Prima di crocifiggere Moretti per il suo stipendio come AD di Ferrovie, leggete qui

Di Redazione
26 Marzo 2014
Secondo l'imprenditore Ruggeri, l'ad di Fs «vale molto più di 850.000 lordi all'anno». Belpietro: «Riduciamo gli stipendi, ma quelli dei manager incapaci» non a Moretti

Mauro Moretti guadagna 850 mila euro all’anno. Troppi soldi per un manager di una azienda pubblica? Secondo il premier Matteo Renzi sì. Peccato che se fosse sul mercato, Moretti guadagnerebbe molto di più. A dirlo non è un amico dei “boiardi di Stato” ma Riccardo Ruggeri. L’imprenditore, che da operaio è diventato manager, su Italia Oggi, in una lettera indirizzata a Moretti, invita i lettori a distinguere fra “alto burocrate” e “manager”, due concetti erroneamente confusi.

BOIARDI E MANAGER. Ruggeri ricorda che nel 1996 fu invitato a diventare amministratore delegato di Fs. Rifiutò per evitare di dover dipendere dalla politica, ma ebbe modo di studiare il dossier di Ferrovie dello Stato e rimase colpito dalla figura di Moretti. Il suo era uno dei curricula più qualificati, afferma Ruggeri: Moretti era «arrivato alla direzione dell’area strategica “Materiale Rotabile e Trazione”, dopo un impeccabile percorso interno iniziato con un concorso pubblico di assunzione, e non certo con le sconce cooptazioni». «So che lei – prosegue Ruggeri rivolgendosi all’ad di Fs – vale molto più di 850.000 lordi all’anno, e che, come dice lei, un eccellente CFO per le Ferrovie vale almeno il 30% in più del compenso del Presidente della Repubblica, messo come limite idiota da inetti».
Purtroppo, lamenta Ruggeri, «abbiamo a che fare con individui che confondono lo stipendio degli alti burocrati (tutti eccessivi per definizione, quelli sì dovrebbero essere parametrati su quelli degli uscieri, col metodo del «10» di Adriano Olivetti) con quello dell’Amministratore Delegato delle Ferrovie o dell’Eni, di cui sono, indegnamente, azionisti».
Ruggeri ricorda «l’eccellente lavoro di ristrutturazione e di riposizionamento strategico delle Ferrovie», ottenuto sotto la guida di Moretti e anche la sua decisione «di lasciare agli Enti locali la responsabilità della politica prezzi dei “pendolari” in funzione del livello di servizio che vogliono». «Purtroppo – spiega Ruggeri – il messaggio all’opinione pubblica non è «passato, danno la colpa a lei delle loro inefficienze».

850 MILA? MENO DI 100 MILIARDI. A ricordare come erano messe le Ferrovie dello Stato prima degli anni 2000 e della gestione Moretti (iniziata nel 2006) è Maurizio Belpietro, che oggi sul Libero, ripubblica un articolo di 17 anni fa, che ripercorre «un disastro ferroviario che rischiava di inghiottire il paese. «Non tanto per la puntualità dei convogli, quanto per le perdite di quella che era considerata la più grossa e inefficiente azienda pubblica», spiega il direttore di Libero. «Dall’85 al 1997 il buco nero delle ferrovie si era inghiottito 200mila miliardi di lire (100 miliardi di euro ndr), pari all’11 per cento del debito statale».
«Il bilancio delle Fs era perennemente in rosso», prosegue, e «la vendita dei biglietti copriva solo il 28 per cento dei costi d’esercizio, mentre i macchinisti, pur essendo molti di più di quelli delle altre ferrovie straniere, prendevano una paga quasi doppia a quella dei colleghi esteri». Oggi le cose sono cambiate, anche grazie al lavoro di Moretti. Belpietro non ha simpatie per l’ex pezzo grosso della Cgil. Tuttavia riconosce che sa fare il suo mestiere.
Vale la pena lamentarsi per lo stipendio che prende? «Certo – scrive Belpietro – 850 mila euro sono una cifra che il 99,9 per cento degli italiani non vedrà mai tutta insieme nell’arco della propria vita, ma c’è da chiedersi se sono tanti a confronto dei 200mila miliardi di lire spesi tra la metà degli anni ottanta e la meta degli anni novanta». «Riduciamo pure gli stipendi – conclude – ma quelli dei manager incapaci che portano allo stato solo perdite».

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6 commenti

  1. luigi lupo

    Il dg di Infrastrutture Lombarde, arrestato pochi giorni fà, percepiva uno stipendio (per due incarichi) di oltre un milione di euro quindi più alto di quello di Moretti.
    Domanda spontanea, quale dei due compensi era/è esagerato?

    1. gianni

      La qualità si paga. Punto.
      Sennò se li compra tutti il PSG.
      Ma certamente Pietro e Lupo saprebbero rimpiazzare adeguatamente…

  2. Michele

    Ad esempio l’attuale governatore di banca d’Italia guadagna 750mila euro l’anno quando la politica monetaria è svolta dalla banca centrale europea , la quale dal primo di gennaio di qs anno fa anche la vigilanza sul sistema bancario. Il governatore della Fed la federal reserve usa ne guadagna meno della metá :visco ci deve quindi spiegare il motivo del compenso suo e degli altri dirigenti di Bankitalia!

  3. Andrea

    Articoletto che fa coppia con quello che era comparso in difesa del povero Mastrapasqua. No comment.

  4. pietro

    Cosa voleva dire Moretti quando ha dichiarato: se mi tagliano lo stipendio me ne vado? Forse che prendere 30.000 euro netti al mese (anziché 40.000) non gli da la stessa tranquillità per poter continuare a svolgere egregiamente il proprio lavoro (come anche voi di Tempi sostenete e magari avete pur ragione)?
    State davvero sostenendo questo??? Io sono un imprenditore che ormai da qualche anno prende meno e lavora il doppio (aggiungo GRAZIE A DIO!). Che cosa avrei dovuto fare io di fronte ad un mercato contratto che per continuare a lavorare mi obbliga a deprezzare la mia professionalità? Forse avrei dovuto anch’io dire: sapete che c’è?, non sono disposto a fare sconti sulla mia professionalità e il mio lavoro quindi, cari dipendenti, chiudo la baracca, liquido i TFR, e da domani tutti a spasso. Ah già, c’è un piccolo problema, il signor Moretti può anche permettersi di farlo, viste le milionate accumulate in Svizzera in tutti questi anni, il sottoscritto un po’ meno. Abbiate un minimo di decenza, cari giornalisti di Tempi, e cominciate a rispettare il mio e nostro lavoro prima di scrivere certe boiate in difesa del “povero” sign. Moretti. Prima di tutto siete cristiani, cercate di comportarvi come tali.

    1. Pecco

      Non chiedo a Moretti di dimezzarsi lo stipendio. Può andarsene e guadagnare il doppio in una banca svizzera. E’il mercato.
      Noi in compenso avremo l’amico un simil Madia a capo di Fs e tutto migliorerà? Questa è la filosofia del milan. E non mi pare vincente.

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