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Il terremoto costringe la Turchia di Erdogan a fare i conti con la realtà

Di Amedeo Lascaris
14 Febbraio 2023
Le conseguenze del disastro stanno già mettendo in discussione il ruolo del presidente Erdogan, che ora «non avrà tempo per pensare alla sua postura internazionale». Parla l'analista turco Ilhan Tanir
Recep Tayyip Erdogan
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan (foto Ansa)

Dallo scorso 6 febbraio gli occhi del mondo sono puntati sulla Turchia e la Siria devastate da due violentissime scosse di terremoto di magnitudo 7.8 e 7.9 con epicentro nella provincia meridionale turca di Kahramanmaras. Le scene di devastazione hanno riportato alla memoria il terribile sisma di magnitudo 7.8 con epicentro nella regione di Erzincan, nella Turchia nordorientale, che il 27 dicembre del 1939 provocò oltre 32.000 morti e 100.000 feriti. Per entrambi i Paesi le conseguenze sia economiche che politiche sono ancora di difficile previsione.
Le conseguenze politiche del terremoto in Turchia
Se in Siria il sisma potrebbe portare a una revisione delle sanzioni contro il regime di Bashar al Assad, rafforzandone paradossalmente la leadership, in Turchia le conseguenze del disastro stanno già mettendo in discussione il ruolo del presidente Recep Tayyip Erdogan. «Il presidente dovrà affrontare una serie di grandi sfide a causa del terremoto», dichiara a Tempi Ilhan Tanir...

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