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Anche in Germania, come in Francia, la compagine di governo è uscita sonoramente battuta dalle elezioni europee, ma diversamente dalla Francia, a Berlino né al cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz né a nessuna delle forze politiche di maggioranza passa per la testa l’idea di andare ad elezioni anticipate.
A Parigi Macron resta presidente, e può esercitare un certo potere di interdizione soprattutto nelle materie di politica estera e di rappresentanza internazionale della Francia, anche se le elezioni del 30 giugno – 7 luglio dovesse vincerle il Rassemblement national di Marine Le Pen o una coalizione riunita attorno a quest’ultimo. Si potrebbe creare, come già successo più di una volta in passato, una coabitazione fra un presidente e un governo di opposto colore politico.
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In Germania i poteri del capo dello Stato sono di natura poco più che cerimoniale, e la prospettiva per il can...
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