Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Società

Resistere all’eutanasia, curare gli inguaribili

Il Meeting ospita le straordinarie testimonianze di Theo Boer, il più famoso pentito della buona morte olandese, Elvira Parravicini, promotrice della comfort care neonatale e Antonio Pesenti, responsabile della rete delle Rianimazioni lombarde

Rodolfo Casadei
20/08/2020 - 11:08
Società
CondividiTwittaChattaInvia

«Supply will create demand, la disponibilità creerà la domanda. Se in Italia verrà approvata una legge eutanasica, non dovete chiedervi se questo creerà un boom di richieste, ma quando ciò avverrà, e avverrà in poco tempo». Così parlò Theo Boer, il più famoso pentito dell’eutanasia olandese, alla specialissima edizione del Meeting di Rimini 2020. I lettori di Tempi conoscono questo docente di Etica della cura sanitaria dell’università teologica di Kampen, già membro della prima commissione nazionale per l’approvazione delle richieste di eutanasia, dopo che l’Olanda è diventata il primo paese al mondo ad averla legalizzata nel 2002.

PERCHÉ THEO BOER HA CHIUSO CON L’EUTANASIA

Convinto che fosse tollerabile (come la più importante Chiesa protestante calvinista del paese aveva deliberato già nel 1985) offrire la possibilità di porre fine alla vita di malati inguaribili e gravemente sofferenti su loro richiesta come soluzione eccezionale, ha partecipato per anni ai lavori della commissione a cui era stato invitato a partecipare. Ma i dati statistici che man mano si accumulavano – ogni cinque anni l’Olanda produce un report sull’andamento dell’eutanasia legale nel paese – gli hanno fatto cambiare idea. Così li ha riproposti per il pubblico virtuale del Meeting di Rimini: le richiesta di eutanasia in Olanda sono passate dalle 1.883 del 2002 alle 6.331 del 2019; mentre nei primi anni le richieste arrivavano per il 90 per cento da malati terminali di cancro, adesso la metà delle richieste riguarda altre situazioni e altre patologie. Che comprendono la demenza senile, malattie psichiatriche, cecità, autismo; crescono le richieste di eutanasia pediatrica, avanzate da medici e famiglie. «L’eutanasia non ha a che fare col dolore, ma con la disperazione e la mancanza di senso», commenta.

IN OLANDA, DOVE IMPERA LA “BUONA MORTE”

A suggerirgli questo giudizio è anche in questo caso un inquietante raffronto statistico. I sostenitori dell’eutanasia hanno spesso detto che la sua legalizzazione avrebbe umanizzato il fenomeno dei suicidi a cui ricorrevano molti malati gravemente sofferenti per risolvere il loro problema. I numeri dimostrano che le cose non stanno così: nel giro di dieci anni dall’approvazione della legge, le domande di eutanasia sono aumentate del 150 per cento, ma il numero dei suicidi non è diminuito, anzi è aumentato del 35 per cento nello stesso periodo mentre nei paesi confinanti, a cominciare dalla Germania, il tasso di suicidi diminuiva. «La legalizzazione del suicidio ha creato un clima psicologico per cui la morte procurata diventa una soluzione ai problemi personali, non solo a quelli di salute. Questa atmosfera colpisce negativamente i medici chiamati ad occuparsi delle richieste legali, il 70 per cento dichiara che la società non si rende conto dello stress emotivo a cui i medici sono sottoposti per richieste che vorrebbero disapprovare ma che devono accettare ai termini di legge. Nel tempo la percentuale di medici contrari a qualsiasi tipo di eutanasia è cresciuta dall’11 al 19 per cento». Il clima che si respira oggi in Olanda si comprende anche da fatti come l’introduzione di un progetto di legge che permette a chiunque abbia più di 75 anni di vita di dichiarare concluso il proprio percorso vitale e di fare domanda di eutanasia anche se non presenta gravi sofferenze da patologie fisiche o psichiche.

LEGGI ANCHE:

Ogni giorno otto persone muoiono con l’eutanasia in Belgio

19 Marzo 2023
Sedici anni dopo aver ucciso i suoi cinque bambini, Geneviève Lhermitte ha chiesto e ottenuto l'eutanasia in Belgio

Ammazzò i suoi cinque figli, il Belgio le ha dato l’eutanasia

12 Marzo 2023

LE ORE CONTATE DEI BAMBINI DI ELVIRA PARRAVICINI

L’intervento di Boer ha arricchito l’incontro del Meeting dal titolo “La vita: un mistero”, che ha visto pure gli interventi di Antonio Pesenti, medico rianimatore del Policlinico di Milano che ha raccontato l’epopea dei rianimatori e intensivisti di tutta Italia nella loro lotta per salvare i malati di Covid – 19, e di Elvira Parravicini, altra conoscenza dei lettori di Tempi, neonatologa specializzata in “comfort care”, cioè in cure palliative per neonati destinati a lasciare molto presto questo mondo perché nati con patologie incompatibili con la vita. Parravicini ha spiegato ancora una volta da dove nasce l’approccio della sua clinica newyorkese, distante sia dall’accanimento terapeutico che dall’eutanasia o aborto terapeutico. «Sono due atteggiamenti che vogliono imporre alla realtà il nostro criterio, che vogliono decidere quel che sarebbe meglio senza guardare in faccia fino in fondo chi e cosa abbiamo davanti. Sono due posizioni che ignorano che la vita non è nostra, nemmeno quella del neonato incompatibile con la vita. Ma la sua vita ha un percorso naturale davanti, è una vita che si muove veloce verso due braccia d’amore che la attraggono». Seguire lo sviluppo naturale delle cose, seguire il movimento della vita del neonato, accompagnarlo con la cura. «Non si tratta di mettere in terapia intensiva un paziente che non sopravviverà, me di permettergli di vivere nel modo migliore le ore che deve vivere, stando in compagnia dei genitori e usufruendo di nutrizione e idratazione. Permettergli di godere l’abbraccio della sua famiglia, il che comporta che non debba soffrire la fame e la sete».

LA CURA DEGLI INGUARIBILI

Così il Neonatal Comfort Care Program della dottoressa Parravicini all’ospedale della Columbia University prevede una speciale attenzione alla capacità di suzione del bebè: «Succhiare per qualche tempo il seno materno molte volte è quanto spetta a un neonato che poco dopo lascerà la vita, è quel che gli spetta dal suo percorso vitale, e noi ci accertiamo che possa farlo. A volte succede che l’unica cosa che facciamo in tempo a offrire è il bagnetto che un’infermiera e la madre gli fanno, appena in tempo prima che ci lasci mentre noi stiamo dicendo cosa fare. È il piccolo paziente a dettarci la strada, siamo sempre richiamati a questo».

«Ho scelto di fare la neonatologa perché la nascita è il punto di apertura più grande alla realtà che ci sia (alla nascita l’essere umano ha davanti tutta la vita) ed è quello dove più si manifesta la condizione umana come condizione di dipendenza. Quando mi sono trasferita in America e ho incontrato più spesso situazioni estreme, ho imparato ad accogliere il dato di realtà dei neonati gravissimi come chiamata ad assecondare un percorso che non dipendeva da me. Il nostro non è un centro di cure palliative per neonati come ce ne sono tanti, noi facciamo corsi per medici e infermiere tutti gli anni perché vogliamo diffondere il nostro approccio. E troviamo tanti nella società che vedono le cose come noi: negli ultimi cinque anni abbiamo ricevuto 1,5 milioni di dollari di donazioni, che ci hanno permesso di fare importanti assunzioni di personale».

Tags: cure palliativeelvira parraviciniEutanasiasuicidio assistitotheo boer
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Ogni giorno otto persone muoiono con l’eutanasia in Belgio

19 Marzo 2023
Sedici anni dopo aver ucciso i suoi cinque bambini, Geneviève Lhermitte ha chiesto e ottenuto l'eutanasia in Belgio

Ammazzò i suoi cinque figli, il Belgio le ha dato l’eutanasia

12 Marzo 2023
Manifestazione pro aborto a Parigi

Come interrompere l’escalation dai nuovi diritti alla biocrazia totalitaria

27 Febbraio 2023
Marco Cappato, tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni, all'esterno della Corte Costituzionale

«Legiferare sul suicidio assistito non è competenza dell’Emilia Romagna»

25 Febbraio 2023
Michel Houellebecq Liberation

Tutti contro Houellebecq, il “mostro” che fa impazzire la sinistra

20 Febbraio 2023
Marco Cappato si autodenuncia a Milano dopo il suicidio assistito di Elena in Svizzera

Le forzature della Procura per salvare Cappato e aprire all’eutanasia

19 Febbraio 2023

Video

Caorle 2023
Video

Chiamare le cose con il loro nome. Tutti a Caorle a giugno

Redazione
6 Marzo 2023

Altri video

Lettere al direttore

Un fermo immagine tratto dalla trasmissione Rai mostra Lucia Annunziata e Eugenia Roccella durante Mezz'Ora in Più su Rai3, 19 marzo 2023 (Ansa)

Utero in affitto. La fiera dei corpi e dei sentimenti è più volgare di una parolaccia

Emanuele Boffi
21 Marzo 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Non esiste un’Unione Europea unita contro un’Italia isolata
    Lodovico Festa
  • Memoria popolare
    Memoria popolare
    Arringa cristiana e popolare per il «diritto dei turchi a restare turchi»
    A cura di Fondazione Europa Civiltà
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Ribadiamo: l’inchiesta di Bergamo sulla pandemia ha solo «valore catartico»
    Emanuele Boffi
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Caso Cospito. Ritorneranno gli anni di piombo?
    Rodolfo Casadei
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    La vita «ordinaria, tragica e bella» di Elena Bonner
    Angelo Bonaguro

Foto

Foto

Cura: quale integrazione tra territorio e domicilio?

22 Marzo 2023
Foto

“Bisogna pur aver fiducia di qualcuno”. Il concorso dei Nonni 2.0

13 Marzo 2023
Foto

Cosa c’è di allegro in questo maledetto paese?

10 Febbraio 2023
8/2/2014 Milano Giornata Banco Farmaceutico
punto raccolta farmaci presso Farmacia Foglia C.so di Porta Romana 56
Iconphotos/Paolo Bonfanti
Foto

Inizia oggi la Giornata di raccolta del farmaco: ecco come e perché aderire

7 Febbraio 2023
Benedetto Antelami, Deposizione dalla croce, Duomo di Parma
Foto

Davanti alla Deposizione di Antelami. Quello che non avevo mai “visto”

3 Febbraio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist