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Ci vorrebbe una riforma “manzoniana” della giustizia

Di Emanuele Boffi
16 Maggio 2023
Meglio di chiunque altro, il "padre del garantismo" descrisse nella "Storia della colonna infame" il circo mediatico-giudiziario. Si parta da qui per riformare la giustizia italiana
Ritratto di Alessandro Manzoni di Francesco Hayez (1841), Pinacoteca di Brera (part.)
Ritratto di Alessandro Manzoni di Francesco Hayez (1841), Pinacoteca di Brera (part.)

Dalle nostre parti s'è sempre sostenuto che la riforma della giustizia perfetta l'abbia scritta Alessandro Manzoni nel 1840 quando diede alle stampe la versione definitiva della Storia della colonna infame. Ora che (pare, e dico pare) anche il governo Meloni sia sul punto di presentare la sua, il caso vuole che si celebrino i centocinquant'anni della scomparsa dell'autore de I promessi sposi.
Quale occasione più ghiotta per fare una riforma "manzoniana"? Il nostro amico Alberto Mingardi ha proposto un podcast gustoso e brillante sul "Manzoni economista" e operazione simile si potrebbe mettere in pista per il "Manzoni garantista". Forse potremmo, come ha fatto qualche giorno fa Il Dubbio, addirittura definire Manzoni il "padre del garantismo".
«Dopo sei ore, scannati»
La storia della colonna infame è, ancora oggi, un saggio-romanzo-racconto-pamphlet-ricostruzione di clamorosa attualità. Vi si narra di una vicenda di malagiustizia negli anni della peste del 1630 in cui furono messi a mo...

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