La preghiera del mattino (2011-2017)
Un pacco di pasta Barilla a chi ci spiega cosa ha scritto Scalfari: «Dio è il caos»
Il Correttore di bozze ha una malsana predilezione per Eugenio Scalfari. Appena quello fiata, lui legge. Ad esempio, oggi nella sua rubrica “Il vetro soffiato” sull’Espresso, il nostro ha ragionato su Dio e la coscienza (mica pizza e fichi).
Orbene, il Correttore di bozze, che è un ignorante che ha fatto le scuole serali a Vergo Zoccorino (MB), deve confessare la propria pusillanimità di fronte a cotanto ingegno. Così, ha pensato di indire un piccolo concorso fra i lettori per farsi aiutare a interpretare cosa mizzega ha voluto scrivere l’Eugenio. Di suo, il Correttore la pensa un po’ come Chesterton quando scriveva che chi non crede in Dio, non è che non crede a nulla: crede proprio a tutto. Pure all’energia cosmica che si fa caos e poi materia, sbiriguda, antanai e… vabbè non vi vogliamo rovinare la sorpresa.
Qui di seguito il Correttore riporta un brano dell’articolo. A chi riesce a spiegarglielo, sarà regalato un pacco di pasta Barilla (la preferita tra noi correttori omofobi).
«Io penso che l’essere altro non sia che il caos il quale tutto contiene: materia energetica, campi elettromagnetici, il tutto privo di leggi e di forma, al di fuori di tempo e di spazio.
Si può dire che il caos è Dio? Certo, si può dire, ma dà alle nostre menti un’idea di Dio forse mai pensata. Se le parole hanno un senso e se la parola di Dio ha finora significato una forza ordinatrice, intelligente e creativa di specifiche forme e di specifiche leggi, questo non può essere definito con il caos.
Io credo nel caos, non solo originario ma permanente e in perenne divenire. Se il “Big Bang” ipotizzato dalla scienza si è in realtà verificato, esso deve dunque partire dal caos. L’energia che esso contiene ad un certo punto esplode e il caos dopo quell’esplosione genera forme. Passano alcuni milioni di “nano-secondi” e il caos si riversa interamente nelle forme, ogni forma ha le sue leggi ma il caos resta dentro ciascuna di loro. L’essere sta (Parmenide) e al tempo stesso diviene (Eraclito).
Tutto ciò si può esprimere con una formula matematica? Einstein l’ha fatto. Si può esprimere con la fisica-chimica delle particelle elementari? La teoria dei “quanti” l’ha fatto.
Le forme, quando muoiono perché tutto ciò che ha un principio avrà sempre una fine, restituiscono la loro energia all’intero creato.
Si può chiamare Dio energia? Certo si può con l’avvertenza che l’energia è immanente sta dentro tutte le forme e anima la vita e il caos che sta dentro di loro. “Deus sive natura” diceva Spinoza. Appunto».
Eugenio Scalfari, “I non credenti e la loro coscienza”, L’Espresso
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24 commenti
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Se è vero quanto dice Scalfari, il primo (primo per diritto di scoperta e primo per diritti di copyright) è proprio il sig. Scalfari in persona ad essere avvolto di Caos. Ché dentro sé ha (e lo si nota più che bene) tutto il Caos possibile. Caos che primeggia nel suo pensiero e poi nelle sue conclusioni (e mi astengo dal dire conclusioni caotiche). Lui, il nonnino Scalfari, non si accorge delle sue contraddizioni, ma ovviamente qualità propria del Caos contenere anche quelle, in netto contrasto coi ragionamenti semplici e logici. In aiuto (ma perché? Ce n’era bisogno?) chiama in causa Parmenide il quale ne sarà certamente onorato. E chiama anche Eraclito. Corbezzoli!!
Una gran mente, il nonno Scalfari (che dalle mie parti un bicchier di vino si chiama, guarda caso, scalfarot).
Ciò che (s)conforta maggiormente è che il nonnino si dà la zappa sui piedi assumendo che anche chi scrive tali affermazioni fa parte del Caos tanto acclamato. Cioè il Nulla avvolto di niente.
Immaginate un movimento caotico di particelle, totalmente caotico, è il regno della possibilità.
Proprio perchè non ha nessun ordine, nessuna volontà, nessun disegno, può avere tutte le soluzioni possibili. Noi siamo una di queste.
“Si ma chi ha creato le particelle?” “Boh, forse nessuno”
“Non dire sciocchezze le ha create Dio”. “E chi ha creato Dio?” “Nessuno” “Ah! Ecco…”
La pasta Barilla potete tenervela
Gentile Correttore di bozze, la mia ipotesi è che il Sig. E. Scalfari si sia trovato nel più classico dei problemi scolastici: lo scolaro impanicato di fronte alla pagina bianca e a un titolo (peraltro a scelta): Tema: “I non credenti e la loro coscienza”. Qualcosa doveva pur scrivere, ed è ecco la geniale (presumibilmente inconsapevole) intuizione: Svolgimento: “il caos!”
Fossi il maestro darei al tema un bel 9 tondo: lo scolaro Eugenio ha infatti coerentemente e praticamente dimostrato che la coscienza dei non credenti poggia appunto sul caos (se credessero in un qualche principio ordinante sarebbero infatti credenti) e che da ciò, qualora di ciò il non credente non prenda coscienza, possono derivare tremendi disordini sul piano logico-razionale. Avesse scritto una sola cosa sensata la dimostrazione sarebbe risultata inefficace.
Scrive l’autore: “Le forme, quando muoiono perché tutto ciò che ha un principio avrà sempre una fine, restituiscono la loro energia all’intero creato.”
In realtà visto l’approcciò scientifico, un simile concetto non sembra fisicamente corretto in quanto, uno dei “Principi della Fisica” e che: “nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma”.
Oltre osservare gli spot sulla Relatività di Einstein e sulla Teoria delle Particelle, leggendo anche un bel libro di chimico-fisica si potrebbe capire come in realtà, “il fine” non è il caos, ma bensì “il più basso livello energetico possibile”, ossia quello in cui si ha la maggiore stabilità e si spende meno energia.
La teoria del big bang poi altro non fa che ripercorrere a ritroso la strada percorsa dall’Universo in espansione almeno sino ad un limite spazio-tempo in cui le leggi della fisica sono ancora valide, ma nulla dice sulla creazione dello stesso, in quanto oltre quel limite le nostre conoscenze sono nulle.
Caro direttore Eugenio Scalfari se ne faccia una ragione il “Mistero” resta e nessuno può affermare con certezza: Dio non esiste, altrimenti che “Mistero” sarebbe?
ahahha povero vecchio
Forse l’utente che si fa chiamare “Bifocale” – se legge – può chiarirci l’arcano della Sibilla Cumana. Lui di arzigogoli se ne intende.
L’ “Egregio Dottor Scalfari” scrive che “…Le forme, quando muoiono perché tutto ciò che ha un principio avrà sempre una fine, restituiscono la loro energia all’intero creato…”
Ma può il caos creare il Creato? Ma se è CREATO, ciò presuppone che Qualcuno lo abbia creato. E se esiste questo Qualcuno, allora esiste un Disegno.
Allora chiedo: “Egregio dottor Scalfari, ma che c’azzecca il caos con il Disegno del Creato?
Infatti, nulla è “creato”
Ora ho capito chi ha scritto la mitica battuta di homer simpson:«non sono un uomo religioso, ma se tu esisti davvero, aiutami, Superman!».
Un grazie a Scalfari per la risata quando ho sentito questa battuta!
Potrebbe prendere tutti in giro con una supercazzola degna del miglior conte mascetti.
Oppure parlare sul serio.
Allora provo umano rispetto perchè è in la con gli anni e la morte fa paura ma, se sei ateo, ancor di più.
Forse a questo il Correttore di Bozze non ha pensato ed ha sparato sulla Croce Rossa.
O è semplicemente il solito antico elementare panteismo dell’uomo della giungla che vede il sole e adora il sole, scopre il fuoco e adora il fuoco, si abbevera al ruscello e erige un altarino alle viscere di madre terra. Stupisce la tenacia e, in certo senso, l’ottusità sovrana, con cui si può stare al mondo 80 o 100 anni standosene abbarbicati a idee e impressioni degne di un cavernicolo. Storia del pensiero, filosofia, illuminismo, ricerche della verità, Aristotele, Platone, Gesù,Dante, Shaskeapeare…. Niente di tutto questo. L’Eugenio pare avere di sé l’immagine di alfa e omega del pensiero pensante, del primo e ultimo uomo sulla terra. Eppure sembra un masso piantato nel mesozoico.
Così, tanto per dire, la morte non fa paur a nessuno, tranne a chi crede ad un aldilà da guadagnarsi.
Fa proprio tenerezza questo anziano signore, che perlomeno si sforza di ricercare il senso della vita, solo che si deve sbrigare a trovarlo questo senso perché vista la sua età, non credo che avrà ancora tanti anni in cui potrà permettersi di sragionare senza essere giudicato da quel Dio che non vuole riconoscere nella persona di Gesù. Preghiamo per Eugenio perché abbia pietà di lui
Mi piace pensare che Papa Francesco lo abbia fatto sentire teneramente stanato e che queste siano le ultime resistenze capricciose di una mente brillante che si scopre sempre più finita, umana, incompleta.. ed irrimediabilmente votata alla ricerca del suo Creatore. Einstein dice infatti che l’unica cosa veramente inspiegabile dell’universo è che questo sia perfettamente spiegabile.
Mi piace pensare che Papa Francesco lo abbia fatto sentire teneramente stanato e che queste siano le ultime resistenze capricciose di una mente brillante che si scopre sempre più finita, umana, incompleta.. ed irrimediabilmente votata alla ricerca del suo Creatore. Einstein dice infatti che l’unica cosa veramente inspiegabile dell’universo è che questo sia perf ettamente spiegabile.
Premetto che sono ignorante in filosofia e della supercazzola di scalfari non c’ho capito un acca. Ovviamente per colpa mia, lo dico senza sarcasmo.
Io faccio la mia ipotesi. La lettera di papa Francesco aveva uno scopo nascosto (raggiunto), giocare sulla nota umiltà di scalfari e provocargli un corto circuito cerebrale. Da qui discorsi sul caos e relative regole e dopo il dio Po, ora mi tocca sentir parlare del dio energia.
A me piacciono un sacco i “milioni di nano-secondi”.
Comunque c’è riuscito.
Ha dimostrato la fisicità della teoria del “caos”.
Non solo ma ha anche dimostrato che il caos si raccoglie in sè
in quello che si definisce “buco nero”.
Tutto in un’immagine:
un bel faccione roseo canuto e barbuto,
figura icastica del buco nero con nulla intorno.
Propongo al correttore di B di inoltrare la domanda a Papa Francesco,che sicuramente gli darà una risposta sull’affermazione di Scalfari.
Sicuramente il Papa ha fatto le scuole più alte di quelle del correttore di B ed è sicuramente meno pusillamine ( più baldanzoso, più eroico ).
Questo è esattamente il metodo di creare una falsa distanza culturale tra lui e gli altri, nella sua testa se gli altri non capiscono sono inferiori! io ho capito solo che è un malato di egocentrismo superiorità e onnipotenza!
Ma la domanda che mi nasce dal profondo è: non è che ha fumato qualcosa che gli ha fatto male?
di certo i soldi per procurarsi qualche sostanza dovrebbe averceli. cioè non è improbabile che si sia fumato qualcosa.
@ Franco Levati: per citare un classico della cultura europea del Novecento, penso che EG abbia mangiato un cinghiale che aveva mangiato qualcosa.
a me è sembrato un ri-dire idee dei filosofi greci, ed infatti cita parmenide ed eraclito. o anche idee dell’estremo oriente. ma tanto siamo lì: tao, brahman, ananke, adrasteia, logos. tutti nomi per dire la stessa cosa, la stessa concezione dell’universo. e sbagliando. anche rispetto ai greci e agli orientali per i quali almeno un ordine nel cosmo c’era. mentre se al vertice ci metti il caos come fai a giustificare un universo che comunque ha le sue leggi? in effetti scalfari è uno che non deve amare Democrito, specie DK 67b2 e DK68a68. in effetti è poco citato in generale. lo fanno studiare di sfuggita. dice certe cose che alla fine non fanno comodo oggi dove ogni opinione, diversità, pensiero deve essere per forza giusto (a prescindere cioè dal capire l’ordine dell’universo ossia alla fine bene e male). non a caso Democrito è stato fatto passare alla storia come colui che il mondo a caso pone. lui che secondo me può aver intuito l’esistenza di Dio.
DK 67b2 (che Diels e Kranz attribuiscono al suo “maestro”, Leucippo): “Nulla avviene invano, ma tutto deriva da ragione e necessità”. Esattamente il contrario di quello che gli fa dire Jacques Monod agli inizi del suo “Il caso e la necessità”. Ma Scalfari mi sa che abbia letto, se lo ha letto, solo Monod…
Buon giorno,
Credo che quello che voglia dire è che come dal big bang si sia generato il caos e dal caos la materia e da essa la vita, così se Dio è Creatore è stato Creatore prima del caos e poi della vita. Quindi Dio è caos. Se questo è veramente quello che inteva dire Scalfari, potrebbe avere una sua logica, ma solamente sua. Io povera ignorante l’ho interpretato così.
Cordiali saluti.
Cristina