentin-Fallavier, vicino a Lione (Isère, regione Rodano-Alpi).
STATO ISLAMICO. Secondo le prime ricostruzioni, un uomo sarebbe entrato nella fabbrica di gas industriale Air Products intorno alle 10 del mattino, urlando di essere dello Stato islamico e brandendo una bandiera islamista. Con la macchina avrebbe urtato diverse bombole di gas, facendole scoppiare e causando un incendio. All’entrata della fabbrica, è stato trovato un corpo decapitato.
UOMO DECAPITATO. Le autorità francesi si sono già recate sul luogo. Molti lavoratori della fabbrica sono in stato di shock, avendo assistito all’attentato. La testa dell’uomo è stata ritrovata lontano dal corpo, appesa alla cancellata dell’azienda con due bandiere islamiste. Secondo l’agenzia Afp la testa sarebbe anche ricoperta di scritte in arabo. Un uomo sulla trentina è stato arrestato: «Si chiama Yassine Salhi, abita nella banlieue di Lione, era già negli schedari dei Servizi francesi per essersi radicalizzato tra il 2008 e il 2010, ma non aveva mai avuto legami con il terrorismo», secondo il ministro degli Interni Bernard Cazeneuve.
IL COMPLICE. Forse l’attentatore, bloccato da un pompiere, è stato aiutato da un complice, presente con lui nell’auto. Attualmente è ricercato, sarebbe stato visto più volte andare avanti e indietro davanti alla fabbrica a bordo di un’auto questa mattina. In commissariato, intanto, sono state portate diverse persone.
Foto Ansa/Ap