Dove sta la nostra scelta nel servizio pubblico, statale e paritario? Perché mio figlio senza mezzi economici non ha il “permesso” dello Stato di scegliersi la scuola che vuole? Perché l’insegnante è retribuito in modo diverso?
Come si vince il senso di soffocamento in questa stanza in cui sempre di più si alza il pavimento dei diritti e si abbassa il soffitto dei doveri? L’intervento di Giancarlo Cesana all’incontro della Fondazione Tempi a Padova
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