La grandezza del popolo armeno che invia aiuti al nemico turco
La Turchia si rifiuta di riconoscere il genocidio del 1915 e aiuta l'Azerbaigian a invadere Erevan. Eppure l'Armenia ha riaperto il confine chiuso da 30 anni per spedire aiuti ad Ankara
La Turchia si rifiuta di riconoscere il genocidio del 1915 e aiuta l'Azerbaigian a invadere Erevan. Eppure l'Armenia ha riaperto il confine chiuso da 30 anni per spedire aiuti ad Ankara
Togliere le sanzioni a Damasco è «l'unica umanità possibile», anche se rischia di favorire Assad. Politica, calcoli e ipocrisie delle democrazie occidentali sul sisma che ha colpito Turchia e Siria. Intervista a Domenico Quirico
Nella città della Turchia devastata dal sisma dove vivono 120 cristiani, chi ha perso tutto dona agli altri quel poco che ha. «Hanno bisogno di acqua, cibo, luce, gas ma inviare aiuti è difficilissimo», dichiara a Tempi Giulia Longo (Caritas Anatolia)
Cosa ci dice la storia della bambina di Jandairis, venuta alla luce tra le macerie mentre il sisma si portava via sua madre
Il sisma che ha devastato la Turchia sud-orientale sarà decisivo per il futuro del presidente, evidenziando le debolezze del sistema o permettendogli di incarnare la figura di padre della patria ferita. E a maggio si vota
La situazione nel paese è «catastrofica», gli aiuti faticano ad arrivare, «mancano cibo, acqua e corrente elettrica». Chiese e moschee sono state sbriciolate, ma «l'amore di Dio non finisce»
Già 45 Stati hanno promesso aiuti alla Turchia, mentre a causa delle sanzioni e dell'embargo nessuno si sta muovendo per la Siria. «Siamo lasciati soli»
Il violento sisma di ieri ha causato migliaia di vittime nei due paesi. Palazzi sbriciolati, castelli millenari crollati, cattedrali distrutte. «Abbiamo bisogno del vostro aiuto»
Padre Bahjat Elia Karakach, parroco latino di Aleppo, racconta a Tempi la situazione nel paese colpito stamattina insieme alla Turchia da un violento terremoto: «Ci sono macerie ovunque. Solo ad Aleppo almeno duecento vittime. Abbiamo bisogno di aiuto»
«Da 21 giorni non posso rientrare a casa, nel Nagorno-Karabakh, per vedere i miei figli. Il regime azero va punito prima che torni a usare la forza». Intervista ad Artak Beglaryan, consigliere del ministro di Stato dell'Artsakh, sul blocco illegale del Corridoio di Lachin
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