Scuola, abilitazioni precari. Paritarie discriminate
Nei giorni scorsi il Ministero dell’Istruzione ha inviato al CSPI (Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione), per il necessario parere, gli schemi dei decreti della procedura straordinaria per la assunzione dei precari della scuola secondaria, del concorso ordinario per la secondaria e della valutazione dei titoli per il concorso infanzia/primaria.
Senonché tra gli schemi di decreto predisposti dal Ministero dell’Istruzione manca quello relativo alla procedura straordinaria, prevista sempre dal d.l. n. 126/2019, per la abilitazione dei docenti precari delle scuole secondarie paritarie.
Come tutti ricordano la prima bozza del decreto legge n. 126/2019 cd “salva precari” tagliava fuori del tutto i docenti che prestano servizio nelle paritarie.
Grazie alle pressioni del mondo delle paritarie, di numerose forze politiche e anche di parte delle OOSS il decreto legge ha previsto che i precari delle paritarie possano partecipare alla procedura straordinaria al fine di conseguire l’abilitazione.
Il Parlamento ha convertito in legge con modifiche il decreto 126 (legge n. 150/2019), confermando la possibilità per i precari delle paritarie di partecipare alla procedura straordinaria al fine di conseguire la abilitazione all’insegnamento.
Nonostante ciò il Ministero dell’Istruzione è tornato alla scelta iniziale: una procedura straordinaria senza i docenti delle paritarie.
È gravissimo che l’Amministrazione scolastica non tenga in considerazione, come elemento vincolante, quanto deciso dal legislatore.
Non ci si venga a dire che la procedura straordinaria per i precari delle paritarie verrà avviata in un prossimo futuro (sono anni che il Ministero dell’Istruzione non avvia i percorsi abilitanti previsti dalle norme).
Il DL 126/2019 prevedeva che le procedure fossero avviate nel 2019; chiediamo che venga immediatamente attivata anche quella finalizzata alla abilitazione dei precari delle paritarie.
Come Associazioni delle scuole paritarie siamo disposti a ridiscutere radicalmente del sistema di “formazione iniziale” dei docenti.
Intanto però vengano avviate subito le procedure previste dalle norme oggi vigenti.
L’Amministrazione scolastica infatti deve applicare le norme esistenti, tutte, non solo quelle che tengono conto di una parte dell’effettivo fabbisogno. Per le scuole paritarie è vincolante, ai fini del mantenimento della parità, che i docenti abbiano ottenuto l’abilitazione all’insegnamento.
Ci opporremo in tutte le sedi e con tutti i mezzi ad ogni ulteriore forma di discriminazione nei confronti delle paritarie, dei loro docenti e dei loro allievi.
Ci attendiamo pertanto dal Ministero in tempi brevi un chiaro segnale sulla volontà di dare seguito immediatamente alle previsioni di legge.
*Con l’approvazione e il sostegno delle presidenze nazionali della CISM (Conferenza Italiana Superiori Maggiori) e dell’USMI (Unione Superiore Maggiori d’Italia)
Giancarlo Frare – Presidente AGeSC Marco Masi – Presidente CdO Opere Educative Pietro Mellano – Presidente CNOS Scuola Marilisa Miotti – Presidente CIOFS scuola Giovanni Sanfilippo – Delegato per le Relazioni Istituzionali FAES Virginia Kaladich – Presidente FIDAE Luigi Morgano – Segretario Nazionale FISM
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!