Yara, Bossetti resta in carcere. La madre nega la relazione con Guerinoni

Di Chiara Rizzo
20 Giugno 2014
Ieri il gip non ha convalidato il fermo, ma ha disposto l'ordinanza di custodia cautelare. Bossetti: «Il mio cellulare ha agganciato Mapello perché è lì che vivo. Poi si è scaricata la batteria». La madre: «Massimo non ha fatto niente»
Massimo Giuseppe Bossetti (foto facebook)
I carabinieri a casa di Bossetti

Il caso Yara Gambirasio continua ad essere un ciclone per tutti gli inquirenti bergamaschi. Fino a qualche giorno fa tutto sembrava concluso, chiaro e pacifico con l’arresto di Massimo Giuseppe Bossetti, presunto assassino con dna compatibile al 100 per cento con quello recuperato sugli slip e i leggins di Yara. Ora però molto di questo caso sembra ancora in discussione.

NON CONVALIDATO IL FERMO, MA BOSSETTI RESTA IN CARCERE. Ieri il gip Ezia Maccora, che ha sentito finalmente la versione di Bossetti durante l’interrogatorio in carcere, non ha convalidato il fermo. La decisione però ha natura tecnica: il fermo è una misura pre-cautelare, che viene eseguita direttamente dalla polizia giudiziaria, in caso di flagranza o pericolo di fuga: per il gip però non esistono né l’uno né l’altro caso, dato che Bossetti in due anni non si è mai spostato da casa sua. Ciò però non significa che per giudici e procura Bossetti non sia gravemente indiziato, infatti secondo quanto riportato dall’Adnkronos, il gip ha deciso di disporre la misura di custodia cautelare proprio con questa motivazione. Servono tuttavia nuove prove, oltre a quella del dna, e quelle disponibili ora potrebbero non bastare.

LA DIFESA. Bossetti ieri ha dato ai magistrati il proprio alibi e alcune spiegazioni. Ha detto che la sera del delitto si trovava a casa propria con la famiglia, e che il suo cellulare aveva agganciato la cella di Mapello (la zona dove è stata trovata Yara) prima dell’omicidio perché quella è la stessa zona dove l’uomo abita; mentre il cellulare non avrebbe più agganciato quella cella nelle ore successive perché «era scarico, è un cellulare con una batteria che dura poco e quando sono tornato a casa l’ho semplicemente messo in carica». Bossetti ha assicurato di non aver conosciuto la vittima e che «Non so come il mio dna possa essere sul corpo di Yara».

LA MADRE NEGA LA RELAZIONE. Con un’intervista esclusiva al Corriere della sera, per la prima volta Ester Azzufini, la madre di Bossetti, ha dato la sua versione di quanto accade. Malgrado il quadruplice esame del dna (su di lei, sul figlio, sul marito Bossetti, e sull’autista Giuseppe Guerinoni) abbia dato per certo che Massimo Giuseppe sia figlio naturale suo e di Guerinoni, la donna ha dichiarato: «Per me non è così, al cento per cento. Non sono mai stata con Guerinoni». Ha ribadito infatti che «vivevo a Ponte Selva come lui. Non lo nascondo. Ma era solo una conoscenza. Mio marito aveva chiesto a lui e a Vincenzo Bigoni di portarmi al lavoro, in auto, alla Festi Rasini, perché già andavano in zona. Poi la sera tornavo in autobus. Ma tra conoscere una persona e avere intimità con lei ce ne passa» e che «Sì la scienza ha sbagliato. Ne sono la prova. So che vado alla gogna, che mi criticheranno, ma è così». Per la madre, senza ombra di dubbi, «Massimo non ha fatto niente, davvero».

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