Siria, mancano i “buoni”. Tentare di schierarsi nel conflitto è sbagliato e dannoso

Di Alfredo Mantovano
14 Settembre 2013
Vince Assad e continueranno i massacri, i cristiani saranno colpiti duramente. Vincono gli altri e aumenterà il terrorismo, i cristiani non se la passeranno meglio

Non sempre i conflitti che accadono nel mondo permettono di comprendere con chiarezza da quale parte prevalgano le ragioni e da quale i torti; ancor di meno, consentono di scegliere la curva dello stadio nella quale collocarsi. La semplificazione diventa irritante quando ci si trova di fronte a vicende come quella della Siria, nelle quali la complessità dei precedenti storici e della situazione attuale raccomanderebbero altra attenzione.

È certo che il regime degli Assad è stato lasciato per decenni da Europa e Stati Uniti libero di mostrarsi fra i più feroci e sanguinari; è singolare che oggi si attenda l’esito del rapporto sulle armi chimiche per decidere se è proprio così turpe. E perché finora non hanno contato nulla le decine di migliaia di vittime innocenti, morte per proiettili, o per bombe, o per il gas (cosa cambia?), né hanno contato nulla le sopraffazioni contro il vicino Libano, da quasi quarant’anni privato con la violenza dei suoi leader più autorevoli, a cominciare da Bashir Gemayel, ucciso dai sicari di Damasco nel 1982, quindi invasa e oltraggiata nel 1990 e nel 2006 dalle truppe del regime siriano, senza che nessuno abbia obiettato?

È altrettanto certo che, grazie alle incertezze di chi oggi punta all’intervento, le file dell’opposizione sono infiltrate, se non proprio costituite, da qaedisti. Vince Assad e continueranno i massacri, si consoliderà l’asse Iran e Hezbollah, e i cristiani ancora presenti nell’area saranno colpiti più duramente. Vincono gli altri, e la presenza terroristica di matrice sunnita, col patronato del Qatar, sarà radicata; i cristiani non se la passeranno meglio. Non si tratta di mostrarsi indifferenti, ma di rendersi conto che fra le parti in causa mancano i “buoni”. Esserne consapevoli è il presupposto per non allungare la catena di errori europei e occidentali.

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7 commenti

  1. marzio

    Ovviamente siamo tutti d’accordo sul fatto che le guerre vadano sempre evitate, con tutti i mezzi a disposizione.In Siria c’e stata pero una aggressione da parte di milizie islamiste terroriste, appoggiate da monarchie del golfo e purtroppo da alcune potenze occidentali, contro un legittimo governo
    .Io, personalmente spero vinca Assad e che la guerra cessi il prima possibile.Il governo in carica avrà mille difetti e contraddizioni, ma e cento volte preferibile ad un regime dei tagliatori di teste di al Qaeda e compari, che instaurerebbero il Terrore e destabilizzerebbero tutta l’area.

    1. Mappo

      Marzio, sono d’accordo che qualunque cosa sia meglio di una riedizione in Siria dell’Afghanistan talebano. Ciò detto però mi fa un po’ effetto definire quello siriano un governo legittimo. Forse che un colpo di stato cessa di essere tale solo perché sono passati alcuni decenni da esso? Se Franco in Spagna o Pinochet in Cile avessero con successo trasferito il potere ad un loro figlio dubito che qualcuno avrebbe definito il loro governo “legittimo”. La realtà è che il governo siriano per decenni ha oppresso un paese vicino, il Libano, ha compiuto attentati sanguinosi in Libano e nel resto del mondo, ha sponsorizzato organizzazioni terroristiche palestinesi, ha cercato di lanciarsi nella corsa al nucleare, non da oggi, ha stretto legami strettissimi con l’organizzazione terroristica di Hezbollah. Ha scatenato una sanguinosa guerra d’aggressione contro Israele nel ’73, ha successivamente tentato di rovesciare il governo, questo sì legittimo, della Giordania. Negli anni ha represso nel sangue ogni tentativo di rivolta, ad esempio ad Homs nel 1980 diecimila morti in pochi giorni. Infine il governo siriano espressione della minoranza alawita opprime in ogni modo la maggioranza sunnita. Tutto questo fa del governo e della dinastia Assad qualcosa di legittimo? Per me (e spero anche per te) no.
      Purtroppo la previsione più facile da farsi è quella di una situazione di stallo in cui entrambe le parti si dissangueranno e con esse l’intera popolazione siriana. Una vittoria sul campo non è possibile per nessuna delle due parti fintanto che alle loro spalle ci saranno gli interessati alleati, Qatar e Arabia Saudita da una parte, Iran dall’altra. Purtroppo la Siria è solo una pedina della lotta fra le dinastie del Golfo e l’Iran, lotta che vede affacciarsi un terzo giocatore, la Turchia. Forse si potrà giungere ad un cessate il fuoco, ma non molto di più, solo e soltanto se le potenze di cui sopra, decideranno di interrompere, per il momento lo scontro.
      Un sogno utopistico sarebbe appunto quello di una pace dove tanto gli Assad che i fondamentalisti di Al Qaeda si togliessero di torno, ma è per l’appunto, nel mondo arabo e nel mondo islamico di oggi solo una puerile utopia.

      1. marzio

        Gentile Mappo.ribadisco ,il governo di Assad avrà tutti i lati negativi che vuoi,ma l’alternativa e costituita attualmente dai macellai islamisti,che se dovessero vincere creerebbero tragici problemi a tutti, non solo al popolo siriano.

  2. Mappo

    Non sono l’interprete del pensiero dell’autore di questo articolo, ma sull’esito finale che viene tratteggiato sul destino finale dei cristiani non è che sia molto più ottimista. E’ certo che i cristiani fino allo scoppio della guerra civile se la siano passata meglio di molti altri correligionari di altri stati arabi, questo ovviamente non perché Assad sia un sostenitore dell’ecumenismo e del dialogo interreligioso, ma solo perché i cristiani gli erano indifferenti fin tanto che non lo ostacolavano e perché comunque quando si governa un paese essendo a capo di una minoranza e meglio aver buoni rapporti con le altre minoranze. Temo però che la guerra civile abbia cambiato una volta per tutte questa situazione. Assad se uscirà vittorioso da questa guerra non sarà più il dominus della Siria, se sopravviverà lui e i suoi alawiti lo dovranno solo alla forza di Hezbollah e dei suoi padrini iraniani. Una situazione come quella che sarebbe stata per il Mussolini di Salò nel caso di una vittoria tedesca. Quindi Assad dovrà pagar pegno a dei fanatici integralisti in tutto simili ai fanatici di Al Qaeda, solo un pochino più attenti alle pubblic relations e ai mass media internazionali di quanto non lo siano i brutali macellai di Al Qaeda. Questo molto probabilmente vorrà dire che se cesseranno probabilmente i massacri dei cristiani, il clima per loro nel complesso non migliorerà. O si adegueranno come hanno fatto i seguaci del generale Aoun in Libano e diventeranno solo dei reggicoda di Hezbollah o dovranno patire la progressiva emarginazione che subiscono i cristiani in Libano, a Gaza, nei territori e in genere in tutto il mondo arabo. Basta controllare il calo che tutte le comunità cristiane dell’area – eccetto ovviamente in Israele – hanno subito negli ultimi decenni. Quindi se è sicuramente sproporzionato dire che i massacri continueranno come dice l’autore dell’articolo questo non vuol dire che le cose ritorneranno come ai bei tempi andati per i cristiani siriani.

  3. GiorgioG

    Un articolo che definirei insulso e inutile ..zeppo di imprecisioni, di piccole grandi bugie e di conclusioni soggettive prive di fondamento. Non si capisce ad esempio come e perché sosteniate che i cristiani verrebbero perseguitati in caso di vittoria governativa… andate dagli abitanti di Maaloula e informativi.. con chi han vissuto e prosperato in pace x decenni? Chi li ha attaccati, minacciati, uccisi e scacciati? Bocciati!

  4. GiorgioG

    Un articolo che definirei insulso e inutile ..zeppo di imprecisioni, di piccole grandi bugie e di conclusioni soggettive prive di fondamento. Non si capisce ad esempio come e perché sosteniate che i cristiani verrebbero perseguitati in caso di vittoria governativa… andate dagli abitanti di Maaloula e informativi.. con chi han vissuto e prosperato in pace x decenni? Chi li ha attaccati, minacciati, uccisi e scacciati? Mi spiace, siete bocciati

  5. GiorgioG

    Un articolo che definirei insulso e inutile ..zeppo di imprecisioni, di piccole grandi bugie e di conclusioni soggettive prive di fondamento. Non si capisce ad esempio come e perché sosteniate che i cristiani verrebbero perseguitati in caso di vittoria governativa… andate dagli abitanti di Maaloula e informativi.. con chi han vissuto e prosperato in pace x decenni? Chi li ha attaccati, minacciati, uccisi e scacciati? Mi spiace, siete bocciati…

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