La Corte d’appello di Helsinki respinge tutte le accuse contro l’ex ministro degli Interni finlandese mettendo fine a quattro anni di persecuzione giudiziaria. Ma il messaggio è passato: la libertà di parola porta dritta in tribunale
Assolta da tutte le accuse di «incitamento all’odio», l’ex ministro dell'Interno finlandese torna a processo. «Questo caso avrà ramificazioni in tutto il mondo», denunciano 16 membri del Congresso americano. E in Messico le condanne non si fanno attendere
Assolta all’unanimità da tutte le accuse di «incitamento all’odio», l’ex ministro dell'Interno finlandese tornerà a processo. L'intento è chiaro: la libertà di parola è sempre punita con anni di persecuzione giudiziaria
Vittoria della parlamentare finita alla sbarra per un tweet, un pamphlet e una dichiarazione televisiva contrari al matrimonio gay. Secondo la corte di Helsinki non ha violato la legge e non spetta al tribunale «interpretare la Bibbia»
L'ex ministro dell'Interno della Finlandia è finita ieri a processo per «incitamento all'odio» per un tweet in cui citava san Paolo e un libretto sul matrimonio tra uomo e donna. L'avvocato a Tempi: «Potrebbe accadere a chiunque. Italiani, attenti al ddl Zan»