Processo Mediaset, Berlusconi condannato a 4 anni per frode fiscale. «Sentenza politica»

Di Redazione
26 Ottobre 2012
Silvio Berlusconi è stato condannato a 4 anni di reclusione per frode fiscale a conclusione del processo per l'acquisizione dei diritti tv di Mediaset.

Silvio Berlusconi è stato condannato a 4 anni di reclusione per frode fiscale a conclusione del processo per l’acquisizione dei diritti tv di Mediaset. Prescritto il reato per il 2001, ma non per gli esercizi 2002-2003. I giudici hanno anche disposto per Berlusconi cinque anni di interdizione dai pubblici uffici e un versamento a titolo di provvisionale di 10 milioni di euro all’Agenzia delle Entrate. Assolto Fedele Confalonieri.

UNA CONDANNA POLITICA. «È una condanna politica, incredibile e intollerabile. È senza dubbio una sentenza politica come sono politici i tanti processi inventati a mio riguardo, ha detto Berlusconi a Studio Aperto su Italia1. «È la conferma di un vero e proprio accanimento giudiziario, l’uso della giustizia a fini politici». Con certi giudici «un Paese diventa incivile, barbaro, invivibile e cessa di essere una democrazia». L’ex premier ha negato una connessione con la sua scelta di non presentarsi come leader del centrodestra per le prossime elezioni. «Non c’è alcuna connessione. Io e i miei avvocati ritenevamo impossibile una condanna in questo processo».

SENTENZA INCREDIBILE. «Una sentenza assolutamente incredibile che va contro le risultanze processuali». Lo dichiarano l’avvocato Piero Longo e l’avvocato Niccolò Ghedini. «Non si è tenuto conto delle decisioni della Corte di Cassazione e del Giudice di Roma, che per gli stessi fatti hanno ampiamente assolto il Presidente Berlusconi. Straordinaria è poi la circostanza che non si sia attesa la decisione della Corte Costituzionale in ordine al conflitto sollevato, il che potrà comportare l’annullamento del processo». È evidente «che si tratta di una decisione che è totalmente sconnessa da ogni logica giuridica con un Tribunale totalmente teso a concludere il processo contro l’on. Berlusconi negando prima i testi a difesa, e poi con tecnica del tutto inusuale per un processo durato undici anni, di cui sei di dibattimento, procedendo alla motivazione contestuale limitando, così, a 15 giorni il tempo per scrivere l’atto di impugnazione». «È auspicabile che in Corte d’Appello vi possa essere atmosfera diversa, con l’assunzione di tutti i testi a difesa immotivatamente negati, e con il pieno riconoscimento dell’insussistenza dei fatti e dell’innocenza dell’on. Berlusconi».

IL TRIBUNALE HA COLPITO ANCORA. Secondo il segretario del Pdl Angelino Alfano secondo cui la sentenza è «l’ennesima prova di accanimento giudiziario nei confronti di Berlusconi».
L’avvocato Vittorio Virga, legale di Fedele Confalonieri, ha detto: «Confalonieri è moderatamente contento per sé, non lo è per Berlusconi».
«Il Tribunale politico di Milano ha colpito ancora – ha affermato il parlamentare del Pdl, Luca D’Alessandro -. Se oggi danno quattro anni a Silvio Berlusconi per un reato che non ha commesso, come documentalmente dimostrato, quando nei gradi successivi sarà assolto, dovranno dare l’ergastolo e interdire dai palazzi di giustizia quei magistrati che stanno portando avanti questa ignobile persecuzione giudiziaria».

“NEMICO” BERLUSCONI. «Mi sembra evidente il tentativo da parte del Tribunale di Milano di colpire il “nemico”‘ Silvio Berlusconi con una sentenza spropositata che nulla ha a che vedere con la giustizia. Si tratta di una decisione politica che, purtroppo per noi, era scritta da tempo. Siamo certi che i prossimi gradi di giudizio di giudizio dimostreranno l’assoluta inconsistenza di questa sentenza». Così Maurizio Lupi, vice presidente Pdl Camera dei deputati, in una nota.

OMICIDIO POLITICO. «Non si tratta di una sentenza ma di un tentativo di omicidio politico visti non solo la condanna penale ma anche l’interdizione di tre anni dai pubblici uffici. Purtroppo non da oggi diciamo che è in atto un uso politico della giustizia, in primo luogo contro Berlusconi». Lo dice Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera. «Una situazione del tutto insostenibile- continua- anche per ciò che riguarda la normalità della lotta politica nel nostro Paese. Ci auguriamo che negli altri gradi di giudizio venga sancita l’innocenza di Berlusconi. Anche alla luce di ciò che sta avvenendo è indispensabile mantenere i tre gradi di giudizio. Esprimiamo al Presidente Berlusconi la solidarietà di tutti i deputati del gruppo Pdl».

DI PIETRO E PD. Secondo Antonio Di Pietro «tutti i nodi vengono al pettine. Nonostante tutte le leggi ad personam che Berlusconi si è fatto e nonostante la continua delegittimazione e denigrazione dei magistrati, la verità è venuta a galla. Da oggi gli italiani possono prendere atto che una sentenza di primo grado considera Berlusconi un delinquente». Per il capogruppo del Pd alla Camera, Dario Franceschini, «le sentenze non vanno commentate, solo rispettate. Berlusconi ha avuto sentenze positive, di prescrizione e di condanna. Ma questo non è oggetto di confronto politico. E comunque, per fortuna, non lo è più».

 

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20 commenti

  1. maio

    Alberto, intanto l’ istituzione Giustizia in un Paese civile è uno dei poteri dello Stato che bilancia i tre poteri esecutivo, legislativo e giudiziario affinché nessuno possa prevalere sul’ altro.
    E’ ipocrita criticare la Magistratura, fingendo di non sapere che essa opera nelle condizioni in cui la lascia il potere legislativo ed esecutivo ed applica le leggi che questi hanno sfornato.
    Chi avesse voluto riformare veramente la Giustizia nei fatti ovvero certezza del diritto e snellimento dei processi ha avuto i numeri ed il tempo per farlo.

    Se i Governi, le commissioni parlamentari ed i Parlamenti, si fossero occupati di ciò invece che di intercettazioni, declassamento del falso in bilancio, prescrizioni, avremmo oggi un Paese migliore.
    Le prescrizioni hanno offeso la certezza del diritto, il declassamento del falso in bilancio ha incoraggiato la corruzione, la limitazione alle intercettazione, ove avvenisse, ostacolerebbe moltissimo la caccia alla delinquenza.

    Non si tratta perciò di vedere tutto il male del mondo in Berlusconi e la sua servitù, (era lui che divideva il mondo in buoni, lui e i suoi e cattivi gli altri), ma di riconoscere che sarebbe ora che quel’ epoca finisse e che l’ ubriacatura collettiva sulle promesse mai mantenute, anche perché spesso non mantenibili, cedesse il passo ad una “sobria” politica volta, finalmente, all’ interesse del’ intero Paese.

    Detto ciò, non si tratta di santificare un Monti che ha perlomeno evitato la catastrofe, ma di ripartire da lì , ricordandosi che: “errare è umano, ma perseverare è diabolico”.
    Provassimo ad interessarci di Politica da Cittadini e non più da tifosi da stadio …

    1. viccrep

      Infatti Maio il potere giudiziario è super rispetto agli altri due, per questo i padri costituenti togliatti compreso hanno voluto l’immunità parlamentare, che annullata ha lasciato alla magistratura il potere praticamente assoluto, difficile riformarla si protegge.

  2. viccrep

    la giustizia in italia è semplicemente gestita da una casta, che ha tutte le protezioni necessarie il csm, il sindacato dei magistrati, l’associazione magistrati, non cè un’altra categoria così protetta e deresponsabilizzata.
    Il giudice di questo processo ha già condannato tempo fa Berlusconi, poi assolto con formula piena, cosa che succederà anche questa volta
    In più per rendere più credibile la bramosia della condanna, ha prodotto con con il giudizio le sue motivazioni, cosa che non viene mai fatta, ma avendo la coda di paglia ha messo tutto sul piatto per creare maggiori problemi alla difesa. (siccome è berlusconi va bene) auguro che nessun scrivente abbia da soffrire le stesse modalità.
    Sono fondamentali per mettere appena un po’ in quadro la giustizia almeno cinque cose fondamentali:
    istituire la responsabilità civile dei magistrati ( se sbagli paghi come tutti)
    separare le carriere e un organo esterno che giudichi la loro qualità
    l’assoluta segretezza delle loro scelte politiche, quindi via le lobby politiche all’interno della magistratura
    la loro qualificazione in ordine ai meriti e alle capacità certificate, non più carriere automatiche
    parificazione ad altri lavoratori, 30 giorni di ferie ecc

  3. Molti anni fa ci fu un Uono che dopo tre giorni Risuscitò. Fu la Buona Notizia che ha cambiato il mondo. Quella Risurrezione ha portato la gioia e la Speranza per tutto il genere umano.
    Ora si parla di un’altra piccola resurrezione solo dopo qualche giorno.
    Ma non mi pare una bella notizia.
    E’ “costretto a ripresentarsi” e da chi? E perché cosa?
    Lui ha capito che la politica, la giustizia, ecc. è “COSA SUA”, non BENE DEL PAESE.
    Ieri si ritirara per …udite…udite: per l’amore per l’Italia.
    E oggi, per lo stesso motivo, ha deciso di ripresentarsi.
    Chiediamogli per piacere di non amare questa nostra cara Patria! Noi non ne abbiamo bisogno!
    E cosa faranno adesso i pidiellini? Continueranno ad assecondarlo pedissequamente?

  4. angelo

    Non è che anche fra i redattori di tempi c’ è qualche quinta colonna delle sinistre?
    L’ articolo è impostato in modo da mettere le parole di DiPietro e PD alla fine.
    Con la frase “per fortuna non lo è più…”.
    Solito trucco giornalsitico per chi vuole tirare l’ acqua al suo mulitno.
    Si mette alla fine l’ opinione per cui si fa il tifo, e che suona come smentita delle opinioni precedenti.
    Come dire :Berlusconi, Lupi e gli altri strillano contro la magistratura, però… alla fine lui è un “delinquente”.

  5. maio

    Alberto, se vogliamo almeno provare ad essere un Paese civile, dobbiamo darci delle regole.

    Una delle regole fondamentali è la Giustizia.
    In attesa di programmare un computer che sappia emettere sentenze perfette, dobbiamo accontentarci di Giudici esseri umani. Che naturalmente possono sbagliare, però non può ognuno di noi, per giunta con atteggiamenti da tifoso, decidere quando ci azzeccano e quando no.

    Berlusconi, a volte è stato assolto, 3 volte condannato, altre 3 o 4 volte prescritto, una volta si è semplicemente declassato il reato.
    Ecco, i casi di prescrizione sono piuttosto inquietanti, perché le leggi che gli hanno permesso di scamparla se le è fatte fare lui.
    Non mi sembra che il Sign. Berlusconi abbia un curriculum così al di sopra di ogni sospetto.
    Come vede, caro Alberto, parlo di cose concretissime. Ci provi anche lei senza girarci troppo intorno, citando specchi e paesi delle meraviglie.
    Il paese delle meraviglie è quello dove lei si è illuso di vivere per ventanni.
    Adesso provi a svegliarsi.

    1. Alberto

      La giustizia non è una regola, ma l’istituzione che dovrebbe garantire l’applicazione delle regole.
      In Italia, questa istituzione fa oggettivamente schifo per molti vari motivi che non starei qui ad elencare perché sono sotto gli occhi di tutti, nonché per mancanza di tempo e di spazio.
      Io, al contrario di lei, non credo affatto nella giustizia umana (tanto meno in quella italiana) e considero un povero illuso chi ci crede.
      Come considero un povero (utile) idiota chi crede in cuor suo che Berlusconi (che, detto per inciso, io non ho mai votato) sia il diavolo e che i suoi oppositori, politici e non, siano tutti Santi di Dio, mentre considero uno sporco mentitore (alla Galvani, per intendersi) chi sostiene questa falsa tesi per motivi di propaganda politica.
      Non so se mi sono spiegato.

  6. luigi lupo

    Questi commenti degli avvocati fanno il paio con il voto che hanno dato in parlamento quando hanno sostenuto che Ruby era la nipote del ex-premier egiziano. Persone, senz’altro colte, ma pur sempre al servizio, pagate anche da noi, del capo supremo.

  7. pikassopablo

    certo che ce la state mettendo tutta per parare il culetto all’ex pedopremier 😉 oopssss non si dice culetto

    1. Charlie

      Tu invece scrivi tanto per scrivere, vero ?
      Beh, nonostante il tuo impegno, ti dirò che l’effetto è invece proprio questo.

      Pedopremier è un complimento che potresti riservare a qualche tuo beniamino.
      Magari saresti anche meno bugiardo, giuggiolone.

      Si scrive per ” istruire gli ignoranti “, che è un’opera di misericordia spirituale dei cristiani.
      Per far capire loro cos’è veramente il buon senso e l’applicazione giusta della giustizia.

      Lo so, lo so, è fatica sprecata !
      Gli ignoranti in questo caso sono colpevoli di voler rimanere tali.
      Pazienza !

      Abbiamo obbedito al comando di Gesù, che diceva che quando si è inascoltati, di uscire dal sito dei duri di orecchie e di scuotere anche la loro polvere dalle nostre calzature.

  8. maio

    In tutti i Tribunali dei paesi civili, quando una delle parti decide di convocare un numero spropositato di testimoni ed il Giudice capisce che è soltanto una tattica per tirare in lungo, fa una selezione.
    Il Giudice accetta quelli che capisce essere più vicini ai fatti e nega gli altri.
    Agli Avvocati di Berlusconi serviva tirare in lungo altri 2 anni per arrivare all’ ennesima prescrizione, ma gli è andata buca.

    Solo un Cittadino potente, anzi potentissimo si può avvalere di un esercìto di Avvocati, si fa le leggi su misura e sfrutta ogni gabola per farla franca.

    Per fortuna almeno per questa volta, al Cittadino potentissimo tutto ciò non è bastato.
    E’ una consolazione per il Cittadino qualunque, che certe possibilità non le ha.

    1. Alberto

      Maio nel paese delle meraviglie
      Lei non vive nella realtà, ma ha preso dimora fissa oltre lo specchio, dove ha trovato la rassicurante concezione del mondo che le hanno inculcato.
      In un Paese in cui nessuno è disposto a credere all’assoluta imparzialità di nessuno, dal Presidente della Repubblica agli arbitri di calcio (se lo ricorda Byron Moreno?), lei, invece, pare disposto a giurare su quella dei magistrati (i quali molte volte sono gli stessi dopo aver accusato quello o quell’altro si buttano in politica ringhiando come iene). Beato lei.

  9. maio

    Caro Tito, si è colpevoli, penalmente, solo dopo i 3 gradi di giudizio.
    Ma politicamente è un’ altra cosa.
    Roma diceva che per svolgere attività di rappresentanza politica, non solo Cesare, ma pure la moglie di Cesare deve essere irreprensibile.

    Alle spalle del Sign. Berlusconi ci sono già una condanna in primo grado per falso, poi è intervenuta la prescrizione a bloccare tutto.
    Poi 3 o 4 processi resi nulli sempre per prescrizione.
    Poi un’ altra condanna per falso in bilancio. Qui c’è stato il capolavoro, perché prima della sentenza una leggina opportuna ha declassificato il falso in bilancio. Perciò il fatto sussiste però non è più reato. Roba da Botswana o da paese civile?

    Te lo ricordi vero che i tempi di prescrizione li ha dimezzati lui e che il falso in bilancio l’ ha depenalizzato lui?
    Poi questaltra condanna, ancora in primo grado. Hanno provato a tirare ancora un pò in lungo (bastavano un paio di annetti) ma purtroppo non ci sono riusciti.
    Stavolta la sentenza è arrivata.

    Quante prescrizione e declassamenti di reato sei disposto ad accettare per poter dire che, va bè la condanna in terzo grado non sono mai riusciti ad arrivarci, però che quel signore mi rappresenti in Italia e nel mondo io non ci sto?

    Dici di Andreotti? E’ stato assolto da eventuali accuse per fatti commessi dopo il 1982.
    Peccato che 1 Le accuse che gli venivano mosse fossero relative a fatti precedenti 2 Una opportuna prescrizione ha impedito di indagare precedentemente al 1982

    1. Tito

      Sono d’accordo con te che la figura di Berlusconi sia quanto meno discutibile. Mi pare solo che la magistratura abbia in Italia un potere che oramai non è bilanciato da alcun altro potere. Voglio dire. se un magistrato manda un avviso di garanzia ad un politico e i giornali enfatizzano la cosa, il politico è già condannato politicamente e quindi eliminato. Il mio timore è che sono caduti governi per avvisi di garanzia mandati e rivelatisi del tutto ingiustificati e che questa cosa si possa ripetere. Che nel caso Berlusconi la magistratura si sia accanita contro di lui credo sia lampante. E se la magistratura si accanisce contro di te, alla fine qulcosa trova. Berlusconi ha fallito a livello politico perchè dopo tanti anni e tanto potere non ha cambiato nulla (io stò ancora aspettando che qualcuno mi diminisca le tasse per i fligli che ho a carico). Lo si doveva battere politicamente. Lo hanno fatto nel modo che abbiamo visto (riscordo le frasi che dicevano che dopo la caduta di Berlusconi lo spead sarebbe andato a 100 punti) perchè non c’è nessuno in Italia in grado di tenergli testa (e questo non è bello). Maio, la realtà va guardata a 360°, tenedo conto di tutti i fattori che vi entrano.

  10. maio

    Mitico viccrep, mi sei pure simpatico, ma come si fa ad esordire dicendo “senza che la difesa potesse argomentare”.
    Ma allora, tutto il daffare che si sono dati Ghedini, Longo e prima ancora Pecorella, Taormina, … , tutti Avvocati fatti entrare in Parlamento, perciò pagati da tutti noi (anche da te) con l’ unico scopo di salvare il Capo, per trovare tutte le gabole possibili per tirare in lungo, stralciare i processi, invocare (ill)legittimi impedimenti, tirar fuori sfilze di testimoni per dire le stesse cose, sempre tutto, tutto, tutto per arrivare, ancora una volta a prescrizione, …. embè te li sei dimenticati?
    E tutti i lodi, da quel signore “al di sopra delle parti” che è Schifani, fino al maggiordomo Alfano, non ne hai mai sentito parlare?

    Va bè, viccrep, continui a rimanermi simpatico, però, mi raccomando, studia un pò, applicati, ricorda, non è mai troppo tardi!

    1. Tito

      Vedremo dopo il processo di appello. Mi permetto di ricordare (sembra una banalità) che si è colpevoli solo dopo tre gradi di giudizio. Certo che essere condannati in primo grado non è un buon inizio. Ma mi chiedo: questi sono i giudici che hanno mandato l’avviso di garanzia al G8 di Napoli? Pensa che ridere se dopo tre gradi di giudizio, Berlusconi fosse assolto … Credo che molti direbbero che la giustizia si è venduta. Un pó come ho sentito dopo che Andreotti è stato assolto dalle accuse di mafia. Che ne pensi?

    2. Charlie

      Sei tu che ti devi applicare.
      A leggere.
      E non è mai troppo tardi.
      Se tu sapessi leggere, avresti capito dall’articolo che la corte non ha rispettato i diritti della difesa.
      Se si fa così con un cittadino potente, figuriamoci cosa si può fare con un cittadino qualunque !

  11. Enrico

    Sempre più difficile dare credibilità al tribunale di Milano. Troppe irregolarità, licenze “poetiche”, spifferi ben indirizzati, tempistica troppo opportuna per essere vera. Quando verrà fuori un pentito (disposto al suicidio) anche dal Palazzaccio ne sentiremo delle belle. Per ora ci bastano le foto degli uffici di PM con appeso il poster del Che.

  12. maio

    Sono interessanti i sottotitoli dell’ articolo:
    SENTENZA INCREDIBILE
    IL TRIBUNALE HA COLPITO ANCORA
    “NEMICO” BERLUSCONI
    OMICIDIO POLITICO
    In perfetto stile Mediaset/Il Giornale, Libero, Tempi, ecco il lavaggio del cervello in purissimo stile berlusconiano.

    La sentenza è sfavorevole, quindi : è incredibile, la magistratura komunista ha colpito ancora il “nemico” antikomunista, e naturalmente, il tutto è un omicidio politico.
    Come se si fosse trattato di un processo a porte chiuse, senza che la Difesa potesse argomentare, senza che gli imputati potessero usare tutte le armi della legge, e quando non ci fossero, farsele su misura,
    Così si mettono le mani avanti nel caso (non si sa mai) di prossime eventuali condanne.
    Poi, nel’ ultimo paragrafato, c’è fortunatamente, un pò di senso civico: «le sentenze non vanno commentate, solo rispettate. Berlusconi ha avuto sentenze positive, di prescrizione e di condanna”.

    Ma guarda un pò, un antiberlusconiano, perciò komunista e anticristiano, riesce a dire cose di buon senso.
    “Tempi” alias “Pravda” , invece purtroppo, no.

    1. viccrep

      senza che la difesa potesse argomentare, infatti quei giudici non hanno voluto sentire i testimoni della difesa, e tu lo chiami processo in appello verrà scagionata e purttroppo questi giudici e pm che sanno di sbagliare non pagheranno nulla. loro non pagano mai

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