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Sono frequenti sulla stampa e non solo gli allarmi sulla salute mentale dei giovani, che apparirebbero svogliati, impauriti, esauriti, tendenzialmente depressi o alternativamente ribelli, con scarso rendimento scolastico e disadattamento esistenziale. Al proposito, Tempi mi ha segnalato per un commento l’intervista a Massimo Ammaniti su Repubblica del 30 aprile scorso. Ammaniti, medico e neuropsichiatra infantile, è considerato uno dei più noti specialisti italiani sulla materia. È professore onorario (analogo a emerito) all’Università La Sapienza di Roma. Nell’intervista citata prende decisa posizione per un cambiamento della scuola e dell’atteggiamento degli adulti che non sanno dare risposte alla cosiddetta “generazione zeta”, i giovani e gli adolescenti nati tra la fine del secolo scorso e i primi anni di questo.
Ammaniti, rifacendosi al libro Anxious Generation dello psicologo americano Jonathan Haidt, individua nell’abuso dello smar...
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