soldati

Redazione
12 Marzo 2012
È di almeno 17 civili uccisi il bilancio della strage compiuta da un soldato americano in preda a un raptus nella provincia di Kandahar, nel sud dell'Afghanistan. Il militare ha sparato casa per casa e il bilancio non è ancora stato confermato dall'Isaf. Per Barack Obama sarà fatto di tutto per «assicurare nei tempi più brevi possibili i responsabili alla giustizia».
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Leone Grotti
11 Marzo 2012
Intervista a Karma Dorjee, giornalista di Radio Free Asia che tutti i giorni è a contatto con chi abita nel Tibet occupato e che il governo cinese ha chiuso al resto del mondo. «Hanno circondato monasteri e città, chiuso strade e scuole, sequestrato persone. Non le fanno neanche uscire di casa e non restituiscono i cadaveri delle vittime alle famiglie».
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Leone Grotti
05 Gennaio 2012
Il "muro di sicurezza" che separerà Israele dalla Cisgiordania, nel villaggio palestinese di Walaja, passerà in mezzo al monastero Cremisan separando i frati dalle suore salesiane. I frati vorrebbero stare dalla parte Israele ma le suore non vogliono abbandonare la loro scuola, che si trova nella parte palestinese
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Benedetta Frigerio
25 Dicembre 2011
Il soldato Luca Barisonzi, che ha perso le gambe nella sparatoria in cui Luca Sanna è stato ucciso, in Afghanistan, ha fatto uscire il libro "La patria chiamò". Scrive: «Se qualcuno mi dicesse: “Togliendo Luca Sanna, rivivresti tutto? Consapevole che dopo cinque mesi di missione finiresti su una carrozzella?”. Probabilmente risponderei sì»
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Daniele Ciacci
21 Dicembre 2011
La Corea del Sud ha un Pil pro capite di circa 30 mila dollari, quella del Nord non arriva a duemila; Seul coltiva il doppio del riso di Pyongyang e produce una quantità di auto 100 volte superiore. In compenso nel regime comunista un cittadino su 21 è un soldato e la mortalità infantile colpisce 50 bambini su 1.000
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Daniele Ciacci
19 Dicembre 2011
Il Time elegge persona dell'anno il "manifesante". Intervista al giornalista Mauro della Porta Raffo, che dichiara a Tempi.it: «Sono indignato, il Time si prostra sempre davanti al politically correct ma dire che tutte le proteste sono legittime è follia». E sul ritiro americano dall'Iraq: «Non hanno portato la pace, non è giusto»
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Redazione
19 Dicembre 2011
Ieri sono avvenuti gli scontri più sanguinosi da novembre davanti alla sede del governo. I manifestanti chiedevano le dimissioni del governo e l'abbandono del potere da parte delle forze armate. I soldati li hanno attaccati: otto morti e 300 feriti. Il premier Ganzuri: «L'Egitto ha bisogno dell'unità, siete dei controrivoluzionari»
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