Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2023
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2023
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Esteri

Alfie Evans. Non si uccidono così anche i cavalli?

Così il destino non è più l’approdo a un compimento misterioso, ma a un’idea di futuro basata su ordinamenti e pronunciamenti fatali. Che da Charlie Gard a Isaiah Haastrup diventano prevedibili

Caterina Giojelli
17/04/2018 - 4:00
Esteri
CondividiTwittaChattaInvia

«Appeal dismissed». «Rigettato»: quale flaccido verdetto scritto in margine al mistero della vita di Alfie Evans. Condannato all’asfissia dalla feroce determinazione di una Corte che guarda un bambino attaccato a un respiratore e ci vede un’imperdonabile seccatura. Appeal dismissed, appello rigettato, bisogna sbarazzarsi del bambino, non prima di aver espresso «sgomento» in aula per quanto è accaduto nell’ospedale dove è ricoverato negli ultimi giorni. Dove un mondo che doveva starsene buono e pigro pare non aver digerito le gallette a base di bambini incurabili offerte dal sistema sanitario inglese, rivendicando diritto di parola intorno a cosa è vita.

Tempi a Caorle per il Premio Luigi Amicone 2023 - Chiamare le cose con il loro nome Tempi a Caorle per il Premio Luigi Amicone 2023 - Chiamare le cose con il loro nome Tempi a Caorle per il Premio Luigi Amicone 2023 - Chiamare le cose con il loro nome
PUBBLICITÀ

 IL TOTEM DEL BEST INTEREST. I supporti vitali resteranno attaccati fino all’ultimo, estremo, ricorso alla Corte Suprema già annunciato per oggi dai genitori. Ma «con grande chiarezza il best interest di Alfie è già stato determinato e la Corte ha già deciso quale trattamento porre in atto o meno», «non troviamo basi per accettare l’argomento della restrizione della libertà», «il ricorso di un legale diverso non cambia il fatto che la Corte ha già deciso sulla questione che i genitori continuano a portare avanti», «la visione dei genitori non può superare la decisione giudiziaria», «trasferirlo aumenterebbe i rischi», «la cosa più giusta è terminare la ventilazione. E quando c’è un conflitto tra genitori e interessi del bambino, è quest’ultimo a prevalere». Sono solo alcuni passaggi dell’ennesima surreale udienza, avvenuta ieri a Londra e segnata fin dalle prime battute da una protervia inconcepibile da parte dei giudici e dei legali dell’Alder Hey Children’s Hospital di Liverpool.

Da una parte, gli avvocati degli Evans che, appellandosi all’habeas corpus, chiedono di poter portare loro figlio al Bambino Gesù di Roma, che più volte ha dato la disponibilità ad accogliere Alfie per prendersene cura, senza accanimento terapeutico, senza procurare l’esito finale e fatale della sua esistenza. Dall’altra, gli avvocati dell’ospedale e il guardian del bambino, sordi ad ogni argomentazione, che si sperticano nella difesa di un suo migliore interesse – già stabilito da quattro sentenze precedenti, tutte favorevoli al distacco delle macchine che alimentano e nutrono il bambino per causarne la morte prematura: un interesse che chiaramente non si concilia con i desideri dei genitori e con l’offerta di cure palliative da parte di altri ospedali –, fino ad affermare che il trasporto a Roma violerebbe la convenzione Onu sui diritti dell’infanzia (che il Regno Unito non ha mai ratificato).

«Dare un nome alla malattia non cambierà la prognosi», «quello che succederebbe a Roma e a Monaco non altererebbe la prognosi», «è un trattamento che lo terrebbe in vita, laddove i tribunali del Regno Unito hanno stabilito che non è nel suo migliore interesse tenerlo in vita», sono alcune delle affermazioni in aula di Eleanor King, giudice della Corte d’Appello che l’11 aprile del 2017 autorizzò il Great Ormond Street Hospital di Londra a rimuovere i supporti vitali a Charlie Gard e che il 20 febbraio scorso confermò analoga decisione dell’Alta Corte per Alfie Evans. «La terribile realtà è che quasi tutto il cervello di Alfie è stato eroso, lasciando solo acqua e liquido spinale cerebrale», ha detto il giudice Moylan prima di pronunciare il verdetto citando il giudice Hayden. Quel giudice che aveva già definito la vita di Alfie «futile», cioè improduttiva. In altre parole una sciagura da reprimere per uno Stato depositario del bene comune insieme alla protesta di chi non accetta l’imposizione per decreto della perfezione auspicata. Perché è questo che sta accadendo in Inghilterra. Dove il destino non è più l’approdo personale a un compimento misterioso, ma a un’idea di futuro basata su ordinamenti e pronunciamenti fatali. Che da Charlie Gard a Isaiah Haastrup diventano prevedibili.

SI È ABBASSATA L’ASTICELLA. Credevamo che nessun medico potesse togliere la vita a un bambino solo perché non è possibile guarirlo. Soprattutto in presenza di una malattia che come nel caso di Alfie non è stata ancora diagnosticata. Soprattutto quando colleghi di ospedali europei di alto livello assicurano che è possibile fare approfondimenti e curare fino alla fine il piccolo senza accanimento terapeutico. Soprattutto quando è lo stesso giudice a ritenere assai «improbabile» che soffra, quando cioè a differenza di Charlie Gard non è in gioco la sofferenza o l’accanimento terapeutico bensì la futilità della vita stessa. Soprattutto dopo due interventi del Papa, l’ultimo al termine del Regina Coeli di domenica 15 aprile quando Francesco ha ricordato il piccolo paziente inglese insieme a Vincent Lambert, ricoverato a Reims in Francia, dove l’ospedale ha annunciato il distacco dei supporti vitali, «preghiamo perché ogni malato sia sempre rispettato nella sua dignità e curato in modo adatto alla sua condizione, con l’apporto concorde dei familiari, dei medici e degli altri operatori sanitari, con grande rispetto per la vita». Ma abbiamo anche letto un giudice citare Francesco proprio  a sostegno della tesi della sospensione dei sostegni vitali nel massimo interesse di Alfie. E che il vescovo Tom Bishop coinvolto con la squadra del cappellanato all’Alder Hey, ha offerto supporto ai medici e al personale. Ma «non ha incontrato i genitori che, beninteso, non sono Cattolici Romani» (cosa non vera, tra l’altro: Tom ha anche scritto al vescovo per dire di essere cattolico).
UN SALTO MORTALE. «È uno schiaffo alla ragione umana e una ferita alla coscienza, e segna una pagina tristissima della giurisprudenza che ci riporta a vicende del passato nefaste e irripetibili, l’affermazione che la vita di un bambino malato sia “inutile”», ha ricordato don Roberto Colombo, docente della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (Roma) e membro ordinario della Pontificia Accademia per la Vita (Città del Vaticano). «Che un giudice sia giunto a conclusioni sulla presunta inutilità del bambino sulla base delle considerazioni cliniche sul “cervello di Alfie” risulta ancor più sconcertante, perché opera un salto mortale dal biologico all’antropologico, dall’osservazione empirica al valore umano, che è epistemologicamente azzardato ed eticamente inaccettabile». 
Il docente e genetista sottolinea che «la medicina, con l’esame obiettivo e le indagini strumentali, ha il compito di riconoscere alcune terapie come “appropriate” o “futili” se apportano oppure non apportano un beneficio fisiologico o sintomatico al malato, non quello di provare la “utilità” o meno della sua vita».
Nell’estate del 2013, a Rio de Janeiro, durante la Messa che ha concluso la Giornata mondiale della gioventù davanti a oltre due milioni di persone, papa Francesco «ha accolto sull’altare una bambina anencefala, ancora in vita nonostante la gravissima anomalia cerebrale congenita, e i suoi genitori che gliela hanno presentata. Non è una lesione del cervello, benché grave, estesa, o “terminale” a privare di significato, utilità e valore la vita di un bambino – conclude don Colombo -, che è sempre un dono prezioso per i genitori, per la Chiesa e per l’umanità».

Tags: alfie evansCharlie GardEutanasiafine vitaInghilterraPapa Francesco
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Ignatius Kaigama

Kaigama: «Tocca a noi portare la croce a cui voi europei siete divenuti allergici»

4 Giugno 2023
Manifestazione di supporto al vescovo Rolando Alvarez, incarcerato dal regime in Nicaragua, Panama City, Panama, 19 aprile 2023 (Ansa)

Nicaragua, persecuzione continua. Ortega blocca i conti della Chiesa cattolica

3 Giugno 2023
Zelensky, presidente dell'Ucraina, incontra Sunak in Gran Bretagna

Zelensky ora ha le armi, ma il “fattore tempo” gioca a favore di Putin

16 Maggio 2023
20050113 - ROMA - POL - CONSULTA: PROCREAZIONE, AMMISSIBILI 4 REFERENDUM SU 5. - Una biologa del Centro Mediterraneo per la fecondazione assistita di Napoli estrae da un apposito contenitore di azoto liquido degli embrioni congelati, in una immagine ripresa oggi. I giudici della Corte Costituzionale hanno deciso l'inammissibilita' del quesito referendario proposto dai Radicali e dall'associazione Luca Coscioni di abrogazione totale della legge n. 40 sulla procreazione assistita. La Consulta ha invece dichiarato ammissibili gli altri quattro referendum di abrogazione parziale della legge.   CIRO FUSCO/ANSA/RED

Quanti embrioni si eliminano per avere un figlio col Dna di tre genitori?

16 Maggio 2023
Papa Francesco incontra Volodymyr Zelensky

Nessuno riesce a fermare la guerra in Ucraina

14 Maggio 2023
Meloni Francesco natalità

L’assist del Papa al governo sulla natalità

13 Maggio 2023
Per commentare questo contenuto occorre effettuare l'accesso con le proprie credenziali.

Video

Eugenia Roccella
Video

“Una famiglia radicale”. Eugenia Roccella si racconta

Redazione
15 Maggio 2023

Altri video

Lettere al direttore

Manifestazione contro la maternità surrogata e l'utero in affitto

L’utero in affitto e i capricci degli adulti

Luca Del Pozzo
7 Giugno 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    I riformisti del Pd non possono arrendersi alla non-strategia di Elly Schlein
    Lodovico Festa
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Non è il “vento della destra”, è il vento della realtà
    Peppino Zola
  • Tentar (un giudizio) non nuoce
    Tentar (un giudizio) non nuoce
    Come invertire la rotta radical ambientalista dell’Unione Europea
    Raffaele Cattaneo
  • Memoria popolare
    Memoria popolare
    Così per tanti cattolici la fede ha smesso di comunicare con la politica
    A cura di Fondazione Europa Civiltà
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Gli innumerevoli tratti che dimostrano la parentela tra sinistra e fascismo
    Rodolfo Casadei

Foto

Foto

A cosa serve la scuola?

25 Maggio 2023
Foto

Il sistema dei media nel pensiero di Antonio Pilati

25 Maggio 2023
Un missile russo colpisce una casa a Odessa
Foto

L’impegno per un cessate il fuoco immediato

25 Maggio 2023
Marcello Pera, filosofo e senatore
Foto

Dialogo a Roma tra Pera e Camisasca (e sant’Agostino)

16 Maggio 2023
Foto

“Una famiglia radicale”. Presentazione del libro di Eugenia Roccella a Milano

11 Maggio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Via Traù, 2 – 20159 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Via Traù, 2 – 20159 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2023
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist