Christianophobia. Cresce nel mondo il numero di cristiani minacciati
Un saggio di Rupert Shortt descrive la dinamica delle persecuzioni contro i cristiani nel mondo, in particolare nei paesi musulmani
Un saggio di Rupert Shortt descrive la dinamica delle persecuzioni contro i cristiani nel mondo, in particolare nei paesi musulmani
Almeno 11 persone sono morte ieri in Nigeria e 30 sono rimaste ferite in un attacco terroristico che ha colpito una chiesa protestante nella più grande caserma militare del nord della Nigeria a Jaji, nello stato di Kaduna.
Come affermato da Paul Bhatti «tanti leader religiosi hanno capito che la legge non serve a proteggere il Corano, anzi disonora i suoi stessi insegnamenti». La ragazzina cristiana accusata di avere bruciato pagine del Corano ad agosto è innocente.
Numeri alla mano, tre casi di discriminazione su quattro nel mondo sono contro i cristiani. La Merkel ha solo detto: «Il cristianesimo è la religione più perseguitata al mondo». Perché il mondo si scandalizza?
Abdulaziz, numero due di Boko Haram, ha chiesto al governo nigeriano di trattare la pace ponendo le sue condizioni: «Non siamo contro lo Stato ma contro le forze di sicurezza, che ci uccidono».
Parla mons. Matthew Man-oso Ndagoso, arcivescovo di Kaduna: «Un atto vile, barbaro e orribile, che ogni persona comune non può che condannare. Non è pensabile che qualcuno possa commettere azioni simili».
«I ribelli sono presentati come il popolo siriano ma non è così. Bisogna tornare a dare voce alla maggioranza silenziosa del popolo siriano». Intervista a madre Mariam-Agnès de la Croix, superiora del monastero di Qara, Siria.
Almeno dieci morti e 145 feriti è il bilancio di un'altra domenica di sangue in Nigeria. A Kaduna un kamikaze si è fatto esplodere in chiesa: almeno sette morti. Poi la rappresaglia dei cristiani.
È successo a Hyderabad lo scorso settembre, ma non se ne sapeva niente. Gli estremisti hanno attaccato le strutture e le persone della Chiesa cattolica al grido di "Allahu Akbar". Colpiti anche gli indù.
Qui gli islamisti hanno squarciato i corpi di donne incinte, mutilato, ammazzato a colpi di machete persone che avevano l’unica colpa di credere in Gesù. Così in Nigeria la violenza continua ma non spegne la fede. Viaggio a Jos
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