
Stati Uniti. Trump va affrontato nelle urne, non in tribunale

Lo scontro politico tra democratici e repubblicani, attraverso il braccio armato della giustizia, ha raggiunto livelli senza precedenti negli Stati Uniti. Nella notte di lunedì gli agenti dell’Fbi hanno fatto irruzione nel resort di Donald Trump a Mar-a-Lago, in Florida, e se ne sono andati dopo qualche ora con diversi scatoloni di documenti.
L’Fbi irrompe nel resort dell’ex presidente
A informare i media del raid è stato lo stesso tycoon repubblicano e il tono utilizzato per condannarlo è adeguato all’eccezionalità dell’evento: mai nella storia americana gli agenti federali avevano fatto irruzione nella residenza di un ex presidente degli Stati Uniti.
Che cosa cercava l’Fbi? Molto probabilmente, come spiega il New York Times, cercava prove della violazione da parte di Trump della sezione 2071 del capitolo 18 del diritto penale, quella che vieta di detenere documenti ufficiali. Nel caso dell’ex presidente, non avrebbe mai restituito alcune carte della Library di Stato, gli Archivi americani che conservano tutti gli atti e i documenti della Casa Bianca.
L’obiettivo è rendere incandidabile Trump
E perché una eventuale incriminazione di Trump sotto questo versante interessa tanto al Dipartimento di giustizia americano? Perché potrebbe rendere il repubblicano incandidabile alle elezioni del 2024.
«Ho visto abbastanza. Il Dipartimento di giustizia ha raggiunto un livello intollerabile di strumentalizzazione politica», ha dichiarato il leader repubblicano alla Camera Kevin McCarthy. Il caucus repubblicano ha aggiunto su Twitter rivolgendosi agli elettori: «Se possono fare questo a un ex presidente, immagina cosa possono fare a te».
I democratici «strumentalizzano» la giustizia
Secondo il celebre avvocato e docente emerito di Giurisprudenza ad Harvard, Alan Dershowitz, «una perquisizione dovrebbe essere l’ultima spiaggia. Ma questa amministrazione continua a usare la giustizia per colpire i suoi avversari politici. Spero solo che questo raid dell’Fbi sia giustificato. Se non lo fosse, anche le eventuali prove trovate non potrebbero essere utilizzate in un processo. Per me si tratta di una condotta impropria».
In realtà, anche se Trump fosse condannato per il reato ipotizzato difficilmente potrebbe essere dichiarato incandidabile. Secondo alcuni esperti, infatti, lo stesso reato fu ipotizzato per Hillary Clinton per la vicenda delle email cancellate, ma un’eventuale condanna non sarebbe stata sufficiente a escluderla dalla competizione elettorale.
Trump va affrontato nelle urne
Nessuno sa ancora se Trump si candiderà alle primarie presidenziali del Partito repubblicano, anche se tutto lascia intendere che l’ex presidente abbia voglia di rivalsa. Di sicuro per evitare il rischio che «per le strade scoppi l’instabilità e la violenza politica» in America, evocato da Joel Pollak su Breitbart, è necessario che i democratici comprendano che il tycoon non può essere sconfitto nelle aule dei tribunali ma soltanto nelle urne.
È da quando ha trionfato su Hillary Clinton che i progressisti cercano di far fuori Trump per via giudiziaria. Hanno tentato la strada dell’impeachment in ogni modo conosciuto e ancora non si sono arresi. Dopo averlo accusato di essere malato di mente, di aver vinto le elezioni grazie ai fantomatici hacker russi, di aver tentato di manipolare illegalmente il risultato elettorale e di aver incitato il popolo americano alla rivolta – accuse in parte palesemente false, in parte tanto esagerate quanto indimostrabili – ora vogliono escluderlo dalla competizione elettorale per una legge che quasi certamente è inservibile.
Non sono i giudici a dover stabilire chi sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti, ma gli americani. I democratici dovrebbero farsene una ragione e, piuttosto, impedire a Joe Biden di ricandidarsi.
Foto Ansa
Articoli correlati
1 commento
I commenti sono chiusi.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!
Aspettando il giudizio, si può comunque rimanere sbalorditi dal fatto che la perquisizione sia avvenuta in assenza dell’indagato o del suo legale. Ammettendo che trovino qualcosa di illegale, chi sarà in grado di dimostrare che il corpo del reato non sia stato infilato da qualche manina?