Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Esteri

Testimonianza appassionata di un giornalista che ha conosciuto mons. Mazzolari, “padre” del Sud Sudan

Mons. Cesare Mazzolari, vescovo in Sudan, scomparso lo scorso 16 luglio dopo 30 anni di missione, era un sacerdote baldanzoso e senza paura, iper-fiducioso nella Provvidenza e impermeabile allo scoraggiamento. Quando veniva in Italia trovava sempre giornalisti interessati alle sue parole perché parlava dell'islam senza diplomazia. Ma quello che gli stava più a cuore era il timido germogliare del Cristianesimo nelle diocesi sudanesi

Rodolfo Casadei
18/07/2011 - 15:52
Esteri
CondividiTwittaChattaInvia

L’ultimo messaggio di padre Cesare mi è arrivato via e-mail una settimana fa. Ringraziava per il reportage sul Sud Sudan alla vigilia dell’indipendenza e supplicava: «Continua a scrivere del Sudan, ne abbiamo bisogno». Mazzolari era un vescovo baldanzoso e senza paura, iper-fiducioso nella Provvidenza e impermeabile allo scoraggiamento. Ma la poca attenzione italiana ed europea in generale verso la tragedia sudanese continuava a ferirlo anche dopo 30 anni di missione. Nei primi sei mesi di quest’anno bombardamenti, agguati e raid hanno causato in Sudan più morti che in Siria, ma lontano dal Sudan nessuno se n’è accorto. Se andate a vedere la copertura mediatica, il paragone è improponibile: le violenze politiche siriane hanno ricevuto dieci volte più attenzioni di quelle sudanesi.

Quando Mazzolari veniva in Italia trovava sempre giornalisti interessati alle sue parole, principalmente per un motivo: era un ecclesiastico che volentieri parlava dell’islam senza diplomazia e le consuete prudenze. Non mancava di sottolineare l’incoscienza e l’imprudenza con cui i paesi europei esaudivano le richieste dei musulmani in materia di moschee e di trattamento speciale per gli immigrati islamici, insisteva sulla necessità di recuperare l’identità cristiana, italiana ed europea come condizione indispensabile per una relazione con l’islam che non fosse arrendevole e condiscendente. Ma pochi gli chiedevano e lo lasciavano parlare di quello che gli stava più a cuore: l’impiantazione e il timido germogliare del cristianesimo nella sua e nelle altre diocesi sudanesi. Quel che Mazzolari ha fatto in un trentennio a Rumbek, in quello che corrisponde all’attuale Lakes State, Stato dei laghi, è incredibile soprattutto in considerazione delle condizioni di partenza: guerra in corso con radicamento della popolazione e tentativi di pulizia etnica, cultura locale centrata su valori molto lontani dal Vangelo, assenza quasi totale di comunità cattoliche e presidio del territorio da parte degli anglicani.

In un trentennio Mazzolari è riuscito a fare di Rumbek una diocesi, ad attirarvi missionari cattolici da tutto il mondo, a costruire scuole, ambulatori e parrocchie come se si vivesse nella pace dell’epoca coloniale e non nei decenni della grande strage sudanese (2 milioni di morti, 3 milioni di profughi e sfollati). E persino a coltivare vocazioni sacerdotali che sono sfociate nelle prime ordinazioni di preti locali dinka. Mazzolari era uno che aveva perfettamente compreso e calato dentro di sé il monito di Jahveh del salmo: “Le mie vie non sono le vostre vie”. Non si scoraggiava di fronte all’apparente impossibilità di innestare il cristianesimo sulla pianta del modo di vita dinka, antropologicamente estraneo all’annuncio evangelico. Alla domanda su cosa avessero capito i dinka del cristianesimo finora, rispondeva con ironia e senza alcun disagio: «Vagamente l’hanno capito». E di fronte al misto di triste sorpresa e morbosa curiosità giornalistica che io mostravo di fronte al succedersi settimanale di massacri fra pastori e intere comunità di villaggi nella sua diocesi causati dai reciproci furti di vacche e dal dovere di proseguire vecchie faide, lui tagliava corto: «Non perdiamoci nel gossip. Cerchiamo di vedere sempre il quadro di insieme». Non era cinismo frutto della consuetudine con i cicli delle vendette tribali, ma fede risoluta nei tempi di Dio.

LEGGI ANCHE:

Il villaggio della pace in Sud Sudan

L’unico posto in cui regna la pace nel Sud Sudan che spera nella visita del Papa

31 Gennaio 2022
Tigrai, rifugiati in Sudan

L’odissea di Abraha e delle sue piccole nate durante il massacro in Tigrai

24 Aprile 2021

Mi aveva esortato a parlare con le donne dell’associazione Santa Monica, lebbrose cacciate dalla famiglia, poliomelitiche, vedove costrette a risposare parenti che le maltrattavano. Frequentando l’associazione diretta da una suora, avevano imparato a produrre creme e saponi da un frutto tropicale, a cucire a macchina, persino a leggere e a scrivere. Erano passate dallo statuto di proprietà di valore inferiore a quello delle vacche con cui erano state comprate dai mariti a quello di persone a pieno titolo. Quando era stato letto loro il brano del Genesi dove si racconta la creazione di Eva dalla costola di Adamo, avevano esultato insieme: «Ma allora anche noi siamo esseri umani come i maschi!».

Del Cristianesimo fino ad allora avevano capito poco più di questo. Ma quel poco in realtà era un passaggio di civiltà enorme, destinato a minare negli anni a venire la poligamia e la vendetta, le due istituzioni attorno alle quali ruota la società dinka precristiana. Ma Mazzolari ne era certo: nelle omelie non dimenticava mai di spiegare quali valori tradizionali non erano compatibili con il cristianesimo. Ma puntava su altro: le sue chiese piene di giovani e di ragazzi e quasi prive di anziani erano il segno della strada che il Cristianesimo aveva trovato per entrare nel cuore dei dinka: «Questi frequentano tutti le nostre scuole», commentava con orgoglio e con una strizzatina d’occhio.

Rispettato e onorato da tutti, dopo i giorni duri della guerra, quando a un certo punto l’Spla lo aveva arrestato e espulso per alcune giuste critiche da lui espresse, Mazzolari continuava a vivere con una modestia che sfiorava l’indigenza. La casa vescovile era un casotto sormontato da una tettoia ondulata, diviso in due minuscoli locali, il soffitto basso da sfiorarci la testa. L’atrio ospitava la scrivania da lavoro, una libreria e poco altro, la camera da letto conteneva il giaciglio sovrastato dalla zanzariera e nient’altro. Niente servizi: per il gabinetto e la doccia bisognava traversare il cortile ed entrare in un gabbiotto. Monsignor Cesare riceveva le visite sotto una tettoia di vimini davanti all’ingresso di casa, attorno a un tavolo all’aperto poggiato sul nudo terreno.

Un missionario di questa scorza è giusto che se ne sia andato così come è successo: esalando l’ultimo respiro mentre diceva Messa nella piccola, gradevole, temporanea cattedrale rotonda dipinta di giallo e circondata di contorte piante tropicali, a fianco della grande, rialzata strada rossa sterrata che attraversa Rumbek da est a ovest.

Tags: missionariomons. cesare mazzolarimorterumbeksud sudansudantestimonianzavescovo
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Il villaggio della pace in Sud Sudan

L’unico posto in cui regna la pace nel Sud Sudan che spera nella visita del Papa

31 Gennaio 2022
Tigrai, rifugiati in Sudan

L’odissea di Abraha e delle sue piccole nate durante il massacro in Tigrai

24 Aprile 2021
La copertina del numero di febbraio 2021 di Tempi

Quando c’è la salute (non) c’è tutto. Il nuovo numero di Tempi

17 Febbraio 2021
Eugenio Corecco

Senza guardare la morte, che senso ha qualunque parola sulle nostre vite?

17 Febbraio 2021

Quando c’è la salute (non) c’è tutto

17 Febbraio 2021
Controlli anti-coronavirus sui passeggeri all'aeroporto di Madrid

Dov’è, o morte, il tuo colpevole?

14 Gennaio 2021

Video

Sylvie Menard eutanasia
Salute e bioetica

Non è l’eutanasia la risposta al dolore di chi è ammalato

Redazione
8 Agosto 2022

Altri video

Lettere al direttore

I giornalisti nella sede del PD prima della conferenza stampa per discutere i risultati delle amministrative a Roma, 13 giugno 2022

Volete un’indicazione di voto? Mai a sinistra

Emanuele Boffi
1 Agosto 2022

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Quanti divi a sinistra alla ricerca (disperata) della fama perduta
    Lodovico Festa
  • Cartolina dal Paradiso
    Cartolina dal Paradiso
    Perché abbiamo bisogno di riscoprire la contemplazione
    Pippo Corigliano
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Che cosa spinge i soldati ucraini a dare la vita in guerra?
    Rodolfo Casadei
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Si torna a votare e l’urgenza è sempre “ricominciare da Uno”
    Peppino Zola
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Volete un’indicazione di voto? Mai a sinistra
    Emanuele Boffi

Foto

Lenzuola bianche stese ad asciugare al sole
Foto

Il profumo del sole

1 Agosto 2022
Ragazza in bicicletta
Foto

Esame di maturità. Un rito di passaggio

27 Giugno 2022
Egisto Corradi
Foto

La faccia più vera

26 Maggio 2022
Foto

Il potere dei senza potere e la guerra in Ucraina

20 Maggio 2022
Foto

“Investire in educazione”. Incontro sulla mostra “Alleanza scuola lavoro”

10 Maggio 2022

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2021: euro 155.773,68. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Luglio 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist