Se il progressismo della sinistra annega nel latte materno

Di Alfredo Mantovano
30 Novembre 2014
Qualcosa non quadra: è bene che i bambini non siano privati del latte materno, e fin qui nulla quaestio; va altrettanto bene che i bambini nascano dal seme di donatori estranei ai genitori?

Il latte materno è questione seria. I medici lo raccomandano, la tradizione lo consiglia, la letteratura scientifica ne spiega le ragioni. Talmente seria che qualche giorno fa, su richiesta della procura della Repubblica di Pisa, una ventina di persone fra pediatri, informatori scientifici e dirigenti di azienda sono stati arrestati: i medici, fra i quali un paio di primari, avevano prescritto latte in polvere per i loro piccoli pazienti, inducendo all’abbandono dell’allattamento naturale, gli altri avevano ottenuto questi comportamenti, dai quali è derivato un incremento di vendite della marca sponsorizzata, in cambio di elettrodomestici, smartphone, crociere e viaggi. Un rigore apprezzabile: privare il bambino nei primi mesi di vita delle proteine e dei minerali che vengono dal seno materno significa farlo crescere con minori difese. Ferma restando la presunzione di non colpevolezza degli accusati, una indagine del genere mette sull’avviso altri professionisti che si prestino a pratiche così spregevoli: tali – sono parole del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi – da esigere «provvedimenti disciplinari immediati».

Domanda: il rispetto dell’ordine naturale attiene solo all’alimentazione iniziale? Quesito scontato e retorico? Tutt’altro. Nella stessa Nazione – la nostra – che vede giusta determinazione contro i traffici illeciti di latte artificiale, è stata ritenuta degna di tutela costituzionale, tanto da travolgere una legge che la vietava, la fecondazione artificiale di tipo eterologo. Cioè una modalità di procreazione che, per riprendere le parole usate dalla Corte costituzionale per legittimarla, considera con favore la «formazione di una famiglia caratterizzata dalla presenza di figli, anche indipendentemente dal dato genetico». Il presidente della Regione Toscana che invoca – e con ragione – sanzioni contro i pediatri sponsor del latte artificiale, è il medesimo che si dà da fare perché dall’estero giungano ovociti se non se ne trovano sul territorio (cosa più che ovvia, vista la prostrazione che subisce la donna che si sottopone alle tecniche funzionali a “produrli”).

Qualcosa non quadra: è bene che i bambini, finché natura permette, non siano privati del latte materno, e fin qui nulla quaestio; va altrettanto bene che i bambini nascano dal seme di donatori estranei al padre, o alla madre, o a entrambi (questo significa «indipendentemente dal dato genetico»)? Non è un problema di come li allatti: Elton John racconta che, dopo aver “commissionato” e ottenuto, insieme col proprio compagno, due figli da una donna indiana, nei primi giorni dopo le nascite li ha fatti nutrire col latte della madre che li ha messi al mondo, che è stato “tirato” e condotto quotidianamente in aereo a qualche migliaio di chilometri di distanza. Non è proprio alla portata di tutti, e prima ancora non è rispettoso di tutti, ma il principio dell’allattamento materno è più o meno salvo. È un problema di scissione fra i genitori biologici e quelli giuridici; di scompensi psicologici, e spesso fisici, derivanti da tale frattura: tanto che la legge è costretta a sancire il divieto di disconoscimento della paternità nel tentativo di arginare il rifiuto, che spesso si manifesta, di un figlio che prima o poi capita di non sentire come proprio; è un problema di tracciabilità dei donatori, che si scontra col necessario anonimato degli stessi: quest’ultimo, se totale, preclude al bambino una anamnesi completa e affidabile, con danni per qualsiasi intervento terapeutico; è un problema di scongiurare unioni artificiali fra soggetti con reciproci legami di parentela.

L’attenzione, anche giudiziaria, perché ogni nato fruisca del latte della propria madre si lega alla serenità della insostituibile relazione fra una mamma e il suo piccolo. Inquieta che un pediatra corrotto si frapponga fra i due. Inquieta ancor di più che fra i due si interponga una provetta contenente semi di estranei.

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17 commenti

  1. Nino

    Non c’è niente da fare … c’è chi riesce a tenere ad un livello almeno accettabile il confronto, e chi proprio è incapace di farlo. Ai posteri …

  2. Nino

    Leggo solo ora questo articolo e francamente lo trovo veramente arzigogolato, perché mette insieme cose che tra loro sono completamente diverse per cercare di cogliere una contraddizione il presidente della regione Toscana.

    Qualcuno per favore mi spieghi cosa c’entra l’allattamento con latte materno (riconosciuto utilissimo e da favorire laddove è possibile … ripeto, laddove è possibile, perché due dei miei figli sono stati purtroppo nutriti con il latte artificiale per una serie di motivi contingenti, e per fortuna crescono forti e sani ugualmente) con l’ovodonazione che non impedisce certo l’allattamento con latte materno ed i suoi vantaggi (non solo economici)

    1. Sebastiano

      Eppure il legame è semplice e ovvio, Nino.
      Da una parte si difende il diritto del bambino ad essere allattato con il latte materno, e dall’altro si approva una legge per la quale il bambino non conoscerà mai la madre (quella vera, non quella che se l’ha comprato).
      Ti sembra logico?

      1. Nino

        no Sebastiano, il legame non è logico. Ed il tuo commento francamente meriterebbe di essere mostrato a, e commentato da, tutte quelle MADRI che hanno portato nel loro grembo un FIGLIO, lo hanno sentito crescere dentro di sé, lo hanno messo al mondo, lo hanno allattato e lo stanno accompagnando e guidando nella prima fase della loro vita grazie ad un ovulo di un’altra donna. Ma per te la madre VERA è colei che ha dato un proprio ovulo e non colei che lo ha desiderato e gli ha dato la vita (e, nel caso specifico della legge italiana, di certo non lo ha comprato) e che è al suo fianco.

        1. Giannino Stoppani

          Purtroppo è tuo commento, caro Nino, a dimostrare che non hai capito.
          Il latte in polvere è da tempo un alimento nutriente e sicuro per i neonati, ma l’opzione per l’allattamento artificiale è e deve essere, giustamente, una scelta di ripiego.
          Tuttavia alcuni medici, tra i quali il nostro pediatra di fiducia, sono stati ARRESTATI con l’accusa (per quanto mi riguarda insussistente!) di aver in qualche modo “orientato” le mamme verso il latte artificiale.
          La domanda che qui si pone è:
          perché non si perseguono con analogo zelo anche gli aspetti del benessere psicofisico del bambino invece di limitarsi al solo l’aspetto alimentare?
          Ovvero, perché si fa tanto chiasso se ai bambini manca qualche enzima e si sfoggiano sorrisi inteneriti quando su certe copertine patinate vedono sfoggiare bambini a cui mancherà la mamma o il babbo?

          1. Nino

            io invece ho capito benissimo, e si sta appunto dicendo che se una coppia ha un figlio ricorrendo alla eterologa (in particolare alla ovodonazione, ma il discorso è facilmente estendibile) si priva un bambino (bambino, si noti bene, che NON sarebbe nato altrimenti, quindi non esisterebbe) della madre genetica perchè quella è la VERA MADRE e non chi ha accolto nel proprio ventre l’ovulo fecondato, ha permesso che questo ovulo fecondato diventasse un essere umano nutrendolo prima dentro di se e poi, eventualmente, con il proprio latte. E che questo è equivalente a ciò che avrebbero fatto dei medici spingendo delle madri all’allattamento artificiale anche se avrebbero potuto allattare al seno. Ed io ripeto: difficile vedere un nesso logico (poi ognuno se vuole può vederci di tutto)

          2. giovanna

            Vabbè che tu, Nino, non sai nemmeno dire in cosa consiste essere padre, ma negare che ci sia una contraddizione enorme nel permettere che un figlio sia comprato come un oggetto ( ovodonazione…che tenero ! ), privato del diritto di conoscere la sua storia, privato del fatto di crescere con la sua mamma genetica, e alzare tutto questo polverone sul fatto che sia privato del latte materno !
            Se io guardo i miei figli, credo che il fatto di “donarli ” come cagnolini, li avrebbe segnati ben di più, incomparabilmente di più che averli nutriti col latte artificiale !
            Tu vai in brodo di giuggiole davanti a una bambina di pochissimi anni comprata da due barbuti, che non avrà mai, mai, mai la carezza di una mamma, perché lei ha due papà e la mamma se l’è venduta, tu che consideri superflua la figura materna, come ti consideri del tutto superfluo tu come padre per i tuoi fantomatici figli , non
            penserai che sia più grave che la piccola non abbia goduto del seno materno, quando soffrirà tutta la vita per soddisfare il desiderio di due vecchi signori.
            Ma tu, tutto questo lo sai benissimo, untuosissimo Nino, vero ? Mi stupisce che Giannino non avesse intuito la solita commedia !
            Ma ti piace pattinare sull’olio , e allora pattina !
            p.s: sapessi di quanti bambini si priva l’umanità non diffondendo lo stu pro !pensa, senza lo sttu pro di massa, quanti figli ci sarebbero ! e secondo te non ci dovremmo privare dei bambini perché abbiamo ripristinato lo schia vismo ?ma facciamo tanti piccoli schiavi, che altrimenti non ci sarebbero, così coi dollaroni i felici gay se li possono comprare !
            Ti sembra una buona ragione ? vergo gnati.

          3. filomena

            Ma possibile che tu non possa esprimere la tua opinione senza offendere sempre il tuo interlocutore qualunque persona sia?
            Vergognati tu di non saper comportarti in modo civile!

          4. Fiore

            Cara Filomena, credo tu stia eccedendo : Giovanna non ha offeso Nino , Giovanna ha espresso il suo pensiero su quanto esposto da Nino . Secondo Giovanna è vergognoso quello che sostiene Nino , non ci vedo nulla di offensivo … Rilassati .. Non è che se non la pensano come te devi saltare per aria , relax , si chiama dibattito , scambio di libere opinioni , tutti hanno diritto di libertà di pensiero …. Ricordati i diritti sono importanti

          5. Nino

            @Fiore: certo, tutti hanno il diritto di esprimere le proprie opinioni sui fatti, è assolutamente vero. Ed infatti io non mi permetto di esprimere giudizi sulle persone, al limite sulle loro opinioni. Come fanno tutti qui, tanto che chiunque sa leggere, perfino quella prevenuta di Filomena, può capire chiaramente che frasi come:

            “tu, Nino, non sai nemmeno dire in cosa consiste essere padre”

            “Tu che consideri superflua la figura materna, come ti consideri del tutto superfluo tu come padre per i tuoi fantomatici figli ”

            NON sono offensive ma fanno parte di una “normale” dialettica.

            Tanto per precisare una cosa (a te, e solo a te), la discussione è partita dalla (a mio avviso incongrua) associazione tra condanna della (presunta) spinta all’allattamento artificiale ed il rispetto di una legge dello stato che permette la fecondazione eterologa. Poi siccome c’è chi ama sempre buttarla in caciara (chissà perché) , si è passati alla pratica dell’utero in affitto ( molto diffusa nelle coppie eterosessuali, meno in quelle omosessuali), pratica che tra l’altro ho più volte detto che mi lascia molte perplessità e che in Italia è vietata.

          6. giovanna

            Caro Nino, con la tua solita e conclamata malafede, evidente ai più, dimentichi la tua melliflua affermazione che vedendo la bambina di tre anni comprata all’estero dai due attempati signori barbuti, hai commentato che la faccenda passava in secondo piano rispetto al fatto che ti piaceva il quadretto !!
            E che , davanti alla domanda su che cosa volesse dire , per te, essere padre, tra un poco svieni !
            Tutto ciò, non per buttarla in caciara, ma per evidenziare un aspetto di falsità strisciante in tutto quello che scrivi: non sei quello che millanti,questo è certo.
            Tu fai il finto tonto, il fino padre, il finto perlplesso, ma cà nisciuno è fesso ! Ancora sappiamo chi è figlio di chi , e che gente untuosa e interessata come te, che parla di “ovodonazione ” ocme di una passeggiata di salute, è peggio mille volte , per la nuova generazione, di tutti i pediatri del mondo, pur pessimi, che possano spingere per vendere latte artificiale.

          7. giovanna

            tu, Nino, non sai nemmeno dire in cosa consiste essere padre”

            Caro Nino, l’hai scritto a chiare lettere TU !!! e anche ribadito, quindi ti sei offeso da solo !

            “Tu che consideri superflua la figura materna, come ti consideri del tutto superfluo tu come padre per i tuoi fantomatici figli ”

            Caro Nino, se vai in brodo di giuggiole davanti ad una piccolina privata per sempre della mamma, comprata da due attempati signori che la cresceranno senza mamma, vuol dire che consideri la figura materna insignificante, o no?? E questi tuoi figli, li hai comprati o cosa ??
            Ne parli come degli alieni, come fossero figli altrui. E’ una offesa constatarlo ? Mah !

            Mi sa proprio che consideri il tuo interlocutore troppo sce mo per la tua untuosità, ma sbagli.

        2. Sebastiano

          Nino, a volte fai paura, non so se perché fai finta di non capire, oppure non capisci veramente.
          E nel tuo non voler capire ci infili anche qualche falsa ingenuità come quella dell’ovulo, che sembra piovuto da chissà dove, o trovato assieme alle sorpresine dell’ovetto kinder.
          Mostra pure il mio commento a tutte le madri che vuoi, ma la realtà resta: il bambino avrebbe diritto ad essere allattato al seno materno ma a quanto pare non ha il diritto di conoscere la madre da cui provengono i suoi caratteri genetici, né ad essere portato alla luce, né ad essere allattato, accudito, educato e fatto crescere da quella stessa madre.
          Di questo parlava l’articolo.
          Se poi vuoi buttarla in caciara e parlare d’altro, non mi stupisce, è la vostra tattica vecchia e anche un po’ stantia.

          1. Nino

            @Sebastiano: io sono sempre attento (o almeno ci provo) a quello che scrivo. Il mio commento, a cui tu hai risposto, era riferito al fatto che ci si scandalizza perché il presidente della regione Toscana da una parte critica (secondo me, e credo anche secondo tutti quelli che hanno commentato, giustamente) il forzare l’allattamento artificiale (lasciamo perdere se poi questa accusa è vera o no, resta il fatto assodato che per un bambino è migliore il latte materno che quello artificiale) e dall’altra rispetta una legge dello stato. Cioè perché fa due cose che sono corrette.

            Altro può essere giudicare sbagliata la sentenza che autorizza l’eterologa, ma questo con il presidente della regione Toscana non c’entra niente, ed è questo che intendo io per buttarla in caciara. Poi il suddetto presidente potrebbe anche essere contrario all’eterologa, ma questo non lo esimerebbe dall’osservare una legge dello stato, o a prendere atto di una sentenza.

            Se invece vogliamo entrare nel merito dell’eterologa, già oggetto di altre discussioni (ma che ripeto non c’entra con il presidente della regione, non è lui che ha modificato la legge, non è lui che ha emesso sentenze) si può essere d’accordo o meno. Però spesso si dimentica una cosa fondamentale, e cioè che la scelta (sull’eterologa) è tra il far nascere un bambino che non conoscerà mai uno dei due genitori biologici ma (si spera, come si spera per qualunque bambino che nasce) avrà due genitori che lo ameranno ed uno dei due sarà comunque anche biologico, ed il non farlo nascere. Qui una delle opinioni è che sia meglio non farlo nascere perché destinato a soffrire le pene dell’inferno ed a vivere una vita di privazioni. Io ritengo che una coppia che decida di affrontare il non facile percorso della eterologa è probabile che sia mediamente più motivata di altre coppie.

            Opinione la mia, opinioni le altre, ma con l’articolo, con il progressismo del PD (che sia detto non è il mio partito) che annega nel latte materno, non c’entra niente

  3. giuliano

    il pupo che ciuccia dal seno materno, chissà forse è una sua scelta culturale imposta dalla società omofoba

  4. beppe

    oltre a notizie sugli scandali – veri o presunti…- fateci sapere altri particolari sulla MATERNITA’ del noto canzonettaro elthon john: sulla violenza che ha inflitto aibambini COMPERATiprivandoli della tenerezza di una madre. sono dei fenomeni questi di LOVE IS LOVE: e quello tra una madre e il figlio che ha partorito cos’è? urge una MACINA da una tonnellata.

  5. Giannino Stoppani

    Accidentalmente uno dei pediatri agli arresti domiciliari per aver istigato (viste le accuse il termine non mi pare improprio) le mamme a rinunciare all’allattamento al seno in favore di quello artificiale è il nostro pediatra “privato” di famiglia, e, per quanto ci riguarda, mai, dico MAI questo stimabile professionista ha tenuto un qualche comportamento o espresso un qualche parere riconducibile a quello di cui lo si accusa.
    Anzi, ha supportato con consigli e attenzioni l’allattamento al seno, che mia moglie, grazie a Dio, ha potuto continuare anche bel oltre i due anni di vita del bambino, così come consigliato dall’OMS.
    Colgo l’occasione, dunque, per invitare caldamente codesta spettabile redazione ad approfondire questa ennesima faccenda, in cui, come al solito, non si è avuto riguardo alcuno nel sottoporre alla gogna mediatica persone che in molti hanno tutte le ragioni per ritenere “perbene” e, soprattutto, al vergognoso fuoco di fila dei politici dei vari schieramenti, subito pronti a inveire e lapidare tutti i “presunti colpevoli” che non appartengono alla loro razza di disonesti.

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