
Scola: «Aprire una moschea a Milano? Sì, ma a due condizioni»
«Una moschea a Milano? Sì, ma servono due condizioni: che il “soggetto” della richiesta sia reale», cioè una comunità musulmana radicata sul territorio, «milanese», e che si tenga conto di una «tradizione, di una storia, e quindi dei modi con cui nel dialogo si devono trovare spazi per tutti». Così il cardinale Angelo Scola ha risposto ieri durante l’inaugurazione della nuova sede a Milano della Fondazione Oasis a chi gli chiedeva del progetto da parte del Comune di Milano di aprire una o più moschee a Milano.
«IGNORANTI SULL’ISLAM». «Se il principio della libertà di culto non trova luoghi in cui praticarlo resta ovviamente un principio inapplicato» ha detto l’arcivescovo di Milano, ma ci vuole il necessario equilibrio. All’inaugurazione erano presenti diversi rappresentanti delle comunità musulmane ed ebraiche. Milano, ha detto ancora Scola, «è l’unica vera città metropolitana d’Italia. Ma molti cristiani non conoscono l’islam, siamo ignoranti» e la questione religiosa è quella su cui in tutto l’Occidente si registra una «grandissima indifferenza».
DIALOGO VERO. Un’indifferenza che «proprio Milano» può contribuire a sconfiggere, essendo la città «ponte e occasione di quella reciproca conoscenza che poi è la base del dialogo vero, e di come si debba entrare con più decisione nella accettazione dell’interreligiosità».
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26 commenti
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ma perchè un cardinale dovrebbe dettare condizioni su ciò che avviene sul suolo italiano?
siamo stati conquistati dal vaticano?
siamo diventati una colonia?
il governo è caduto e abbiamo passato la sovranità al papa?
Vedrai, caro Carlomasi, quando ci saranno abbastanza musulmani come ti troverai bene!
non mi hai capito, non ho detto nè si ne no, solo che sul suolo itialiano dovrebbe decidere il parlamento non scola… noi non andiamo a dire alla francia se e dove costruire una scuola o cose del genere
Sei tu che non hai capito!
Quando i musulmani saranno abbastanza potrai dire addio al tuo Stato laico (ammesso che tu sappia cosa vuol dire la parola “laico”), e tu e quelli come te finirete tutti molto male.
Già oggi, se invece delle tue litanie di bestemmie contro Gesù e la Madonna ti azzardi a postare invano il nome del profeta, corri seriamente il rischio di finire impalato senza vasellina.
Vedrai che, quando in Italia ci saranno abbastanza musulmani, tu e quelli della tua combriccola che fine farete!
Rimpiangerai il Papa, i cardinali, i vescovi, i sacerdoti, le suore, i diaconi e persino i sacrestani!
@Carcano 91
Anche te ti alzi presto, eh?! 🙂
Prendo il treno alle 6,33, non so se mi spiego… Buona giornata! 😉
Altrettanto, e buon viaggio! 🙂
vedrai che il giorno che avremo uno stato veramente laico staremo meglio sia noi atei che voi cattolici che i mussulmani
Povero cocco, coi musulmani lo Stato laico (che se non lo sai è roba da cristiani) te lo sogni!
ancora non capisci.
1) le scelte di cio che si fa sul territorio italiano non riguardano la chiesa
2) ne cristiani ne mussulmani ma tutti e tutti allo stesso livello (atei compresi)
1) La Chiesa Cattolica Italiana ha diritto ad esprimere la propria opinione sui fatti che le pare e piace, e se a te non va giù… Estiqaatsi!
2) Quando i musulmani saranno in numero sufficiente a comandare, ovvero tra non molto, visto che loro non si sposano tra uomini o tra donne e fanno tanti figli che si fanno mantenere dal nostro welfare, me lo saluti lo stesso livello!
3) Te lo faccio notare bonariamente pregandoti di non offendertene: tu sei un vagone di ignoranza.
Informati meglio, ovvero informati a 360 gradi, non solo 90.
sulla mia ignoranza non controbatto perchè infondo è vero, tante cose le ignoro.
se il vescovo esprimesse solo la sua opinione a me starebbe bene, peccato che poi i politici ne tengono conto… a questo punto potresti dirmi che il problema allora non è il vescovo ma i politici. e avresti ragione, infondo il vescovo fa il suo lavoro di vescovo e non fa nulla che non sia richiesto alla sua carica: odia le altre religioni e cerca di mantenere l’egemonia sul territorio.
cmq sull’omosessualità nei paesi mussulmani sei tu che ti dovresti informare. benchè non è ammesso ammettere pubblicamente di essere gay nei paesi islamici il sesso gay è diffuso molto più che da noi, tant’è vero che posti mussulmani sono considerati una sorta di mete per il turismo gay (cosa che io non approvo affatto).
rimane sempre l’alternativa che io asuspico ma che non vedrò mai realizzata: un paese libero da religioni dove ognuno segue la sua e le religioni non entrano in alcun modo nella vita politica del paese
La laicità della società non consiste nell’assenza delle religioni nel dibattito pubblico, ma il suo esatto contrario.
La convivenza civile la si deve realizzare perseguendo costantemente la sintesi democratica delle idee, non certo il loro annichilimento.
Quello che tu dovresti sapere sull’Islam è che esso non concepisce la laicità dello Stato, ma tende inevitabilmente ad instaurare un totalitarismo religioso che si concretizza con l’applicazione a tutti della Sharia.
“Laico” infatti significa semplicemente “non appartenente al clero”, e, secondo l’insegnamento cristiano (“date a Cesare quello che è di Cesare”) l’autorità civile e quella religiosa debbono essere sempre distinte (l’unica vistosa eccezione è il Papa che è anche capo dello Stato Vaticano, ma i motivi di questa particolarità hanno radici storiche lontane e vicine, e più che altro, necessità attualissime che ti dovrei spiegare in un post chilometrico).
Nei regimi musulmani l’autorità civile e quella religiosa tendono a coincidere (te lo ricordi Khomeini?).
La moschea, inoltre, non è affatto analoga alla nostra chiesa (intesa come fabbricato), o alla nostra parrocchia dove più che altro si riceve l’eucaristia e i sacramenti e, volendo, si aiutano i bisognosi, ma assomiglia più a una sorta di presidio culturale e politico e in certi casi pure militare: insomma, una specie di prefettura, se mi si passa il paragone un po’ ardito.
Insomma, se qualcuno ti dice che tutte le religioni sono uguali, non ci credere.
insomma mi pare di capire che secondo te non ci sono altre alternative o uno stato basato sull islamismo oppure sul cristianesimo?
nessuno chiede di annichilire le idee ma che le leggi siano fatte su necessità concrete e solo con lo scopo ultimo di rendere migliore la vita della comunità non per perseguire la visione utopistica di alcune persone religiose…
sbaglio o la chiesa è separata dallo stato in italia solo perchè è stata fatta una guerra e il vaticano ha perso? fosse stato per il vaticano il papa sarebbe ancora il re di tutto il suolo italiano.
ps
il papa mantiene il diritto di emanare condanne a morte. diritto meramente formale perchè sono 150 anni che non se ne emanano, ma non sarebbe un bel gesto rinunciare alla pena di morte in vaticano anche ufficialemente?
Ha ragione Carcano 91:
a certe solennissime “minchiate” non si risponde, ma le si contempla in estasi come un’opera d’arte.
Nel tuo caso si rischia seriamente di esser colti dalla sindrome di Stendhal della “minchiata”.
🙂
ai mussulmani non gliene frega niente di integrarsi è nella loro religione : il mondo deve essere islamizzato o con le buone o con le cattive e imporre la sharia,guardate e timbuctu ed erano già mussulmani solo non fanatici…donne fruste xkè senza velo integrale e mani mozzate a ki ruba…ma x favore quando ci daremo una svegliata ???
assolutamente no…………
far capire agli islamici che la “reciprocità” é il fattore fondamentale per aiutarli a liberarsi da ogni integralismo é compito principalmente della Chiesa, quindi anche ma non solo del cardinale Scola
Il Cardinale ha giustamente posto le due necessarie condizioni per la moschea o, perché no, le moschee a Milano: è essenziale che non venga calata dall’alto, magari con i finanziamenti di qualche Stato arabo, una mega-moschea non figlia di una comunità reale ma quasi come vetrina della potenza che l’ha finanziata. In questo caso creerebbe solo problemi. In secondo luogo, è essenziale che tenga conto della tradizione in cui si inserisce, perciò niente minareti o muezzin salmodianti ai quattro venti ma edifici che possano inserirsi correttamente in una città che non viene dal nulla ma ha alle sue spalle una storia. Io aggiungerei: regole chiare sulle modalità di fruizione e che vengano fatte rispettare senza complessi di inferiorità o inchini non dovuti, insomma il contrario di quanto ha fatto finora la giunta Pisapia. A queste condizioni credo che sarebbe assolutamente auspicabile che una religione così importante come l’Islam abbia uno o più luoghi in una grande città come Milano in cui potere esprimere la propria fede.
Hai capito Scola, ecumenico si, ma come pare a lui.
Da cittadino mi interessano due sole cose: che non ci siano problemi di ordine pubblico, che se la paghino fino all’ultimo centesimo.
Soddisfatti questi due requisiti, che ci sia o meno una comunità musulmana radicata sul territorio o che si tenga conto o no di una «tradizione, di una storia (in concreto cosa significa?) sono fatti loro.
La mosche è vuota? Fatti loro.
Non sono interessati alla tradizione cristiana (in concreto cosa? non vanno a messa e al catechismo?)? Fatti loro.
Di sicuro non sono affari di Scola, altrimenti la libertà di culto è una chiacchera.
Caro Andrea,
a chi conosce anche solo i rudimenti del cristianesimo e dell’islam basta leggere la prima riga del tuo commento per capire che di queste faccende tu sai ben poco e quel che tu sai è sbagliato.
Se proprio ci tieni ad avere opinioni così nette sarà bene che tu dedichi un po’ di tempo ad informarti.
tipica risposta cattotalebana
Cucù! Ah, ah, ah!
Mi fate sapere su che terreno verrá adibita la moschea? Ho un maiale che ha seri problemi di ritenzione urinaria, quello é il posto giusto….
Scherzo ovviamente, non voglio mancare di rispetto ai musulmani.