«Asia Bibi mi ha affidato la sua famiglia. Io rischio la mia vita perché lei è il simbolo della fede»
Signor Nadeem, quali sono le condizioni di Asia Bibi, in carcere ormai dal giugno del 2009?
Sono stato pochi giorni fa a visitarla con la sua famiglia: stava bene e si preparava con gioia all’avvento del Natale. Lei sta riflettendo sul fatto che Gesù nasce anche per la sua libertà. La sua fede in Gesù è forte e questo le permette di essere felice.
In che condizioni vive la famiglia di Asia Bibi? In una recente intervista, il marito Ashiq Masih ha detto di sentirsi in pericolo.
Ha detto la verità, perché rischiano la vita ogni giorno.
Asia Bibi è stata accusata di blasfemia solo perché ha bevuto dallo stesso pozzo di una musulmana e perché ha rifiutato di convertirsi all’islam. Si attende da anni la data del processo di appello perché la verità possa essere ristabilita. Perché ci vuole così tanto tempo?
La famiglia non ha abbastanza soldi per fare appello in tribunale e così fare uscire Asia Bibi. A causa delle pressioni internazionali il suo caso è ancora sospeso e non appena la famiglia troverà le risorse per fare appello, lei sarà rilasciata con l’aiuto di Dio.
Il caso di Rimsha Masih, accusata di blasfemia con false accuse, si è risolto velocemente e in modo positivo per la prima volta nella storia del Pakistan. È stata assolta, anche grazie all’aiuto di alcuni musulmani. In che cosa il caso di Asia Bibi è diverso?
Rimsha Masih aveva 13 anni ed era innocente, proprio come lo è Asia, Dio l’ha aiutata e lei è stata rilasciata anche con l’aiuto di alcuni musulmani. Purtroppo il caso di Asia Bibi è diverso, ormai è diventato internazionale e nonostante le accuse contro di lei siano false e inventate non è ancora stata avviata un’indagine che accerti i fatti, come invece è successo nel caso di Rimsha, permettendo la sua assoluzione.
In una lettera Asia Bibi racconta che il giudice Naveed Iqbal, che l’ha condannata a morte, le ha proposto di liberarla in cambio della sua conversione all’islam. Lei ha rifiutato, affermando: «Se lei mi ha condannata a morte perché amo Dio, sarò orgogliosa di sacrificare la mia vita per Lui».
Asia Bibi non sta sacrificando la sua vita per sé o per la sua famiglia, ma per Dio, per seguire Gesù Cristo. Lei è simbolo per le giovani generazioni di una fede forte che può affrontare ogni sfida della vita.
Il marito di Asia Bibi ha detto che lei è più sicura in carcere che fuori. Perché?
Asia Bibi è in pericolo perché una volta fuori di prigione dei fanatici potrebbero cercare di assassinarla.
Come è avvenuto per il ministro cattolico Shahbaz Bhatti e il governatore musulmano Salman Taseer?
Esatto. La legge sulla blasfemia contro la quale si sono battuti questi due grandi uomini in favore di Asia Bibi non è stata cambiata. Chiunque si azzardi ad alzare la voce contro questa legge rischia di essere assassinato.
Proprio per questo motivo, lei rischia molto a difendere Asia Bibi e la sua famiglia. Ashiq Masih ha detto di lei: «Nadeem ha perso molte cose a causa nostra, che Dio lo benedica». Perché li aiuta?
La ringrazio perché mi riporta queste parole di Ashiq. La missione della nostra fondazione è quella di confortare i cristiani perseguitati e Asia Bibi è il simbolo della fede. So di essere in pericolo ma Asia Bibi mi ha chiesto personalmente di aiutare la sua famiglia e ho accettato. Lei ha una grande fede e si trova in prigione, quindi perché non aiutarla? Non vorrei mai ritrovarmi davanti a Gesù che dice, come nel Vangelo: «Ero in prigione e voi non mi avete visitato». Vorrei chiedere una cosa a voi italiani.
Prego.
Pregate per me, Asia Bibi e la sua famiglia. E chiedete a tutti che aiutino economicamente la famiglia di Asia Bibi per ricorrere in appello in tribunale.
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1 commento
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Gentile Redazione, potreste indicare come (attraverso quali canali) si può aiutare economicamente la famiglia di Asia Bibi così come sollecitato da Joseph Nadeem?
grazie