dimissioni

Redazione
10 Novembre 2011
Mario Monti è stato nominato senatore a vita da Giorgio Napolitano. Sembra il primo passo verso un governo tecnico cui prenderebbero parte Pdl, Pd e Udc. All'opposizione Lega e Idv. «Non possiamo dividerci adesso» avrebbe detto il premier a Bossi. «Mandiamo tutto all'aria per un governo insieme al Pd?», la risposta del Senatùr. Oggi andranno avanti le discussioni tra Pdl e Lega
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Redazione
10 Novembre 2011
Il voto sul rendiconto generale evidenzia che Silvio Berlusconi non ha più la maggioranza alla Camera. Ma in un colloquio serale con il capo dello Stato Napolitano, il premier ha deciso l'approvazione di un maxi emendamento, che recepisca le misure caldeggiate dall'Unione Europea, a seguire le dimissioni e un nuovo voto
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Leone Grotti
10 Novembre 2011
Raffaello Vignali, parlamentare del Pdl, spiega a Tempi.it che cosa succederà dopo la notizia di ieri che Berlusconi non si dimetterà subito ma solo dopo l'approvazione della legge di stabilità: «O viene formato un nuovo governo di maggioranza, insieme alla Lega, oppure si va alle elezioni. Non c'è nessuna possibilità di governi tecnici, Napolitano non lo permetterà»
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Redazione
10 Novembre 2011
Gabriele Toccafondi, parlamentare del Pdl, esclude ogni possibilità di governo tecnico e sull'andamento dei mercati dichiara: «L'instabilità politica manda in fibrillazione i mercati. La sinistra ha voluto le dimissioni di Berlusconi e ora non ha una alternativa politica. Con il maxi emendamento che approveremo ci dimostriamo più responsabili di loro»
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Roberto Regina
08 Novembre 2011
Filippo Facci a Radio Tempi dice la sua sulle sorti del governo italiano. Secondo la firma di Libero, la soluzione più giusta in questo momento «sarebbe andare a votare, però così mancherebbe il tempo di cambiare la legge elettorale». L'Italia invece avrebbe bisogno di tornare al proporzionale «perché è sistema più fedele nel rispecchiare il paese»
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Redazione
28 Ottobre 2011
Berlusconi chiede alle opposizioni di «confrontarsi sul merito dei provvedimenti». Ferrara: "Le varie sinistre un giorno deridono il governo perché non avrebbe la fiducia dell'Ue, il giorno dopo insorgono contro il programma di riforme per lo sviluppo concordato in sede europea. Insorgere è facile, prepararsi al governo è difficile"
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