Contenuto riservato agli abbonati
Prosegue il viaggio di Tempi in Libano per raccontare come il paese sta cercando di rialzarsi dopo la devastante guerra tra Hezbollah e Israele scoppiata in mezzo a una drammatica crisi economica. Puoi aiutarci a sostenere le spese per il reportage attraverso una donazione al Fondo Più Tempi. Per leggere tutti gli articoli della serie clicca qui.
* * *
Ain Ebel e Debel, Libano. La strada che da Tiro conduce a sud, verso il confine tra Libano e Israele, è un’interminabile litania di palazzi distrutti, case sbriciolate, auto bruciate. Dovunque montagne di macerie, edifici di cemento armato accartocciati su se stessi quasi fossero di carta, cavi di ferro e rame aggrovigliati attorno a pilastri che non hanno più un tetto da sorreggere. Su ogni cumulo di detriti è issata una bandiera di Hezbollah. Il “Partito di Dio” continua a dichiarare in televisione di avere vinto la guerra, ma nel sud del Libano “vittoria” fa rima con morte, disperazione, umiliazione a perdit...
Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno