Secondo alcune ricostruzioni, basate sulle testimonianze di alcuni migranti, dodici migranti ghanesi e nigeriani di fede cristiana sono stai gettati in mare da alcuni loro compagni musulmani. Quindici di questi ultimi – fra di loro un diciassettenne – sono stati fermati ieri notte dalla Squadra mobile di Palermo che li ha portati nel carcere di Pagliarelli. L’accusa è di omicidio plurimo.
MOTIVI RELIGIOSI. A quanto pare, ma le notizie sono ancora da confermare, sarebbe scoppiata sul barcone una rissa tra i clandestini musulmani e quelli cristiani. Questi ultimi sarebbero stati gettati e abbandonati in mare. La polizia ha riferito che i «superstiti si sarebbero salvati soltanto perché oppostisi strenuamente al tentativo di annegamento, in alcune casi formando anche una vera e propria catena umana». I profughi, partiti dalle coste libiche, erano sbarcati ieri a Palermo e gli inquirenti, secondo alcune fonti, hanno raccolto testimonianze coerenti sull’accaduto. Sulla nave erano presenti un centinaio di persone e alcuni di loro hanno identificato i presunti assassini, originari della Costa d’Avorio, del Mali e della Guinea.
NUOVO NAUFRAGIO. Continuano gli sbarchi e continuano le tragedie. Secondo le ultime notizie sarebbe avvenuto un nuovo naufragio al largo della Sicilia. Quattro superstiti hanno raccontato di essere gli unici rimasti vivi di un barcone partito da Tripoli su cui si erano imbarcate 45 persone.