Svezia, aborto: ostetrica cristiana fa obiezione di coscienza. Licenziata, ricorre al Consiglio d’Europa

Di Benedetta Frigerio
27 Marzo 2014
La svedese Ellinor Grimmark, 37 anni, ha riaperto il dibattito sull'aborto nel paese: «Come ostetrica voglio aiutare i bambini a nascere e non a morire»

ellinor-grimarkEllinor Grimmark, ostetrica svedese di 37 anni, è stata licenziata l’anno scorso dall’ospedale dove lavorava a Eksjö per aver fatto obiezione di coscienza ed essersi rifiutata di praticare aborti. Cercando lavoro in altre strutture, Grimmark si è vista chiudere diverse porte in faccia, nonostante nel sistema sanitario ci sia carenza di ostetriche. La donna si è allora rivolta all’Ombudsman della Svezia e al Consiglio d’Europa per ottenere giustizia. La Svezia, infatti, non prevede esplicitamente l’obiezione di coscienza ma nel 2011 ha firmato una risoluzione al Consiglio d’Europa in cui si impegna a garantirla.

«PER TE NON C’È POSTO». Il caso Grimmark ha destato l’attenzione dei media svedesi. Al quotidiano Aftonbladet la donna ha spiegato: «Come ostetrica voglio difendere e salvare a ogni costo la vita. Gli operatori sanitari in Svezia dovrebbero forse essere obbligati a prendere parte a procedure che eliminano la vita, al suo stadio iniziale o finale? Qualcuno deve mettersi dalla parte dei piccoli, qualcuno deve combattere per il loro diritto alla vita».
Intervistata da Morning Star News l’ostetrica, che non vuole praticare aborti in quanto cristiana, ha spiegato così la sua delusione: «Al imo vecchio ospedale e nei miei colloqui successivi mi dicevano: “Per quelli che hanno le tue opinioni non c’è posto nella nostra clinica».

«VOGLIO FAR NASCERE I BAMBINI». Nei dibattiti televisivi sul suo caso, molti si sono chiesti perché Grimmark abbia scelto il suo lavoro nonostante le scarse tutele offerte dalla Svezia. Il suo avvocato, Ruth Nordstrom, ha sempre risposto che lei «come ostetrica vuole aiutare i bambini a nascere e non a morire». Durante una trasmissione, Catharina Zatterstrom, dell’Associazione ostetriche, ha affermato che lei stessa quando era incinta era stata costretta a recarsi in una città lontana per trovare un’ostetrica obiettrice, sentendosi più sicura con chi non operava aborti.

DIBATTITO APERTO. Ombudsman e Consiglio d’Europa non si sono ancora pronunciati sul caso. Intanto il parlamentare Maths Selander ha sottolineato come mai il caso Grimmark abbia destato tanto scalpore: «Viviamo in una cultura dove abbiamo reso superficiale ogni quesito etico, tanto che ora pensiamo sia normale che lo stato bypassi la coscienza delle persone, anche se si tratta di una questione di vita o di morte». La blogger svedese Mariola O’Brien, che si è ampiamente occupata del caso, ha scritto che «il silenzio che circonda normalmente la questione dell’aborto in Svezia è grande e potente».
La testimonianza dell’ostetrica sembra però aver riaperto una prospettiva nuova nel panorama di un paese in cui l’aborto, gratuito e disponibile anche alle minorenni senza consenso dei genitori dal 1975, ha raggiunto il tasso più alto fra le adolescenti d’Europa (22 ogni 1000).

@frigeriobenedet

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29 commenti

  1. Tommasodaquino

    lo stato totalitario funziona solo se ha a disposizione degli schiavi che gli obbediscono, ma un uomo è sempre un rischio, può rendersi conto della sua schiavitù, può crescere o cambiare e desidera la libertà. Per evitare questo rischio è semplice, basta eliminargli la coscienza. e dire che molti idioti statalisti sono anche convinti che questo sia giusto.

  2. Grillo Parlante

    Solito festival della coerenza dei soliti mangiapreti. Da una parte invocano più diritti per tutti, dall’altra ringhiano contro quello dell’obiezione di coscienza. Vien voglia di ripristinare il servizio di leva obbligatorio, donne comprese, per raddrizzare certe spine dorsali.

  3. luchino

    sarebbe meglio lasciare perdere di nascondersi dietro la legge,la legge è fatta da uomini qualche decina d’anni fa se non si aveva certi numeri :gas prima ,forno e cenere poi
    Oggi poco cambia se non hai certi numeri cannula prima pinze ad anelli pou

  4. Ivan

    Non vedo dove gli svedesi vedano il problema: chi vuole pratica l’aborto, chi non vuole no.
    D’altronde, obbligare a praticare l’aborto a chi lo giudica un omicidio (a torto o a ragione, non voglio entrare nel merito) è una cosa mica da ridere…

    1. Nino

      il problema è chiaramente spiegato in questa frase:

      The vice chairwoman of Swedish Association of Health Professionals, Pia Arndorff, told TT news agency, “As a patient in Sweden, it must be very clear what you can expect according to Swedish law. It should not depend on whom you happen to encounter.”

      Ovviamente si parla di sanità pubblica, non di quella privata

  5. Giannino Stoppani

    @Filomene, Chrisi Eloisanasega e trollonzi vari
    Mi spiace tanto, ma dal momento che non dispongo di tutto il vostro tempo libero e nessuno mi paga per fare propaganda, io vi posso dedicare solo qualche riga di amaro scherno delle vostre idee bigotte.
    Però voialtri non vi scoraggiate, continuate a “trollare” a più non posso, cosicché la gente normale (quella cioè che, a differenza di voialtri è in grado di formulare un pensiero autonomo) possa provare il dovuto schifo intellettuale per le vostre scellerate e incolte asserzioni.
    A presto.
    P.S.: un plauso a coloro che cristianamente trovano la voglia di rispondervi punto per punto, consentendovi di espettorare tutto il marciume ideologico in decomposizione che avete nella vostra inutile zucca piena di vento.

    1. Chris

      Il tuo vero Inferno non sarà nell’aldilà, ma nella presente vita. Tutto il disprezzo, la negatività e il livore che vomiti costantemente si ritorcerà contro di te. Le vere fiamme saranno nella tua coscienza.

    2. Chris

      Il tuo vero Inferno non sarà nell’aldilà, ma nella presente vita. Tutto il disprezzo, la negatività e il livore che vomiti costantemente si ritorcerà contro di te. Le vere fiamme saranno nella tua coscienza.

      1. diabolik

        chris, un’anima candida come te invece volerà in Paradiso con tutte le scarpe……. ah ah ah fatte meno canne. chicco !

        1. Chris

          Anche te sei messo bene! hai proprio cris.to dentro di te!
          Per me il paradiso ha la stessa probabilità di esistere di PuffLandia.
          Ma tu fai bene a crederci, perché chi visse sperando, morì …. 😀

  6. diabolik

    La Svezia è tollerante solo con gli extracomunitari e con i gay

  7. filomema

    Ma scusate di cosa stiamo parlando? Se l’ordinamento svedese non prevede l’obiezione di coscienza è come se un gay in Italia volesse a tutti o costi sposarsi anche se non c’è una legge che lo consente. Se il parlamento svedese, espressione della volontà popolare, ha la forza numerica di introdurre una legge sull’obiezione di coscienza, lo faccia.
    Così funziona la democrazia altrimenti si tratterebbe di una dittatura etica. Non siete voi quelli che dicono che si vorrebbe imporre ideologie contrarie alla legge naturale quando si tratta di discutere sui diritti civili.

    1. giovanni

      Se la maggioranza approva una legge, che permette di ammazzare tutte le filomene, tu sei spacciata!

      1. filomema

        A maggior ragione se una dittatura etica decide che tutti i Giovanni sono eretici…li mette al rogo. La storia insegna.

        1. Giannino Stoppani

          Se la storia insegna allora tu perché non impari un piffero?

          1. filomema

            Perché tu la storia la intendi a tuo uso e consumo per difendere la chiesa… ma non è così mi dispiace

          2. Tommasodaquino

            le la intende a suo e consumo invece per difendere chi? mi scusi tanto per sapere?

        2. Chris

          ma che belle che sono le risposte quando non si sa come rispondere 😀

        3. giovanni

          Prendiamo per buona la favoletta che la Chiesa bruciava gli eretici. La signora Ellinor, oggi 27/03/2014 di professione fa l’ostetrica, in virtù della professione che esercita, con ragione può rifiutarsi di partecipare alla mattanza degli innocenti.

          1. Paolo

            Perchè vede Sig.ra Filomena gli adepti delle credenze religiose credono che la legge debba essere piegata e modificata a seconda delle loro personali, nonchè infondate, credenze.
            Per questo motivo credono, in virtù della loro ideologia che secondo loro li mette sopra agli incarichi che liberamente si scelgono (obiezione di coscienza) e ai diritti degli altri (famiglie omoparentali) , di poter fare e o non fare quello che meglio credono, facendo passare per oggettive le loro fantasiose convinzioni.
            Non capiscono che la propria libertà religiosa è un fatto, o problema loro, prettamente personale…se un determinato lavoro prevede attività che non vanno bene con i diktat della confessione religiosa non scelgono altro ma pretendono che ciò venga modificato a seconda delle proprie credenze.
            Logicamente ciò vale solo per loro,
            Come se la “coscienza” fosse prerogativa dell’ideologia religiosa.
            Non pensano che molto altri, ad esempio, ritengono immorale la discriminazione, la negazione alla libera scelta sul proprio corpo, ecc…
            Così come non comprendono che un conto è l’evidenza scientifica un conto sono personali convinzioni personali.
            Esempio: La comunità scientifica mondiale ha da anni dimostrato come le famiglie formate da due persone dello stesso sesso siano adatte a crescere prole e loro continuano a voler discriminare queste famiglie parlando di “tutela dei più deboli”?? Da cosa verrebbe da chiedere.
            Al contempo ritengono che personale medico o paramedico possa negare l’accesso a prestazioni, a medicinali o a contraccettivi a cui il cittadino a diritto in virtù di “obiezione di coscienza”.
            Dunque domani per assurdo chiunque potrebbe astenersi dalle proprie mansioni lavorative per “obiezione di coscienza”…con la piccola differenza che in campo medico si crea un danno enorme ad altre persone nell’esercizio di un proprio diritto.
            Pensi al contraccettivo detto “Pillola del giorno dopo” solo da loro ritenuta “abortiva”, senza un minimo dato scientifco a conferma di ciò dato che il contraccettivo suddetto non ha alcuna funzione su un ovulo già impiantato (momento dal quale si può parlare di aborto).

    2. domenico b.

      Filomena, come al solito leggi le prime due righe e poi cominci a sparare giudizi.
      Ci sarebbe molto da ridere se non si trattasse di interrompere o meno una vita.
      Fa riflettere la superficialità con cui si decide se una vita deve proseguire o meno

      1. Ellas

        Fa riflettere la superficialità di queste leggi.
        sapete che mi chiedevo? Ma ad una donna musulmana o ad una induista glielo propongono l’aborto o vale solo per noi occidentali?
        Scommetto di no, perchè è CONTRARIO ALLA LORO RELIGIONE.

        Se non è pregiudizievole questo…lo dimostra il fatto che le vedi quasi sempre incinte.

        E non è una questione di parto forzoso, perchè una donna potrebbe prendere una pillola e mentire al marito. E’ la violenza dell’islam.

        Comunque…ecco un altro caso di cristianofobia. Su una cosa Filomena ha ragione: se le leggi svedesi non prevedono l’obiezione…
        Questo significa che sono leggi fatte a metà, pregiudizievoli e si tratta di razzismo religioso.
        Ma chi se ne frega? Del resto è solo una sporca cristiana, vero?

        Ecco perchè il numero di violenza sulle donne è maggiore nel nord Europa.

        Brava Filomena, tu dici che non vuoi un bambino perchè vuoi sentirti libera? Allora devi rispettare la libertà di chi la vita preferisce farla nascere.
        Avrebbero potuto utilizzare Elinor con chi vuole partorire, invece no. Questo è razzismo.

        E…Filomena, ricorda che la legge svedese è la stessa che NON tutela le donne vittime di violenza.
        Pensaci, e pensa a 360°.

        1. filomema

          Non so da che fonte ricavi che la violenza sulle donne è maggiore nei paesi dove i diritti civili sono più rispettati come la Svezia, a meno che non cconsideri violenza consentire alle donne di abortire o non prevedere l’obiezione di coscienza per i sanitari donne.
          Sulla libertà di far nascere i bambini siamo tutti d’accordo ci mancherebbe ma deve esserci prima di tutto la volontà della donna di far nascere il figlio, non è una decisione che può essere presa da un sanitario o da chiunque altro. Nell’ambito della salute il protagonista deve essere la persona che decide non il sanitario e se questo vale in caso di cure al malato deve valere a maggior ragione per la gestante rispetto alla propria salute in senso più ampio.
          A nessuna donna nei paesi civili verrà mai imposto di abortire ma qui il problema è garantire alle donne che ritengono di volerlo fare la possibilità concreta di farlo. E questo vale anche per l’ostetrica in caso di gravidanza.

    3. Valeria

      La Svezia ha firmato una risoluzione in cui si impegna a garantire l”obiezione di coscienza, quindi anche se la legge interna non lo prevede esplicitamente comunque la signora ne ha diritto.

      1. filomema

        Non è così le risoluzioni vanno poi recepite a livello nazionale posto che il parlamento le approvi. In caso contrario rimane la normativa precedente.

    4. dodo

      Le leggi sono legali ma spesso inique. Se esse non tutelano i deboli a cosa servono? La legge dovrebbe essere fatta appunto per tutelare gli indifesi. E praticare l’aborto o peggio sostenerlo é un atto assolutamente vile!

    5. Emanuele

      non è così semplice. L’obiezione di coscienza si manifesta come un tema trasversale alla legge. La questione parte da lontano, da Antigone se proprio vogliamo fare i saputelli.
      Passando per Don Milani e Hannah Arendt.
      L’obiezione di coscienza non è un semplice “violare la legge” è un rifiutarsi di obbedire a un comando per motivi di coscienza. Ci sono dietro motivazioni e implicazioni enormi: il rapporto tra il cittadino e lo stato, tra la legge e la morale… insomma non mi dilungo.
      Ci sono buone possibilità che il ricorso venga accolto.

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