governo

Redazione
14 Novembre 2011
Roberto Formigoni chiarisce di non essere interessato a cariche da ministro nel possibile "Governo Monti". «Non ho chiesto di farne parte, dovrò deludere chi si aspetta una successione in Lombardia». Ieri era a Porta a Porta. Oggi, sul Corriere della Sera, Maurizio Lupi dice di essere per le larghe intese, ma contro l'inciucio e il ribaltone
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Redazione
11 Novembre 2011
Secondo il premio Nobel per l'economia Paul Krugman, l'Italia è debole per come il governo dell'euro è strutturato, "perché si indebita in moneta straniera (quella dell'Europa in teoria, in pratica quella tedesca)". Per risolvere il problema, più che un regime commissariale alla Monti, serve un governo politico scelto dal popolo
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Redazione
10 Novembre 2011
Mario Monti è stato nominato senatore a vita da Giorgio Napolitano. Sembra il primo passo verso un governo tecnico cui prenderebbero parte Pdl, Pd e Udc. All'opposizione Lega e Idv. «Non possiamo dividerci adesso» avrebbe detto il premier a Bossi. «Mandiamo tutto all'aria per un governo insieme al Pd?», la risposta del Senatùr. Oggi andranno avanti le discussioni tra Pdl e Lega
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Leone Grotti
10 Novembre 2011
Raffaello Vignali, parlamentare del Pdl, spiega a Tempi.it che cosa succederà dopo la notizia di ieri che Berlusconi non si dimetterà subito ma solo dopo l'approvazione della legge di stabilità: «O viene formato un nuovo governo di maggioranza, insieme alla Lega, oppure si va alle elezioni. Non c'è nessuna possibilità di governi tecnici, Napolitano non lo permetterà»
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Redazione
10 Novembre 2011
Gabriele Toccafondi, parlamentare del Pdl, esclude ogni possibilità di governo tecnico e sull'andamento dei mercati dichiara: «L'instabilità politica manda in fibrillazione i mercati. La sinistra ha voluto le dimissioni di Berlusconi e ora non ha una alternativa politica. Con il maxi emendamento che approveremo ci dimostriamo più responsabili di loro»
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Carlo Candiani
10 Novembre 2011
Per Sergio Soave, analista di Foglio e Avvenire, il compito primario dell'Italia in questo momento è dare una risposta alle esigenze europee. E Berlusconi ha ancora un ruolo determinante: «Chi credeva che bastasse l’annuncio delle sue dimissioni per calmare i mercati, ha preso un abbaglio e il disastro di queste ore ne è la prova. Non usciremo dalla crisi decapitando il capro espiatorio»
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Redazione
09 Novembre 2011
Sul rendiconto dello Stato 308 voti favorevoli e 321 astenuti. La fiducia c'è ma la maggioranza non ha più i numeri. Berlusconi si riunisce con i suoi per decidere cosa fare, ma per Bossi la situazione è chiara: il premier deve lasciare il posto ad Angelino Alfano. Spunta un appunto del premier - Leggi qui tutti gli aggiornamenti
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