«Investimenti esteri e turismo sono in aumento. E i nazionalismi si sono dimostrati vicende irreali. Economia e cultura per ripartire dopo il 2013». Parla José Miguel Oriol
Domani le elezioni in Catalogna. Sono stati i socialisti catalani a votare con gli indipendentisti uno statuto che definiva la regione “nazione” e a spingere CiU verso posizioni estreme
Il Corriere della Sera intervista il leader catalano Jordi Pujol, ma nemmeno una domanda sul presunto scandalo dei conti svizzeri di cui è accusato già da quattro giorni.
«Di solo rigore si muore: i mercati l'hanno capito». E «senza politica l'Europa è finita», proprio come il lavoro, soffocato dall'assenza di investimenti. Intervista a Giancarlo Marini
Movistar, il principale operatore mobile del paese, di proprietà dell'ex monopolista Telefonica, è quello che paga più di tutti le scelte di risparmio delle famiglie
Oggi a Bruxelles il vertice tra capi di Stato e governi Ue: si parlerà anche di Spagna. Intervista ad Andrea Giuricin, dell'Istituto Bruno Leoni: «La richiesta di aiuti di Madrid è inevitabile. Ma Rajoy teme di perdere sovranità»
Nei piani dell’establishment c’è un governo Bersani con un capo dello Stato di “garanzia” europea (Monti o Prodi). Il resto è consegnato alle procure e all’antipolitica
Madrid sprofonda e gli indipendentisti si fanno sempre più forti. Così le elezioni nei Paesi Baschi e in Catalogna rischiano di disintegrare il regno di Juan Carlos.
Il premier spagnolo oggi ha incontrato Hollande, ma sugli aiuti al Fmi continua a temporeggiare. Un sondaggio pubblicato da El Pais lo dà in picchiata nei consensi