Le classi dirigenti di gran parte dei nostri paesi non meritano molta solidarietà (sono la causa della crisi, non certo la soluzione), ma l’Occidente non è riducibile alla visione delle sue élite
Il caso Toti, il Pugliagate e il clima di crescente sfiducia verso le toghe, un certo consenso bipartisan sulla riforma della magistratura, l’incredibile voto pro Palestina dell’Onu (e di mezza Europa). Rassegna ragionata dal web
Le proteste universitarie in Occidente raccolgono il plauso di Foad Izadi, noto docente di Teheran. Alla Statale di Milano si rimandano convegni su Israele, ad Harvard si prega verso la Mecca
Abnousse Shalmani, scrittrice francese di origini iraniane, denuncia l'ingenuità degli universitari che manifestano in tutto il mondo: «Hamas ha compiuto un massacro, non un atto di resistenza. Le proteste flirtano con chi festeggia per la morte degli ebrei»
Nel sud della Striscia i potenti clan «mettono le mani praticamente su tutti gli aiuti», dichiarano profughi palestinesi a Tempi. Tra usura e tangenti, «anche per mangiare bisogna indebitarsi»
Se l'odio verso Israele da parte degli abitanti della Striscia resta invariato, cresce il risentimento verso i terroristi islamici: «Dovevano proteggere la popolazione. Vogliamo tornare a vivere come esseri umani»
«Smettiamola di vederli come i ragazzi del Mc Donald's: agli assalitori del 25 aprile non importa di Gaza, odiano gli ebrei e l’Occidente. E in questo clima diventano più pericolosi». Parla Mario Furlan, che con i suoi City Angels ha protetto il corteo a Milano
Mentre i neo tromboni come Scurati ci ammorbano con le loro scemenze, riemergono a sinistra i germi di una cultura che vuole impedire agli altri di manifestare, parlare, esistere. Rassegna ragionata dal web
Intervista alla docente araba, cristiana e israeliana Totry-Jubran: «Israele ha diritto di difendersi, ma a Gaza è andato ben oltre. Due popoli e due Stati? Soluzione difficile. Nessuno si fida dell’altro»