Bruce Springsteen s’imbufalì quando Reagan disse che il suo Born in the Usa rappresentava lo spirito vero degli States, quello che l’ex governatore della California aveva voluto portare alla Casa Bianca. Ma Reagan aveva ragione da vendere, e questo nonostante ciò che pensa il “Boss” (che peraltro l’autunno scorso ha rincarato la dose scagliandosi contro il “texano” Bush).
Oggi uno come l’attore Chuck (vero nome: Carlo Ray) Norris incarna bene l’America di Bush. Famoso per tre film politicamente scorretti in cui i servicemen Usa salvano la vita a dei commilitoni seviziati nelle prigioni comuniste della giungla vietnamita e abbandonati dai “politici”, sei volte campione del mondo imbattuto di karate categoria pesi medi professionisti, la sua “Kick-Start Foundation” insegna l’autostima attraverso le arti marziali ai ragazzi border-line. Fra i suoi fan c’è Bush jr., il presidente che festeggia le vittorie politiche con quei barbecue-party dove il country impera sul rock metropolitano e dove ci si presenta rigorosamente in black tie ma con gli stivaloni da vaccaro. È stato lui ad appoggiare il progetto educativo che Norris ha inizialmente sperimentato su 150 ragazzi ad alto rischio alla M.C. William Middle School di Houston, Texas. Ora il programma è diffuso in 30 scuole e coinvolge 4200 studenti di ambo i sessi.
Del resto, Chuck è un po’ come George. Nacque in Oklahoma da un padre alcolizzato e da una madre cristiana devota, è stato battezzato solo a 12 anni, poi ha perso la fede, quindi ha mandato un matrimonio a Patrasso e infine si è entusiasmato per le battaglie di Billy Graham, il decano dei “telepredicatori” appena andato in pensione. La sua storia e la sua conversione ha scelto di raccontarle, assieme alla moglie Gena O’Kealy, attrice e modella, al notissimo programma “The 700 Club”. Ovvero il programma più popolare della rete televisiva Christian Broadcasting Network, fondata nel 1960 dal leader della “Destra cristiana” e fondatore della “Christian Coalition” Marion Gordon “Pat” Robertson. Il programma deve il nome all’idea di raccogliere i 7 mila dollari necessari mensilmente alla Cbn chiedendone 10 a 700 benefattori. Oggi è un colosso dell’etere e dà volentieri spazio a tipetti come Chuck. M. R.
Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994
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