«Un aumento di 1000 euro per ogni figlio». Famiglie numerose contro la manovra

Di Redazione
21 Settembre 2011
L'associazione contro il governo. Prevista per domani una manifestazione a Roma in cui gli aderenti si incateneranno davanti ai palazzi del potere. Parla Alfredo Caltabiano: «Siamo stanchi, questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso dopo dieci anni di promesse non mantenute»

«In questi giorni abbiamo ricevuto più di quattrocento email di gente esasperata», racconta a tempi.it Alfredo Caltabiano, del consiglio nazionale dell’Associazione nazionale famiglie numerose (Anfn). L’associazione ha diramato un appello (“Adesso basta, è ora di alzarci in piedi”) e dato appuntamento per domani a Roma per protestare contro la manovra del Governo. «Il giorno 22/9, giovedì, – si legge nell’appello – ci troveremo davanti ad un Palazzo del potere, ci incateneremo e lì resteremo “fintanto che” chi ci dovrebbe rappresentare non voterà un decreto legge che contempli tutte le nostre richieste. Se ci vorranno spostare, dovranno calpestarci ancora una volta. Hanno fatto una Manovra in qualche giorno, possono fare un Decreto in due ore».

«La manovra è devastante», prosegue Caltabiano. «Abbiamo calcolato che per una famiglia con quattro figli questa manovra comporta un esborso annuo di 4 mila euro. A conti fatti, mille euro a figlio. Un’enormità. Siamo stanchi, questa manovra è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso di dieci anni di promesse non mantenute». La protesta dell’Anfn sarà forte: «Domani saremo circa centocinquanta». In pochi per dar voce a molti. L’associazione raggruppa infatti 12 mila famiglie per un totale di circa 100 mila persone. «Non ce l’abbiamo con l’attuale sottosegretario alla Famiglia Carlo Giovanardi. È una persona per bene e il suo impegno è stato lodevole, però, quel che conta sono i risultati. Se manca la volontà dall’alto di fare qualcosa, se manacano i fondi, i risultati sono quelli che sono». Ci si aspettava di più da questa maggioranza? Caltabiano non ne fa una questione di destra o sinistra, «mi limito ad osservare che nella mia città, Parma, sono state fatte cose egregie, mentre non possiamo dire la stessa cosa a livello nazionale». 

«Ma noi non chiediamo e basta», conclude. «Pensiamo che le nostre richieste siano una possibilità anche per l’Italia. Investire sulle famiglie significa investire sul futuro. Aiutare la famiglia significa aiutare l’Italia». 

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