
La presidenza del Consiglio ha risposto al papà di un ragazzo autistico che il 3 dicembre, in occasione della festa internazionale della disabilità, aveva scritto a Giuseppe Conte denunciando in maniera puntuale lo scarso impegno sulla disabilità. Andrea Buragina, questo il nome dell’autore della lettera, aveva, in particolare, rimproverato al presidente del Consiglio di giocare sulle emozioni, con attenzioni di circostanza, tante parole ma pochi fatti.
Nella risposta che ha ricevuto da Palazzo Chigi – ci spiega Buragina – «si parla di impegno ed attenzione alla disabilità ma restando ai fatti la prima cosa che questo governo ha fatto, appena instauratosi, è stata proprio l’eliminazione della figura del ministro della Disabilità. Le deleghe della disabilità sono così finite in capo al presidente del Consiglio la cui attenzione, anche per il sopraggiungere dell’emergenza Covid-19, sembra di fatto più formale che sostanziale. Prova ne è, continua Buragina, socio di Angsa Lombardia, che «un mondo, quello della disabilità, è stato lasciato completamente in balìa di se stesso durante il lockdown». Un rapporto dell’Istat pubblicato proprio ieri stima che sarebbero stati addirittura 70 mila i ragazzi disabili esclusi dalla didattica a distanza.
Buragina ritiene fondamentale reintrodurre la figura del ministro della Disabilità e già a maggio aveva lanciato una petizione su change.org intitolata “Ridateci il ministro della Disabilità”, sottoscritta ad oggi da quasi 4.000 persone. L’intento è evidentemente quello di creare una regia verso una problematica che tocca in maniera trasversale diversi aspetti della vita delle persone con disabilità e dei loro familiari (salute, lavoro, scuola, inclusione sociale) e conseguentemente diversi ministeri. «È, a mio parere, indispensabile creare un coordinamento fra i vari ministeri e le Regioni. Solo in questa maniera sarà possibile dare una dignità vera ai diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie», chiarisce Buragina.
Nella sua replica alla presidenza del Consiglio viene anche evidenziato come, nonostante le buone intenzioni, gli «obiettivi» dichiarati dal capo del governo di potenziare il Fna (Fondo nazionale per la non autosufficienza) rimangono appunto obiettivi, ossia qualcosa che oggi non c’è e che forse neanche domani potrebbe esserci. La dotazione attuale resta, così, inadeguata e gli enti locali (Regioni piuttosto che Comuni) sono oggi costretti a utilizzare criteri, peraltro previsti a monte, come l’Isee, con la finalità di ripartire risorse, evidentemente scarse, a valle.
Tutto questo, continua Buragina, alimenta il paradosso del ricorso. L’ottenimento di dette risorse è infatti spesso legato in maniera preponderante alla capacità di imbastire un ricorso, spesso già “vinto in partenza”. «Alludo ad esempio a situazioni in cui gli enti locali usino, come criterio di ripartizione, l’Isee ordinario invece di quello socio-sanitario nel caso di disabili maggiorenni», spiega Buragina riferendosi ad una sentenza del Tar della Lombardia che ha recentemente condannato il Comune di Milano per aver escluso un disabile dall’assegnazione della misura B2 (un sostegno destinato a persone con disabilità grave).
Il paradosso del ricorso poi introduce un altro ed implicito criterio di limitazione: la capacità del disabile di ricorrere. Non solo. Tale paradosso, insiste Buragina, prevede anche, nel caso di domande da ripresentare ogni anno, che spesso non basti vincere una volta il contenzioso, ma che lo stesso debba ogni anno essere ripresentato in successione alla presentazione della nuova domanda. «Reputo che tutto questo sia incivile (mette alla prova persone già di per sé fragili) e che l’impegno di un governo si misuri anche nel mettere fine a meccanismi così perversi, oltre che naturalmente nello stanziare il giusto in termini di risorse. Stanziando il giusto non avremmo, infatti, né il ricorso ne il paradosso del ricorso», conclude Buragina, ricordando anche come l’attuale periodo storico, a fronte dell’enorme liquidità proveniente dall’Europa, impone scelte più coraggiose.
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