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Squalo chi legge

Ah, quanto servirebbe ai maschietti un po’ di sorellanza

Di Andrea Venanzoni
08 Giugno 2025
Benissimo se un libro come questo di Giammei contro gli “stereotipi di genere” fosse stato pensato per rimorchiare. Il dramma è che invece lo scopo è rieducare gli uomini, presunti colpevoli di ogni nefandezza
Foto Depositphotos

Nonostante da qualche tempo certe anime belle di sinistra vadano vagolando di fine del woke e di una parte politica, la loro, che avrebbe smarrito per via il senso esistenziale di battaglie fondamentali di giustizia sociale, l’erba cattiva appare molto più difficile da sradicare di quanto si pensasse. Ed ecco allora la nuova strategia comunicativa: il woke, pur giusto nella sua scaturigine storica e concettuale, ha fatto disastri, ha prestato il fianco a discriminazioni e politiche identitarie e ha spianato il trionfo alla vittoria delle destre internazionali. Quindi, seguendo fino alle estreme conseguenze l’assioma, il woke è qualcosa di intrinsecamente di destra.
Ai primi di maggio, la filosofa americana Susan Neiman a Torino ha rilanciato l’idea, prontamente ripresa da quotidiani come La Repubblica e La Stampa, i quali per parte loro ancora si leccano le ferite per il trionfo di una Giorgia Meloni che pur governando da anni è ancora saldamente in testa al gradimento degli Italiani. ...

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