Contenuto riservato agli abbonati
La profezia con la quale Francis Fukuyama aveva sentenziato la “fine della Storia” nel suo celebre saggio del 1992 è stata smentita dalle più oscure pulsioni umane e dall’inefficienza del mercato globalizzato. L’idea del politologo nippo-statunitense che la caduta del Muro di Berlino e il suicidio dell’Unione Sovietica fossero l’amen conclusivo della Storia, simbolo della sconfitta definitiva del mondo delle ideologie, ceneri su cui avrebbe trionfato la nuova sintesi liberista della globalizzazione, è forse svanita definitivamente in Ucraina il 24 febbraio 2022 con il riaffacciarsi della guerra in Europa.
La Storia è tornata in movimento, anzi non si è mai arrestata, ma noi stavamo fissando l’orizzonte senza accorgerci che eravamo entrati con entrambi i piedi in una nuova epoca – in un “cambiamento d’epoca” per dirla con Francesco. È così che lo storico Adam Tooze ha reso celebre l’espressione “policrisi”, intersecando la confusa situazione dell’economia mondiale con le compl...
Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno